Blaser R93 vs Bergara B14
- Scritto da Marco Benecchi
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
CACCIA A PALLA: UNO SCONTRO...ALLA PARI!
Dopo un vita intera dedicata alla caccia a palla, allo studio delle varie tecniche venatorie ed ai collaudi, spesso anche estremi, di armi e munizioni, sono giunto alla conclusione che una buona carabina da caccia deve avere poche, ma fondamentali caratteristiche tecnico – balistiche. Compreso il prezzo, che secondo me è molto importante, specialmente in un momento come quello che stiamo vivendo.
Ricordate quella famosa pubblicità di un fuoristrada che una ragazza non la voleva acquistare perché costava poco? Credetemi, non è detto che se un prodotto costa poco deve per forza essere danneggiato, poco funzionale e inaffidabile. Nel campo delle armi da caccia non è cosi!
Proprio per questo motivo ho deciso di “confrontare” due belle e funzionali carabine da caccia che sono decisamente “agli antipodi” come caratteristiche, ma soprattutto come prezzo: la Blaser R 93 (ma il discorso è più o meno valido anche per l’ultimo modello R 8) e la Bergara B 14 Green Hunter, tenendo presente che la prima costa più di quattro volte della seconda! Esiste davvero un valido motivo che giustifichi questo enorme divario di prezzi?
Cominciamo dall’inizio, dalle caratteristiche di base delle due armi a confronto.
La Blaser R 93 è notoriamente un’arma molto famosa e diffusissima in tutto mondo. Il suo sistema di chiusura vanta un otturatore geniale, più robusto, più preciso e più veloce da maneggiare di tutte le altre concorrenti denominato “Straight Pull”, con movimento solo rettilineo e non scorrevole – girevole, con un sistema di chiusura ad espansione basato sul principio dei normali tasselli da “muro”.
Quando fu presentata alla stampa specializzata, venne denominata “la nuova carabina con otturatore ad espansione radiale”, l’unica con la testina otturatrice in grado di lavorare contemporaneamente su tutti i 360° del diametro interno della culatta. Questa caratteristica, applicata ad una maneggevolissima carabina da caccia, è stata sotto ogni punto di vista un vero capolavoro di meccanica applicata alla balistica.
L’azione lineare, la ripetizione morbida e leggera e una sicurezza a tutta prova sono i suoi pregi migliori.
Sulla scia di quella rivoluzionaria idea, è nata una serie di carabine da caccia e da tiro tra le più complete in assoluto. Infatti, oggi le R 93 possono essere scelte tra una moltitudine di configurazioni, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza e capaci di sopportare le prove venatorie più impegnative in tutti gli angoli del globo.
L’arma è priva della tradizionale sicura, perché inserita nel congegno d’armamento stesso. Un po’ come avveniva una volta nelle normalissime doppiette a cani esterni e nelle carabine a leva.
Se il cursore d’armamento è in fase avanzata, ricaricando l’arma la molla motrice si attiva automaticamente e altrettanto agevolmente può essere disarmato il percussore, facendo semplicemente arretrare il cursore in modo inverso.
L’uso della Blaser R93 è facilitato se il cursore di armamento si trova già in posizione arretrata, con la molla cinetica disattivata e l’otturatore che rimane bloccato contro l’apertura involontaria. In questo modo la carabina può essere portata a tracolla in tutta sicurezza, sempre pronta all’uso con il colpo in canna, ma con il percussore disarmato.
Per sbloccare l’otturatore bisogna premere leggermente sul cursore di armamento e in questo modo è possibile scaricare o ricaricare l’arma senza pericolo. In fase di sparo è possibile ricaricare con rapidità fulminea, mantenendo la carabina in posizione di mira, grazie al movimento rettilineo che facilita l'uso dell'arma.
E’ più semplice da usare e richiede un minore allenamento; anche in caso d’imbrattamento e/o formazione di ghiaccio è sempre garantita la massima sicurezza di funzionamento.
Il caricatore è costruito in materiale plastico ad alta resistenza. Anch’esso è stato concepito per svolgere impeccabilmente il proprio lavoro. Le ogive delle cartucce contenute nel suo interno sono protette dalla particolare conformazione dell’elevatore che nella fase di ricarica è sollevato portando la cartuccia in posizione precisissima davanti alla camera di scoppio, assicurando una ricarica sicura. I colpi disponibili possono variare da due a quattro secondo il calibro scelto.
