Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Vecchie Glorie: la carabina PARKER HALE Modello 1200

Vecchie Glorie: la carabina PARKER HALE Modello 1200
La Parker Hale era una ditta britannica che costruiva armi da fuoco e ad aria compressa nel “Quartiere delle Armi” di Birmingham in Inghilterra.
I fondatori furono Alfred Gray Parker e suo nipote Arthur Thomas Hale che, tra la fine dell’800 e l’inizi del 900, intravidero la possibilità di fare fortuna in un momento decisamente favorevole per chi intendesse costruire armi.
Nel 1914 il loro piccolo stabilimento era già ben consolidato, tanto che l’attuale Ministero del Munizionamento gli commissionò una ingente fornitura di equipaggiamenti per l'addestramento dei soldati inglesi, comprese carabine in calibro 22 Long Rifle e conversioni nello stesso calibro per il 303 d’ordinanza. 
Nel 1924 il figlio di Hale Arthur entrò a far parte dell'azienda e nel 1926 anche gli altri due figli maggiori.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale l’Azienda prese il nome di Parker-Hale Arms Company e la sua prima commessa fu quella di costruire un consistente lotto di fucili Enfield modello 1914.
La produzione andò avanti a momenti alterni per tutta la durata del conflitto, compresa la produzione di munizioni in calibro 303 British e 30.06 Springfield. La fine della guerra portò  un drastico calo  dei contratti di produzione governativi, così la società non ebbe altra scelta se non quella d’investire nella produzione di armi sportive e da caccia.
Grazie all’esportazione la Parker-Hale riuscì a fare buoni affari fino agli anni '60, poi negli anni '80 ampliò addirittura il proprio catalogo includendo  anche pistole, cannocchiali da mira, coltelli, accessori per la cura delle armi e kit di pulizia.
Nel 1985 la società subì una battuta d'arresto quando il presidente e amministratore delegato John le Breton, che aveva contribuito a consolidare il successo dell'azienda nei mercati mondiali, si ritirò dal consiglio di amministrazione, lasciando le redini del comando al nipote del fondatore, Roger Hale. Questi, dopo aver assunto la carica di amministratore delegato, si dimostrò incapace del ruolo, non essendo in grado di rilanciare il buon nome della società in quello che invece avrebbe potuto essere un settore redditizio e in continua evoluzione.
Senza una dirigenza capace, la Parker Hale fu venduta al gruppo Midlands, Modular Industries Ltd e successivamente fu acquisita dalla Navy Arms che la rinominò definitivamente Gibbs Rifle Company, Inc.
Una breve storia sulle origini di una delle maggiori Case costruttrici di armi britanniche mi è sembrata doverosa, ma ora passiamo alla carabina che abbiamo deciso di “rispolverare”, come una Vecchia Gloria anglosassone: la Parker Hale modello 1200!
Un’arma ancora abbastanza reperibile in qualche fondo di magazzino delle armerie più note e fornite. La PH 1200 è un’ottima carabina da caccia con funzionamento a otturatore scorrevole – girevole tipo Bolt Action, caratterizzata da un ottimo rapporto qualità prezzo, da un elevato grado di finitura, da ottime soluzioni estetiche, dalla bontà dei materiali impiegati e costruita da maestranze altamente specializzate. Fu prodotta in tutti i calibri americani e europei più diffusi dal 222 al 458 Winchester Magnum, il modello in oggetto è addirittura in calibro 6,5 x 68 Shuler!
La Parker Hale 1200 si riconosce a prima vista perché ha una estetica molto particolare, tanto da essere soprannominata la “Weatherby Europea”, perché in essa si racchiudono sia i gusti americani sia quelli europei, con soluzioni costruttive adottate comunemente nei due Continenti. Stile d’Oltreoceano abbinato alla vecchia meccanica Mauser K 98 non è una cosa molto comune da vedere in una carabina da caccia. L’arma è molto aggraziata nelle linee e abbastanza curata nei dettagli e nelle finiture.
Come già detto, rispecchia più il gusto classico austro-tedesco che quello più “essenziale” britannico. Con il caratteristico otturatore basato sulla meccanica Mauser K98, assomiglia più ad un FN e ad un Dumoulin che a un vecchio Mauser, perché concettualmente è più raffinato del suo precursore, senza la brutta e scomoda sicura a tre posizioni a “bandiera”.
Tutto il resto è rimasto invariato, come l’espulsore a lamina e l’estrattore è il classico fisso ad unghia larga solidale al corpo dell’otturatore. Il percussore è lanciato a corsa lunga, avvolto dalla molla elicoidale che gli fornisce la spinta cinetica ed è coassiale al corpo dell’otturatore.
La sicura manuale blocca anche l’apertura dell’otturatore ed è costituita da una levetta scorrevole collocata sul lato destro dell’arma, appena dietro al manubrio dell’otturatore. E’inseribile solo a percussore armato, come ulteriore elemento di sicurezza nell’uso dell’arma.
Per togliere l’otturatore dalla culatta occorre agire sulla leva posta alla sinistra del castello. La culatta reca le sedi delle tre alette di chiusura dell’otturatore k 98, con le due alette anteriori poste a 180° e una terza posteriore di sicurezza.
Nel modello provato, in calibro 6,5 x 68 S, è presente il traversino di rinculo (recoil lug) di generose dimensioni, posto sotto l’anello di culatta, che garantisce un accoppiamento molto solido dell’azione con il calcio. Il foro della seconda vite di fissaggio dell’azione al legno è ricavato sull’estremità della coda della culatta. Il serbatoio è bifilare fisso, è costruito in  acciaio con l’elevatore cromato e la molla a lamina.
Lo sgancio avviene mediante una piccola leva presente all’interno del ponticello del grilletto. La canna è in acciaio trilegato al Ni-Cr-Mo ed è ricavata per rotomartellatura a freddo. Presenta un profilo esterno molto snello leggermente conico e nel caso dell’esemplare calibro 6,5 x 68 Shuler il passo di rigatura, twist, è di 254 millimetri, un giro in 10” ottimo per stabilizzare palle di buon peso, dai 120 grani in su.
 
