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Il temporale in montagna: tuoni e fulmini

Il temporale in montagna: tuoni e fulmini

Il temporale in montagna: tuoni e fulmini

Di Luca Bettosini con informazioni tratte da: “Il tempo in montagna, manuale di meteorologia alpina”, di Giovanni Kappenberger e Jochen Kerkmann, Zanichelli Editore e per gentile concessione dal sito web: www.fulmini.altervista.org

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© Benoit Henneton

 

 

Sono la seconda causa di morte per eventi naturali, dopo le alluvioni. Si tratta del fulmine, uno spettacolare evento da osservare in cielo, ma una pericolosa minaccia per chi si trova in spazi aperti durante un temporale. Le morti legate alla fulminazione non sono pochi: circa 1’000 l'anno in tutto il mondo. A quanti di noi, escursionisti, alpinisti o semplici persone che fanno passeggiate è capitato di partire per un itinerario senza una nube nel cielo per poi assistere alla formazione di grossi cumuli, fino ad essere sorpresi da un violento temporale. Com’è possibile tutto ciò? Molto dipende dalla stabilità atmosferica, in parole povere dall’equilibrio della struttura verticale dell’aria. A seconda della stratificazione della temperatura e dell’umidità dell’aria, l’atmosfera può presentare tipi di equilibrio completamente diversi, che vanno da “molto stabile” a “neutrale” a “molto instabile”. Il temporale improvviso in montagna comporta tre grossi rischi principali: i fulmini, piccoli ruscelli che diventano torrenti pericolosi ed invalicabili e il terreno scivoloso. In una zona come il Ticino, dove i fulmini sono frequentissimi, occorre prestare la massima attenzione. La frequenza di scariche elettriche in montagna, soprattutto in quota, è nettamente superiore che in pianura.

“Il fulmine (chiamato anche saetta o folgore) è una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell'atmosfera e che si instaura fra due corpi con un’elevata differenza di potenziale elettrico. I fulmini piú facilmente osservabili sono quelli fra una nuvola e il suolo, ma sono comuni anche scariche fra due nuvole o all'interno di una stessa nuvola. Inoltre qualsiasi oggetto sospeso nell'atmosfera può innescare un fulmine; si sono osservati, infatti, fulmini tra una nuvola e un aeroplano, e tra un aeroplano e il suolo; piú rari quelli che partono dal suolo e vanno verso le nuvole”. (1)

Esistono quattro tipi di fulmine: negativo discendentequando la scarica leader ha carica negativa e parte dalla nube, positivo discendente quando la leader ha carica positiva. Positivo (o negativo) ascendente quando ha carica positiva (o negativa) e va dalla terra alla nube.

I fulmini rappresentano quasi sempre un pericolo mortale, soprattutto per gli alpinisti durante una salita in cordata. Se la corrente non provoca arresto cardiaco, si possono avere comunque perdite di coscienza, paralisi, gravi ustioni, lesioni del timpano e della cornea.

“I fulmini si manifestano lí dove c’è un’alta differenza di potenziale e quindi tra nube e suolo, all’interno di una nube, tra una nube ed un’altra o tra una nube e l’aria libera. La scarica principale è seguita da numerose altre scariche secondarie (l’occhio vede un lampeggiamento del fulmine) che si succedono in pochi centesimi di secondo. Grazie alla forte corrente, l’aria nel canale del fulmine viene riscaldata a temperature di 30'000 °C. Per questo essa subisce una dilatazione esplosiva, a velocità supersonica, che si propaga come onda d’urto: il tuono. La velocità di propagazione del fulmine può arrivare a 100'000 km/s. La luce del fulmine, ovviamente, si muove alla velocità della luce. Per questo motivo il lampo, pur essendo l’osservatore a diversi km di distanza viene visto istantaneamente. L’onda acustica, invece, viaggia alla velocità di circa un km ogni tre secondi. Per questo motivo, essendo il canale di propagazione del fulmine molto lungo (anche diversi km), sentiremo prima l’onda d’urto originatasi dalla parte del canale a noi piú vicina e poi quella con l’origine piú distante. Inoltre il suono viene riflesso, ed in montagna si possono udire gli echi del tuono, con ulteriore ritardo della percezione. La differente velocità di propagazione tra la luce e il suono ci permette di calcolare la distanza del fulmine. È sufficiente dividere per tre il numero di secondi trascorsi tra lampo e tuono per ottenere la distanza di campo in km.