Ovviamente, anche il pacchetto – caricatore può essere facilmente sostituito all’interno della carcassa.
Il meccanismo di chiusura brevettato ad alette multiple radiali espandibili, è ovviamente dotato di un estrattore robusto e stabile.
Di serie le R 93 hanno lo scatto fisso non regolabile, ma è possibile avere uno scatto regolabile "Bix'n Andy", che invece di astine e leve usa delle bigliette da cuscinetto, al modico prezzo di € 504, che sinceramente non mi sembra un buon affare!
Mi sembra di non aver tralasciato nulla e quindi posso passare all’altra concorrente del confronto, alla nuova Bergara Green Hunter B14. La calciatura in materiale sintetico Green è bella ed onesta, resistente agli sbalzi di temperatura, alla pioggia, alla polvere, al caldo, al gelo, agli urti e ai graffi.
Le parti metalliche sono in acciaio brunito satinato, antiriflesso, quindi pressoché inattaccabile dagli agenti atmosferici.
Questo tipo di finitura, oltre ad avere una buona e collaudata resistenza sia contro gli urti meccanici sia contro le corrosioni, è anche di facilissima manutenzione.
La B 14 Green Hunter è un’arma da caccia e lo si capisce a prima vista. Vanta una precisione intrinseca straordinaria, degna di una carabina custom, che invece è stata costruita in serie e venduta ad un prezzo competitivo molto al disotto dei fatidici 1000 euro. L’azione è ricavata interamente per microfusione, utilizzando le più avanzate tecnologie e ottimi acciai bonificati ad alta resistenza, nel nostro caso in AISI 420.
La microfusione è un tipo di lavorazione abbastanza diffusa, che riscuote critiche, ma anche parecchi consensi.
Questo procedimento, se ben eseguito, permette di costruire ottime armi, mantenendo contenuti, e quindi competitivi, i costi di produzione. Non dimentichiamo, poi, che nella produzione a controllo numerico, il grado di sicurezza dei prodotti finiti è elevatissimo. Inoltre i moderni controlli non distruttivi (liquidi penetranti per le fusioni e ultrasuoni, raggi x e gamma per le successive fasi di lavorazioni), permettono di rilevare immediatamente qualsiasi piccola imperfezione e di lavorare con tolleranze molto ristrette. L’otturatore deriva dal classico Mauser opportunamente modificato, ma sempre con i classici due tenoni di chiusura posti anteriormente a 180 gradi tra loro.
E’in acciaio speciale AISI 420, bonificato in modo da mantenere una notevolissima resistenza superficiale abbinata ad un’ottima resilienza totale. Scorre piacevolmente nella sua sede senza eccessivo gioco e senza nessuna incertezza.
L’estrazione e l’espulsione del bossolo sono garantiti da un efficiente estrattore ad unghia laterale, abbinato ad un pistoncino espulsore posto sulla testa dell’otturatore. Lo scatto è diretto senza stecher, ma regolabile a “rottura di cristallo”. Funziona molto bene senza retroscatto, incertezze e/o grattamenti.
La B 14 è predisposta per il montaggio di un sistema di mira tradizionale ottico o elettronico. Sul castello sono presenti quattro fori filettati (6/48”UHS) per il montaggio degli attacchi, con una dima simile a quelli Remington, Weatherby, Sabatti, BSA etc.
In questo modo avremo soltanto l’imbarazzo della scelta su quali attacchi montare: di ogni tipo, di ogni origine e per ogni tasca. Il “fiore all’occhiello” della ditta Bergara sono senz’altro le canne…quella della B14 Green è in acciaio AISI 4140, bonificato e trattato termicamente. La tecnica usata per la foratura è la rotomartellatura a freddo (hammer forged).
La carabina in oggetto in calibro 308 W ne monta una lunga 560 mm, che presenta quattro rigature ad andamento destrorso con un passo (twist) di 1 giro in 12”, ottimo per stabilizzare palle di peso medio - leggero.
Ha un profilo leggermente conico ed è provvista di apice filettato per facilitare il montaggio di un freno di bocca o di un soppressore di suono dove consentito.
Vista come un prodotto industriale costruito in serie, possiamo ritenere molto buona l’esecuzione del vivo di volata.
La finitura “Matte Blued” è satinata nero opaco, in modo da rendere l’acciaio molto resistente agli agenti atmosferici e meccanici e per essere anche antiriflettente.
