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La Volpe

La Volpe

Il suo istinto predatorio è proverbiale, così come la sua astuzia, la costanza negli appostamenti e negli agguati, la sua furbizia e la sua agilità, il suo amore filiale e il suo coraggio, che la spinge ad attaccare per difesa anche animali molto più grandi di lei, come i caprioli.

La volpe è un carnivoro adattatosi egregiamente ad una alimentazione assai varia, che spazia dai roditori, che costituiscono nei nostri ambienti montani la maggiore percentuale della dieta, agli uccelli, dai grossi insetti che abbondano in estate agli anfibi, dai pesci alla frutta, che gradisce in ogni stagione.

Un insieme di caratteristiche adattative e peculiari che le hanno permesso di colonizzare ogni ambiente, dalle sterminate pianure ai boschi più impenetrabili, dalla solitudine polare alle periferie delle grandi città, con un successo evolutivo che non ha pari tra i mammiferi predatori.

Il suo peso varia dai 6 ai 9 chili, per una lunghezza di oltre un metro e venti, di cui almeno 50 centimetri spettano alla coda. Come tutti gli animali da tana non è molto alta, 30/ 40 centimetri al massimo, ma in compenso è molto agile e non è mai ferma. Per le sue scorribande predilige la notte, specialmente con la luna piena, ma nel periodo dell’allevamento dei piccoli, che nascono in primavera, la possiamo trovare in caccia a qualsiasi ora del giorno.

E’ proverbiale il suo vagabondare invernale nei paesi delle vallate montane, nei pressi delle cascine, specialmente nei mesi di gennaio e febbraio, quando le prede scarseggiano e si deve avvicinare alle case, provocando nel cuore della notte il latrare dei cani, suoi nemici proverbiali che ne segnalano la presenza.

In questi mesi si collocano anche gli amori. Sono generalmente i maschi a ricercare le femmine, abbandonando i loro abituali territori di caccia con spostamenti anche di diversi chilometri, nel corso dei quali si trovano spesso a dover ingaggiare lotte con altri rivali.

I piccoli vengono messi al mondo dentro profonde tane, al centro delle quali vi è un vano più grande per ospitarli, e dal quale si possono diramare diversi altri cunicoli, con uscite secondarie e canali di aerazione.

In ogni ambiente la volpe è una presenza importante, in quanto rappresenta un elemento di controllo naturale dell’espansione dei roditori e svolge, cibandosi anche di carogne, una funzione di spazzino, costituendo un fattore di equilibrio ecologico di notevole importanza, ma non va sopravvalutata e come tutti i predatori necessita di un monitoraggio continuo e di un adeguato controllo, specialmente dove esistono altre popolazioni ben più importanti sotto il profilo ecologico, come nelle regioni alpine lo sono i tetraonidi e la coturnice, che non devono risentire della sua pressione predatoria.

I sentimenti dell’uomo nei suoi confronti sono contradditori, improntati da un odio atavico, avendo rappresentato negli anni della povertà un vero nemico per gli allevamenti avicoli casalinghi, oltre che un veicolo di trasmissione della rabbia ciclicamente riscontrato a livello europeo. La volpe esercita anche un certo fascino fiabesco, in quanto è in grado di superare ogni avversità, quindi sotto certi profili culturali è vista come un animale dal quale apprendere strategie di sopravvivenza e stili di vita adattativi e vincenti, così come necessitava alle popolazioni di montagna, ne sono testimoni i proverbi a lei associati.

In ambienti dove la presenza dell’uomo è ancora limitata, poco antropizzati e dalle tradizioni agricole e di allevamento, la specie manifesta a volte un notevole grado di confidenza, adattandosi senza eccessivi timori alla presenza dell’uomo. Non lo teme eccessivamente, specialmente i giovani, e dopo periodi di frequentazione, superando un innato timore, ben inferiore a quello che prova nei confronti di altri predatori ben più pericolosi come il lupo e i grandi rapaci, aquile e gufi reali, che la predano normalmente, può addirittura giungere a prendere il cibo dalle mani, come testimonia l’esperienza personale di qualche anno fa nel sud della Slovenia: dopo qualche mese di contatto ravvicinato una giovane volpe, in assoluto stato di libertà, è giunta a pendere un pezzo di cibo dalle mani.

 

 

 

 

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