MATERIALI E FINITURE
Per realizzare le carabine Parker Hale 1200 s’è fatto ricorso alle tecniche di lavorazione tradizionali, quelle di un tempo, con asportazione del materiale dal pieno, oggi quasi del tutto abbandonate perché più onerose rispetto alla microfusione, ma che forniscono un miglior risultato finale sia in termini di bontà dell’esecuzione dell’arma sia in termini di prestazioni balistiche. E’ bene precisare che il termine “tradizionale” potrebbe indurre in errore, perché anche la tecnica della lavorazione dei pezzi dal pieno per asportazione di truciolo, vecchia quanto le armi da fuoco, oggi può essere eseguita anche con dei moderni macchinari a controllo numerico computerizzato. 
 
MECCANICA
La meccanica della PH 1200 è una Mauser Classica  modificata che non ha bisogno di presentazioni. E’ rumorosa, pesante, quando si aziona sembra il chiavistello di una porta, ma è sempre l’azione più diffusa e affidabile del mondo. Quella che è stata presa come esempio da  tutte le altre. L’otturatore è una vera e propria icona, una piccola opera d’arte se si pensa che è stato concepito nel 1998.
Tutto ricavato per tornitura e fresatura da un’unica barra di acciaio al carbonio. Anche la culatta è ottenuta da un singolo profilato d’acciaio forgiato di notevoli dimensioni, in quanto, sempre da esso, deve essere ricavata anche l’aletta del recoil lug destinata a sopportare il rinculo.
Tutti i componenti metallici sono macchinati e brocciati per essere poi sottoposti ai trattamenti termici d’indurimento. La carabina veniva offerta soltanto in due modelli: la 1200 Base e la 1200 Super con la finitura dell’otturatore nera invece che cromata lucida.
Comunque, quel che ha sempre contraddistinto una carabina Parker Hale è la sua bella, a chi piace il genere, calciatura e la sua linea elegante, molto ben proporzionata. Un risultato estetico molto comune nelle armi inglesi del primo dopoguerra, che puntavano molto sul mercato statunitense per riprendersi dai momenti tragici del conflitto.
Lo scatto è bigrigrillo con Schneller regolabile, facilmente azionabile anche da tiratori che non hanno le mani eccessivamente grandi con dita lunghe.
 
