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La ricarica casalinga delle munizioni metalliche III parte

La ricarica casalinga delle munizioni metalliche III parte

di Marco Benecchi

La scelta della polvere e delle dosi è forse il problema minore del ricaricatore, perché una valanga di dosi giuste e soprattutto supercollaudate, sono elencate su tutti i migliori manuali di ricarica in commercio come: Norma, Vihtavuory, Speer, Sierra, Hornady, RWS, Nosler, Vectan, Hodgdon, IMR, Hercules, ecc; oppure pubblicate dopo essere state rispettosamente e competentemente studiate nelle riviste specializzate come la nostra!! Io per abitudine CONSIGLIO SEMPRE E VIVAMENTE DI ATTENERSI ALLE DOSI CONSIGLIATE, magari partendo da un 5% in meno dalle Massime. NON FATE ASSOLUTAMENTE DI TESTA VOSTRA E NON SBIZZARRITEVI IN ESPERIMENTI STRANI! Non dovrete MAI MISCHIARE tipi diversi di polveri (come facevano i nostri nonni nella cartucce da caccia) e non divertitevi a fare comparazioni ed interpolazioni stravaganti per trovare delle dosi che non sono espressamente riportate nei manuali. La polvere da sparo è estremamente pericolosa, quindi deve essere SEMPRE MANEGGIATA CON GRANDE CAUTELA. Anche se le armi moderne sono robustissime, purtroppo gli incidenti dovuti ad un esercizio maldestro della ricarica sono tutt’altro che rari! Nella scelta del propellente è meglio orientarci su quello che in funzione al calibro, alla palla prescelta ed alle prestazioni desiderate non generi CARICHE COMPRESSE o troppo ESASPERATE. Esistono molti tipi di polveri, tutte di ottima qualità, ma io consiglio di acquistare poche confezioni e di cercare di far di tutto con quelle. Un incallito cacciatore-tiratore-ricaricatore (caspita! Sembra il mio identikit!) che utilizza e ricarica quasi tutti i calibri dal 222 Rem al 458 WM, con due - tre tipi di polvere può praticamente coprire tutto il panorama balistico. Quando in casa si ha una confezione di Norma 200, una di 202 ed una di MRP, si può caricare di tutto e lo stesso vale se si dispone di Vihtavuory N 130, N 140 e N 160. A prescindere dalle restrittive leggi italiane, non è necessario fare grandi scorte di polveri ed io sono contrario a prove e controprove. Una volta trovata la combinazione: foggia e peso di palla, dose di polvere e velocità giusta, che senso ha cambiarla? Sapete cos’è l’acronimo O.A.L.? Non è nient’altro che la lunghezza totale della munizione finita. Questa misura è riportata con precisione millimetrica nei manuali, ma è anche quella che lascia più autonomia di manovra al ricaricatore. Dalla lunghezza totale di una munizione, che dipende da quanto è stata “affondata” la palla nel bossolo, si ricava il FREE BORING. Il tanto famoso Free Boring che non è altro che lo spazio esistente tra il profilo della palla e l’inizio della rigatura. Più è ridotto maggiore è la precisione della munizione, ma….. Un cartuccia eccessivamente lunga corre il rischio di non entrare nel caricatore e in un’arma semiautomatica potrebbe dar luogo a difetti di cameratura e inceppamenti. Anche in questo caso ci sono da fare le dovute considerazioni e trovare il giusto compromesso. Sempre per il solito discorso (parlo sempre più da cacciatore che da tiratore), io preferisco assemblare delle munizioni che siano più corte che lunghe. Un’ultima cosa, durante la ricarica dovrete stare molto ATTENTI a non assemblare cartucce SENZA POLVERE. E’ molto più pericoloso di caricare in un bossolo una doppia dose. Dosi errate di polvere di solito non entrano nel bossolo e quindi ci si accorge subito dello sbaglio, ma è facilissimo inserire una palla in un bossolo vuoto. Questa dimenticanza può essere PERICOLOSISSIMA perché il solo innesco genera una forza sufficiente a spingere una palla ad incastrarsi nella canna. Immaginate Voi cosa potrebbe accadere se inavvertitamente ne verrebbe sparata subito un’altra. La ricarica è un bel passatempo, utile per preparare ottime munizioni ed anche, perché no, per risparmiare qualcosina, ma va fatta con molta accortezza e senza mai improvvisare. Chi ha intenzione di intraprenderla si faccia aiutare ed insegnare i trucchi del mestiere da un amico veterano e competente.

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