Distanza dal temporale:

Velocità della luce = 300'000 km/s

Velocità del suono = 330 m/s

Se per esempio tra fulmine e tuono trascorre un lasso di tempo di 12 secondi, il temporale dista circa 4 km. L’onda sonora subisce un grande assorbimento e per questo il tuono può essere udito su terreno aperto solo per un raggio di circa cinque a 10 km. Tra le montagne tale raggio può ulteriormente ridursi ed è necessario considerare gli echi che traggono facilmente in inganno. Il lampo invece può essere visibile a grande distanza, sia direttamente che indirettamente per la luce riflessa, per esempio, dalla nube. I lampeggiamenti di notte possono essere visti anche oltre i 100 km, addirittura 200 km quando l’aria è limpida. (…) Durante il brevissimo istante (circa 1/1'000 s) della scarica di un fulmine, la potenza è talmente grande che corrisponde a quella di 400 centrali nucleari, ma è estremamente limitata in ordine di tempo e spazio. Se fosse possibile acchiappare tutta l’energia prodotta da un fulmine si potrebbe guadagnare solo 100 kilowattora. Ciò corrisponde al valore di 10 litri di gasolio per fulmine. La potenza di un fulmine è momentaneamente e localmente molto grande, ma mediamente trascurabile su grandi aree e lassi di tempo, in confronto a quella del sole, o presente nella pioggia o nel vento“. (2)

“Nel 1747, Benjamin Franklin (1706-1790)compí i primi esperimenti elettrici: formulò una valida teoria della Bottiglia di Leida, scoprí la natura elettrica del fulmine e inventò il parafulmine e la batteria elettrica. Nell'esperimento originale Franklin voleva dimostrare la natura elettrica del fulmine e, assistito dal figlio William, fece volare un aquilone munito di una punta metallica e collegato a terra tramite un filo di seta. Durante il temporale la punta dell'aquilone si caricò di elettricità e Franklin ne verificò la presenza avvicinando la mano ad una chiave legata al filo ad altezza d'uomo. In questo modo lo scienziato chiuse il circuito formato tra aquilone- (punta metallica) -filo-terra e percepí il passaggio di corrente attraverso il proprio corpo. Solo in seguito si rese conto della pericolosità del suo esperimento, quando seppe della morte del suo collega svedese G.W. Richmann (1711-1753) che aveva tentato di ripetere l'esperimento, venendo fulminato dalla scarica elettrica ben piú intensa di quella che avvertí Franklin. In seguito a questa esperienza Benjamin Franklin sviluppo il concetto di parafulmine”. (3)

 

 

Un fulmine può provocare danni alla salute in forma diretta, se il corpo viene colpito direttamente dalla scarica, oppure indiretta, se viene colpito dalla corrente di ritorno nel terreno. Quando un fulmine colpisce una persona, si parla di folgorazione. L'80% delle vittime da fulminazione sopravvive, per cui un soccorso tempestivo ha molte probabilità di successo. La maggior parte degli incidenti mortali è il risultato di un arresto cardiorespiratorio immediato che si può verificare o per paralisi del centro respiratorio con arresto cardiaco secondario all'asfissia (cioè alla cessazione della respirazione) o, viceversa, per un arresto cardiaco (per fibrillazione ventricolare o asistolia) seguito da un danno secondario del sistema nervoso centrale (per cessazione dell'apporto di ossigeno), o per effetto contemporaneo della scarica elettrica su entrambi gli organi. Il quadro patologico che deve essere affrontato in caso di pronto soccorso verso un soggetto vittima di folgorazione comprende:

 

  • Arresto cardiaco
  • Blocco respiratorio
  • Ustioni
  • Danni neurologici
  • Traumi indiretti dovuti a cadute o movimenti incontrollati dei muscoli

 

Il comportamento da seguire è il seguente:

 

  • Per prima cosa chiamare il soccorso sanitario segnalando il tipo di infortunio accaduto, il luogo esatto dove è avvenuto e lo stato del paziente.
  • Verificare che non sussistano ulteriori pericoli.
  • Determinare lo stato della vittima: se cosciente o meno, se respira, se battito cardiaco regolare. Se necessario e solamente se si ha un’adeguata formazione, effettuare la rianimazione cardiopolmonare. Evitare di muovere l'infortunato, non somministrare bevande o medicamenti, non applicare medicamenti alle eventuali ustioni.

 

 

 

Meteorologia spicciola

Ogni escursionista dovrebbe essere in grado di interpretare i segni del tempo e di leggere un barometro. Dovrebbe ricordare i seguenti indizi:

 

·    Rosso di sera, bel tempo si spera (cioè domani sarà bello).

·    Rosso al mattino, avverti il vicino (cioè pioggia).

·    Un tramonto giallo significa vento.

·    Un tramonto giallo pallido significa pioggia.

·    Brina e nebbia di primo mattino significa tempo bello.

·    Alba bassa significa tempo bello.

·    Alba alta significa vento (alba alta è quando il sole sorge sopra un banco di nuvole, alto sopra l’orizzonte).

·    Nuvole soffici, tempo bello.

·    Nuvole a contorni stagliati, vento.

·    Nuvole accavallate o frastagliate, vento forte.

 

 

 

 

Nozioni generali di sicurezza

Per gentile concessione di www.fulmini.altervista.org

 

Tra tutti i possibili percorsi, il fulmine probabilmente seguirà quello piú breve o comunque quello che offre un minore impedimento al passaggio della scarica elettrica. Per ridurre al minimo il rischio di incidenti durante un temporale è molto importante tener ben presente che:

 

·         Tutti gli oggetti piú alti rispetto all’ambiente circostante hanno una maggior probabilità di essere colpiti da un fulmine (ad es. un albero, un palo, un traliccio, una cima o una cresta in montagna ecc.).

·         Dopo aver colpito un oggetto, la corrente di un fulmine si disperde nel terreno, per questo motivo se ci si trova vicino all’oggetto colpito e si è a contatto col suolo, la corrente di dispersione potrebbe passare attraverso il corpo.

·         Un fulmine può entrare all’interno degli edifici se sono collegati a strutture esterne (ad es. un’antenna, una tubazione ecc.) percorrendo conduttori elettrici o strutture metalliche.

·         I luoghi chiusi, soprattutto se metallici (ad es. un’automobile, un camper ecc.), o in cemento armato (ad es. una casa, un capannone ecc.), sono zone sicure se, come descritto nel punto precedente non ci sono mezzi che possono condurre un fulmine all’interno.

 

 

In casa

In una casa esistono conduttori o strutture che potrebbero favorire il passaggio della corrente di un fulmine dall’esterno all’interno; solitamente i principali sono: il cavo di discesa dell'antenna televisiva, i cavi dell'impianto elettrico, quelli telefonici o dell’ADSL (in quest’ultimo caso se si possiede una linea in fibra ottica si è maggiormente al sicuro poiché questa, essendo fatta di plastica e di piccole percentuali di vetro, non è un buon conduttore per l’elettricità), le tubazioni dell’impianto idraulico, di quello di condizionamento o della distribuzione del gas.

In caso di temporale, in base a quanto detto, è consigliato:

 

·         Staccare il cavo dell’antenna dal televisore o dal videoregistratore (se si possiede un impianto satellitare è consigliato staccare anche il suo cavo d’antenna, soprattutto se l’antenna parabolica è posta sullo stesso palo dell’antenna televisiva).

·         Staccare dalla presa di corrente apparecchiature sensibili quali televisori, computer, lettori DVD, ricevitori satellitari, fax, impianti stereo o simili apparecchiature (nel caso di computer è buona norma staccare anche il cavo telefonico, quello di rete LAN o di linea ADSL o ISDN); potrebbero venire seriamente danneggiate in caso un fulmine si dovesse propagare attraverso l’impianto elettrico o telefonico.

·         Se si sta utilizzando un computer portatile staccare il cavo di alimentazione (e altri cavi quali quello telefonico o di rete LAN), si può continuare ad utilizzarlo senza pericolo con l’alimentazione a batteria.

·         Non utilizzare apparecchi elettrici a contatto con il corpo quali l’asciugacapelli, il ferro da stiro o simili.

·         Non eseguire riparazioni all’impianto elettrico, a quello telefonico o ad altri tipi di impianti (ad es. di allarme, citofonico ecc.).

·         Evitare di toccare rubinetti, tubi dell’acqua, caloriferi o strutture metalliche a contatto con l’esterno.

·         Evitare di fare il bagno o la doccia.

·         Non utilizzare il telefono se non in caso di emergenza (è invece sicuro utilizzare un telefono cordless).

·         È inoltre sconsigliato accendere il camino dato che la colonna ascendente d’aria calda potrebbe fungere da canale privilegiato per il fulmine.

 

 

In automobile

In caso di temporale l’automobile è considerata un buon rifugio, poiché è una gabbia metallica (funziona come una gabbia di Faraday), che, tramite le gomme bagnate, condurrà verso terra la corrente del fulmine; in piú la breve distanza della macchina da terra permette di innescare un arco elettrico creando una messa a terra sicura.

In caso di temporale, in base a quanto detto, è consigliato:

 

·         Chiudere i finestrini, le portiere e il baule.

·         Non toccare le parti metalliche della carrozzeria.

·         Non dare alimentazione elettrica attraverso la chiave, sia per evitare di toccare parti a diretto contatto con la carrozzeria, sia per evitare che eventuali apparecchiature elettroniche possano essere danneggiate in caso di fulminazione (ad es. autoradio, impianto di navigazione satellitare, centralina dell’ABS, dell’iniezione, degli airbag, del climatizzatore ecc.).

·         Se il mezzo non avesse una carrozzeria metallica non deve essere in alcun modo considerato sicuro (ad es. alcune roulotte, automobili decappottabili con capotte in plastica, vecchi automezzi con carrozzeria superiore in plastica ecc.).

 

 

In montagna

Le zone di montagna sono un luogo particolarmente esposto ai fulmini a causa della loro elevata altitudine dal suolo. Inoltre alcuni percorsi (le cosiddette “strade ferrate”) sono equipaggiati con cavi o scalette di metallo che potrebbero attirare fulmini. In caso di temporale, in base a quanto detto, è consigliato:

 

·         Prima di effettuare una gita informarsi sempre sulle condizioni meteorologiche della zona (in montagna il tempo può cambiare molto rapidamente).

·         Se si viene sorpresi da un temporale durante un’escursione cercare di scendere di quota o di trovare un rifugio chiuso, in ogni caso allontanarsi in fretta da ogni rialzo dal suolo, cima o cresta esposta.

·         Non ripararsi sotto gli alberi, specie se sono isolati, e allontanarsi il piú possibile da essi. Gli alberi sono particolarmente esposti ai fulmini e se l’albero è isolato il rischio è ancora maggiore.

·         Allontanarsi da corsi d’acqua, laghi o ruscelli.

·         Se vi trovate all’interno di un rifugio o di un bivacco allontanatevi dalle finestre e seguite le regole di comportamento all’interno degli edifici chiusi.

·         In caso non sia possibile raggiungere un rifugio o un bivacco, un anfratto o una grotta possono essere ripari ideali purché non si tocchi la nuda roccia, inoltre ricordatevi di non rimanere all’ingresso ma portatevi il piú all'interno possibile.

·         Se si è costretti a rimanere all’aperto fate attenzione ad evitare alberi o “punte” di qualsiasi genere e assumete una posizione accucciata con la testa tra le ginocchia (non stendersi a terra) meglio se in un affossamento.

·         Togliersi di dosso gli oggetti metallici e tenerli lontani (orologio, collane, ramponi, piccozza, moschettoni, bastoni da trekking ecc.) ed evitare di utilizzare il cellulare (soprattutto se ha l’antenna sporgente).

·         Evitare i percorsi ferrati.

 

 

Al mare o al lago

Quando ci si trova al mare o al lago è bene ricordarsi che l’acqua è un buon conduttore, per cui se un fulmine colpisce la superficie, è bene sapere che la corrente si disperderà attraverso l’acqua, colpendo eventuali bagnanti. Bisogna ricordarsi anche che la spiaggia è un luogo aperto e piano, dove un ombrellone o una persona in piedi possono fungere da “punta”. In caso di temporale, in base a quanto detto, è consigliato:

 

·         Uscire dall’acqua e allontanarsi dalla spiaggia.

·         Evitare di giocare con aquiloni o simili.

·         Evitare di utilizzare una canna da pesca.