IL CALCIO
Il calcio è a pistola con un vistoso poggia guancia di tipo sporgente, che impedisce totalmente l’uso dell’arma ad un tiratore mancino (come il sottoscritto!). La sua conformazione risulta comunque confortevole e fisiologica per i destrimani. Le zone in corrispondenza dell’astina e dell’impugnatura sono zigrinate in stile scozzese e tale finitura è sempre apprezzata per la sua funzionalità per niente fastidiosa.
Il calciolo in materiale sintetico morbido è di medio spessore e contribuisce bene ad ammortizzare il rinculo, specialmente quando si utilizzano calibri magnum. Il legno utilizzato per la realizzazione della calciatura sembra noce, ma non lo giurerei. La trama è molto chiara, ma comunque  di buona qualità senza nodi o brutte venature.
La finitura è prettamente “American Style” laccata con gli inserti bianchi con il puntale e la coccia in legno più scuro. Ovviamente non poteva mancare il “diamante” nell’impugnatura. Purtroppo a quei tempi, quando si costruiva un’arma destinata al mercato statunitense, se le calciature non avevano certe caratteristiche i fucili non si vendevano. Le operazioni di rifinitura, levigatura, lucidatura, ecc.) sono tutte eseguite a macchina. 
 
LE MIRE
Sul modello provato le mire sono state volutamente rimosse, ma l’arma originariamente  era fornita col solito alzo a singola foglietta, regolabile in altezza e derivazione, collocato sulla canna e di un mirino a lamina. In questo particolare allestimento la coppia di mire metalliche funge da back up ed ha utilizzo soltanto in casi limitati (per esempio la ricerca di un capo ferito all’interno del bosco), ma desta maggiore interesse la possibilità di montare un buon cannocchiale da mira.
 
CONSIDERAZIONI FINALI
Le Parker Hale, come tutte le armi di fascia media prodotte in Inghilterra tipo BSA, Alpine Special, etc, sono sempre state delle armi molto oneste, ben fatte e offerte al giusto prezzo, ma poco diffuse perché non prodotte da grandi Marche famose.
Conoscete qualche cacciatore a palla, o aspirante tale, che entra in una piccola armeria di provincia e chiede di acquistare una carabina Parker Hale modello 1200 o una BSA CF2 o Monarch? Questo secondo me  è un vero peccato, perché  sono tutte delle ottime ed onestissime bolt action da caccia. La 1200 è costruita molto bene e con ottimi materiali, ha una concezione meccanica affidabilissima e ancora molto attuale.
Le caratteristiche balistiche sono eccellenti e costanti. Personalmente, in qualità di armaiolo, ho avuto l’occasione di provarne diverse di Parker Hale e tutte sono sempre state all’altezza delle aspettative, in particolare i modelli camerati in grossi calibri potenti come il 300 WM e il 375 Holland & Holland. La decisione di rispolverare questa vecchia arma è venuta perché girando per le armerie ho visto che ancora se ne possono trovare in ottimo stato e a prezzi irrisori.
Quelle viste sono state tutte in 270 W o 7 mm RM, ma noi ne abbiamo trovata una, credo rarissima, in calibro 6,5 x 68 S e non ce la siamo fatta sfuggire. L’arma è come nuova e spara decisamente benne, quindi se vi dovesse capitare di avere la nostra stessa fortuna, di trovarne una simile in buone condizioni offerta ad un prezzo vantaggioso, potete prenderla tranquillamente perché non vi riserverà brutte sorpres
 
   
                                                                                               
SCHEDA TECNICA DELL’ARMA
 
Costruttore:  Parker Hale Arms Company di Birmingham.
Modello: 1200
Tipo: Carabina da caccia a ripetizione manuale “Bolt Action”
Funzionamento: A otturatore scorrevole girevole tipo Mauser modificato, con due tenoni in testa e una terza posta posteriormente di sicurezza.
Percussore: Monopezzo lanciato.
Estrattore e Espulsore: L’estrattore è fisso a unghia larga solidale all’otturatore. L’espulsione del bossolo avviene tramite lamina fissa. 
Sicura: La sicura è manuale a due posizioni azionabile da una leva posta sul lato destro del castello. 
Calibri: dal 222 Remington al 458 WM, compresi i più diffusi calibri europei.
Canna: In acciaio trilegatotrattato termicamente. Lappata e rotomartellata a freddo. Lunga 560 mm (calibri normali) o 650 mm (calibri magnum).
Alimentazione: Tramite caricatore bifilare interno da 4 cartucce. 
Organi di mira: Tacca di mira a singola foglietta, regolabile in altezza e derivazione e mirino a lamina fisso. 
Castello: Predisposto per il montaggio del cannocchiale da mira con foratura 6/48” UHS per Mauser K 98.
Scatto: con Schneller  bigrigrillo regolabile 
Calcio: In noce europeo turco o balcanico laccato in puro stile americano con inserti in plastica bianchi. Poggiaguancia di tipo sporgente specifico per tiratori destrimani
Finiture particolari: arma molto elegante. Snella, leggera e molto maneggevole.
Peso: da 2900 a 3500 grammi a secondo del calibro
 
Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura