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Le nuovissime munizioni Browning con palle BXR e BXC

Le nuovissime munizioni Browning con palle BXR e BXC

Dopo quasi trent’anni di assenza, la Browning ha finalmente deciso di riprendersi la fetta di mercato che aveva lasciato nel campo delle munizioni metalliche da carabina, producendo una nuovissima linea di cartucce espressamente dedicata alla caccia di tutti i selvatici Europei, praticamente dai pregiati tetraonidi al grande alce. Alla Browning hanno saggiamente deciso di puntare soltanto su due tipologie di palle e di caricarle in pochi, ma collaudatissimi calibri. Le ogive in questione sono la BXC Controlled Expansion e la BXR Rapid Expansion , molto simili tra loro come aspetto fisico, ma completamente diverse come costruzione e quindi come destinazione d’uso. Sulla bontà dei prodotti Browning non si discute. Non a caso tutta la vasta gamma di munizioni originali prodotte dal grande Marchio del cervo “Buckmark” FN- Browning di Liegi è stata usata ed apprezzata dai cacciatori professionisti e sportivi di tutto il mondo per decenni. Non sono pochi quelli, come il sottoscritto, che ancora sono alla ricerca di munizioni originali FN-Browning calibro 8 x 60 S, 8 x 60 R, 9 x 57 o 35 Winchester Express. La Browning ha sempre cercato di avvalersi dell’esperienza dei propri tecnici e quella dei tiratori e dei cacciatori sportivi per migliorare i suoi prodotti, ma a volte anche di quella di altre ditte, purché di rinomata affidabilità. Prima tra tutte la Norma svedese, come dimostrano gli ultimi caricamenti Browning, dotati di palle Plastic Point con la caratteristica punta sferica in polimero di colore giallo! Oggi gli addetti al marketing hanno saggiamente deciso di lanciare questa nuova linea di munizioni BX destinata alla caccia della selvaggina europea in ben quindici tipi di caricamenti, che vanno dal 243 Remingtn al 300 Winchester Magnum e per assemblarle si è scelto di adottare dei bossoli in ottone nikelato che, oltre a dare alla munizione finita un design accattivante, garantiscono una cameratura più fluida, senza fastidiosi attriti dovuti dall’ossidazione dell’ottone classico usato dai concorrenti. Tutti i tipi di caricamenti garantiscono velocità elevate e costanti con degli scarti di deviazione standard contenutissimi e quindi anche traiettorie più tese e un’espansione più controllata della palla. La pallottola BXR è stata appositamente concepita per la media selvaggina come caprioli e cinghiali, ma è molto adatta anche per la caccia in Alta Montagna al camoscio e quella al daino sull’Appennino.

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La punta Matrix è un sofisticato mix di rame e materiale polimero, che permette di mantenere la velocità, e quindi l’energia cinetica residua, anche a lunga distanza, favorendo al contempo una rapida espansione della pallottola. La combinazione della punta in materiale composito con la struttura dell’ogiva è stata appositamente concepita per una espansione immediata, per coniugare una estrema precisione e un trasferimento d’energia istantaneo e massiccio.

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Le BXR sono le uniche palle a possedere la precisione di una Boat Tail da tiro, la penetrazione di una Solid Base e l’efficacia di una Soft Point tradizionale, che ha il pregio di aumentare velocemente il proprio diametro, di produrre sempre un micidiale “fiore tagliente” col mantello e di disperdere letali schegge di piombo. Quando queste palle sono ben indirizzate, difficilmente fanno feriti, entrano in cassa e cominciano a deformarsi subito ma progressivamente, cedendo una grande quantità di energia. La Browning BXC è stata invece progettata per prede di grossa taglia come i cinghiali carpatici, i cervi danubiani, gli orsi bruni e le alci nordiche, tutti selvatici massicci e robusti per i quali serve un potere d’arresto fulmineo e una profonda penetrazione. La pallottola delle BXC, a differenza dell’altra, è composta da un inserto apicale metallico indeformabile ed è costruita con tecnologia “Bonded”, quindi con il nucleo saldato al mantello per mantenere una ritenzione di massa vicina al 100%. Il puntale denominato Terminal Tip è in lega di alluminio per una penetrazione più imponente anche quando si colpiscono tessuti densi, masse muscolari compatte e grandi ossa. Il bel design della pallottola, associato ad un peso maggiore e alla configurazione tipo Boat Tail a “coda di barca”, garantiscono precisione, elevata velocità e massima efficacia a tutte le distanze. A dimostrare quanto siano stati accurati nella progettazione della nuova linea di munizione, basta vedere le granature offerte per ogni singolo calibro prodotto che sono ridottissime. La serie BXR, essendo destinata a selvatici a pelle medio – morbida di peso inferiore ai centocinquanta chilogrammi, include nove soli calibri in nove soli caricamenti: 243 W con palla da 97 grani; 270 W con palla da 134 grani; 270 WSM con palla da 134 grani; 6,5 Creedmor con palla da 129 grani; 7 mm RM con palla da 144 grani; 30.30 con palla da 155 grani; 308 W con palla da 155 grani; 30.06 Springfield con palla da 155 grani e 300 WM sempre con palla da 155 grani. Le BXC invece sono state progettate per insidiare grosse prede a pelle spessa, come i grandi cervi e le imponenti alci, quindi devono essere in grado di garantire un notevole trasferimento di energia, un ottimo “stopping Power” potere d’arresto, una penetrazione impressionante e magari anche un foro di uscita con relativa, copiosa perdita di sangue.

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Questi i calibri e i caricamenti proposti: 270 W con palla da 145 grani, 7 mm RM con palla da 155 grani, 308 W-30.06 S, 300 WSM e 300 WM tutti con palla da 185 grani. La BXC è stata espressamente studiata per lavorare in perfetta simbiosi con il nucleo saldato. Nella parte anteriore lo spessore è ridotto per generare un’ottimale espansione a qualsiasi velocità d’impatto e consistenza del corpo del selvatico, mentre il resto è molto più tenace per garantire un’espansione controllata, un affungamento costante, una giusta penetrazione e un’ottima ritenzione della massa. Come abbiamo visto, entrambe le ogive hanno una configurazione “Spitzer” appuntita, e questo secondo noi è un altro importante pregio, specialmente se vorremo destinare le nuove munizioni Browning alla caccia al cinghiale in battuta.

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C’è da ricordare che una buona palla da battuta deve essere “appuntita” per due fondamentali motivi, primo per facilitare la cameratura in fase di semiautomatismo e poi per consentire un’ottima espansione anche quando non attinge grosse ossa e/o massicce masse muscolari. Qualcuno potrebbe sostenere, sicuramente perché pratica molto poco la caccia in battuta, che una palla SP è più sensibile agli eventuali ostacoli vegetali che potrebbe trovare sul proprio cammino rispetto a una Round Nose, niente di più sbagliato. Questo è un mito che andrebbe rivisto e sicuramente sfatato. Poi dobbiamo rammentare che si deve, o almeno si dovrebbe, sparare ad un selvatico quando la linea di mira è completamente libera e non coperta da rami e fogliame, anche per un motivo di sicurezza. Troppo spesso si confonde la caccia al cinghiale in battuta con la cerca nel bosco, ed il tiro non deve essere interpretato come un azzardo su un bersaglio intricato tra i rovi. Attualmente è molto difficile trovare delle cartucce commerciali che non garantiscano una precisione accurata, ma molte garantiscono l’eccellenza. Potremmo domandarci se in un momento di crisi globale come questo fosse stato necessario investire in una nuova linea di munizioni da lanciare in un mercato già molto difficile e “affollato”. La nostra risposta è: “Sicuramente si!”. Perché alla Browning hanno sempre puntato all’eccellenza, hanno sempre saputo quel che fanno e che non hanno mai ………… sbagliato un colpo!

di Marco Benecchi

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