·         Se non fosse possibile allontanarsi dalla spiaggia e dagli ombrelloni, ripararsi in un luogo chiuso oppure assumere una posizione accucciata con la testa tra le ginocchia (non stendersi a terra), meglio se in un affossamento.

 

 

Nel parco o in zone all’aperto

In caso di temporale, in base a quanto detto, è consigliato:

 

·         Non praticare sport all’aperto (ad es. ciclismo, nautica, golf, scalate, pesca ecc.).

·         Uscire subito dall’acqua se ci si trova in una piscina.

·         Non ripararsi sotto gli alberi, specie se sono isolati, e allontanarsi il piú possibile da essi. Gli alberi sono particolarmente esposti ai fulmini e se l’albero è isolato il rischio è ancora maggiore.

·         Cercare riparo in un luogo chiuso.

·         Se non è possibile trovare riparo assumere una posizione accucciata con la testa tra le ginocchia (non stendersi a terra) in una zona lontana da “punte” (campanili, torri, spuntoni di roccia, ombrelloni, pali, tralicci, recinzioni ecc.) e meglio se in un affossamento.

·         Evitare di giocare con aquiloni o simili.

·         Se ci si trova in bicicletta, scendere e allontanarsi dal mezzo.

 

 

In campeggio

Come accennato in precedenza è consigliato rimanere lontani da condutture metalliche e impianti elettrici. In caso di temporale, in base a quanto detto, è consigliato:

 

·         Restare in un luogo chiuso quale la roulotte (se di metallo) o, come già detto, in automobile.

·         Uscire dalla tenda e trovare rifugio in un luogo chiuso.

·         Se non si hanno a disposizione altri rifugi, rimanere in tenda accucciati con la testa tra le ginocchia (non stendersi a terra) e il piú lontano possibile dai pali metallici.

 

In barca

È bene tener presente che un temporale in barca può essere molto pericoloso, sia per la navigazione, ma soprattutto per i fulmini. In caso di temporale, in base a quanto detto, è consigliato:

 

·         Se ci si trova vicino ad un porto andare all’ormeggio.

·         Se la costa presenta pareti elevate, e la navigazione lo permette, meglio andare sottocosta.

·         In barca a vela l’albero è particolarmente esposto ai fulmini, per questo mettetevi lontani dallo stesso e da altre strutture metalliche

·         Se possibile, in base alle norme di navigazione, si può buttare l’ancora facendola passare attorno all’albero, un eventuale fulmine si scaricherà in mare attraverso la catena.

·         Se il temporale perdura e non si allontana, riprendere la navigazione e portarsi velocemente in un’altra zona, spesso infatti i temporali potrebbero essere un evento circoscritto alla zona in cui vi trovate.

·         In barca a vela è buona norma che tutte le strutture metalliche siano ben connesse attraverso cavi elettrici fra loro e con il bulbo, in modo che se si viene colpiti da un fulmine, questo abbia sempre un veloce percorso verso l’acqua.

 

 

Altri mezzi di trasporto

·         L’aereo è considerato un mezzo sicuro, anch’esso, come l’automobile, si comporta come una gabbia di Faraday e permette alla scarica di rimanere all’esterno del veicolo. Inoltre è dotato di dispositivi di sicurezza per la protezione degli impianti elettrici e di navigazione e di solito vola al di sopra delle nuvole temporalesche.

·         In treno, sempre per il principio della gabbia di Faraday non si corre alcun pericolo.

·         Le funivie, le funicolari o simili, come l’automobile, si comportano come una gabbia di Faraday e sono anch’esse sicure.

 

 

 

Soccorso

Il soccorso alpino è organizzato dal Club Alpino Svizzero CAS e dalla Guardia Aerea Svizzera di soccorso REGA. Per prevenire situazioni d’emergenza si può fare molto, anche se il rischio rimane sempre. Si dovrebbero lasciare le informazioni sul trekking ad una persona di fiducia, che rimane a casa, per avere la possibilità di avvisarla in modo che possa poi aiutarci, informando chi di dovere. Avere con sé una radio trasmittente è senz’altro una buona cosa. L’escursionista esperto dovrebbe sempre avere con sé un apparecchio trasmittente con inserito il contatto diretto alla REGA (frequenza 161.300 MHz). Il canale E (emergenza) (161.300 MHz) è aperto a tutti sul territorio nazionale e serve per allarmare in caso d’emergenza se i collegamenti telefonici sono esclusi. Sulla frequenza citata si può chiedere soccorso. Il canale E fa capo alla centrale operativa della Rega. La rete d’emergenza si serve della struttura della rete radio della Rega. Sebbene la copertura sia ampia, ci sono alcune zone non coperte dalla rete. L’allarme mediante il canale E della Rega non è pertanto possibile da ogni postazione svizzera. Questo contatto viene inserito da un tecnico elettronico per la cifra di circa 200.– franchi. Esso vi permette di contattare direttamente la REGA, premendo un pulsante della vostra radio. Una radio trasmittente si può anche chiedere in prestito per la durata del trekking.

La Rega non si assume alcuna responsabilità e non è perseguibile qualora un contatto radio su questa frequenza fosse impossibile o di cattiva qualità. Non si assume altresí alcuna responsabilità, né è perseguibile qualora il canale E, per una qualsiasi ragione, non dovesse funzionare. La Rega vola per voi, durante 365 giorni l’anno e ad orario continuato. Che siate in Svizzera o all’estero, feriti o ammalati, potete contare sul pronto intervento aereo rapido e diretto.

Il soccorso REGA in tutta la Svizzera è disponibile anche al numero telefonico 1414; dall’estero 0041 333 333 333. Tuttavia, l’utilizzo del cellulare non è sicuro nelle montagne ticinesi. La Swisscom garantisce un’ottima copertura ovunque, ma in montagna è un’altra cosa. Fare affidamento su un tale mezzo di comunicazione nelle montagne ticinesi sarebbe un grave errore. Sono, infatti, pochi i luoghi nei quali c’è possibilità di ricezione. Un’ulteriore precauzione è avvisare gli eventuali guardiani delle capanne o rifugi che intendiamo toccare nell’escursione: in questo modo essi potranno mettere in allarme il soccorso nel caso che non ci vedessero arrivare all’orario prestabilito.

 

Allarmare

Contenuto di un annuncio di allarme:

CHI: nome, posizione, mezzi di comunicazione

COSA: genere, modalità e gravità dell’incidente

DOVE: coordinate, quota e nome del luogo

QUANDO: ora esatta dell’incidente

QUANTI: feriti (tipo di ferite)

METEO: visibilità, vento, precipitazioni ecc.

OSTACOLI: cavi, linee elettriche ecc.

MEZZI PROPRI: ricetrasmittente, materiale di soccorso ecc.

MISURE PRESE: provvedimenti già presi

ATTENZIONE: in caso di telefoni di soccorso chiedere di essere richiamati; non abbandonare il telefono; in caso di ricezione radio disturbata cambiare posizione.

 

Attenzione!

Ogni ricerca o soccorso è a completo carico della persona che ne ha causato la messa in moto. Perciò ribadisco l’importanza di essere almeno assicurati o diventare soci della REGA al fine di evitare una fattura salata (per diventare soci della REGA telefonate al numero 0844 834 844,

Fax 01 654 32 48, (sito Internet www.rega.ch).

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© dvolkert1970

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© federico neri - Fotolia.com

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© LuckyPhoto

 

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© Udo Kroener

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© jay clark

 

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© Picturenick

 

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© Picturenick

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ATTENZIONE! Dopo un temporale ruscelli e torrenti possono diventare inattraversabili!

© Maksym Gorpenyuk

 

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01.09.2011 - Il Rifugio e Lago Crosa dopo un forte temporale

 

 

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ATTENZIONE! Dopo un temporale le rocce diventano scivolose!

 

 

Note:

1: http://it.wikipedia.org/wiki/Fulmine

2: “Il tempo in montagna, manuale di meteorologia alpina”, pag. 134-151, di Giovanni Kappenberger e Jochen Kerkmann, Zanichelli Editore.

3: www.sicurinsieme.it/fulmini.asp

 

 

Fonti:

Il tempo in montagna, manuale di meteorologia alpina”, di Giovanni Kappenberger e Jochen Kerkmann, Zanichelli Editore

Che tempo fa”, di Storm Dunlop, Avaliardi Editore

Manuali ALP, Meteorologia in montagna”, di Luca Mercalli, Vivalda Editori

www.fulmini.altervista.org

www.vitobarone.it/teoria/fulmini.htm

www.repubblica.it

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