Più vado avanti con gli anni, più mi convinco che il futuro delle calciature da caccia è nel materiale sintetico.
Come già accennato, la calciatura della B14 è molto simile a quella adottata nelle armi americane Custom, robusta e ben costruita. Anche senza poggiaguancia è molto confortevole nel tiro mirato. Nella coccia c’è il logo della ditta ed un zigrino a passo fine crimpabilissimo completa il tutto.
Non poteva mancare un provvidenziale calciolo Crush-Zone in gomma morbida, vero toccasana quando si usano cartucce caricate abbastanza potenti con palle di buon peso. Il caricatore è di tipo amovibile, monofilare e contenente 3 colpi.
E’ in materiale plastico ad alta resistenza, tecnicamente affidabile e molto ben fatto. Si è scelto di montarne uno così per mantenere basso lo spessore totale dell’arma e può avere una capienza variabile da 2 a 4 colpi sempre in funzione del calibro.
Lo sgancio avviene agendo su una comoda leva incassata anteriormente al caricatore vicino all’alloggiamento della vite allen di accoppiamento della calciatura.
La sicura è quella tradizionale a due posizioni, purtroppo senza blocco dell’otturatore. Si trova sul lato destro del castello ed è facilmente azionabile dall’arma che impugna, pratica e silenziosa.
Una carabina in acciaio brunito satinato con il calcio in materiale sintetico è un’arma prettamente da caccia che mira all’essenziale, costruita per praticare la caccia a palla con qualsiasi condizioni atmosferiche e ad ogni latitudine.
Soltanto l’occhio più attento riesce a vedere qualche segno di lavorazione; le viti Allen che tengono unita l’azione alla calciatura sono ben proporzionate.
Come abbiamo visto, sia la Blaser sia la Bergara, seppur molto diverse per estetica e concezione meccanica, sono delle ottime armi destinate alla caccia, quindi discretamente belle come estetica ma soprattutto affidabili, maneggevoli e precise (negli esemplari da me confrontati la B 14 è risultata la più performante, forse grazie anche alla cameratura in 308 W!), solo che hanno un costo decisamente differente. Questo divario è giustificato?
Cerchiamo di confrontare obbiettivamente i pro e i contro delle due armi.
Blaser R 93 I PRO:
1) Arma di concezione moderna con otturatore “Straight Pull”, con movimento solo rettilineo e non scorrevole – girevole, con un sistema di chiusura ad espansione basato sul principio dei normali tasselli da “muro”. Velocità di ripetizione superiore ad una normale Bolt Action tradizionale, ma mai veloce come può esserlo una semiauto, quindi….
2) Arma compatta e maneggevole, sicuramente qualche centimetro più corta di una simile pari calibro.
3) Il vero punto di forza delle Blaser è la grande facilità di smontaggio, e quindi della sostituzione, della canna. Fattore utile a quei cacciatori che con un solo fucile vogliono proprio farci tutte le cacce del mondo. Utilissima per chi deve viaggiare molto in aereo. Perché una cosa è muoversi negli aeroporti con una valigetta di 80 cm ed un’altra con una da 135.
Blaser R 93 I CONTRO:
1) Ovvio il prezzo, decisamente non è un’arma per tutte le tasche.
2) Troppo uso di lega leggera e di materiali sintetici. Capiamo il bisogno “di contenere i costi di produzione” e i pesi, ma non si possono ammettere dei sistemi di mira in materiale plastico in una arma destinata alla caccia grossa da quasi 4000 euro. Il caricatore, in particolare, è alquanto delicato, molto soggetto ad usura, specialmente se si usa l’arma frequentemente.
3) Le Blaser usano degli attacchi originali dedicati che costano quanto una carabina economica. Ora se ne trovano anche ideati dai Fratelli Contessa di Marcheno, decisamente meno cari, ma altrettanto validi e affidabili. Ma fino a qualche tempo fa, se si voleva accessoriare l’arma con una buona ottica occorreva acquistare solo l’attacco originale, tutt’altro che economico.
4) Il sistema di otturazione è meno affidabile e più delicato di un classico Bolt di derivazione K 98 o similare, infatti non se ne vedono molte di R 93 impugnate da PH africani dove polvere, fango e sporcizia può arrivare dappertutto.
5) Il sistema di armamento non è molto pratico, specialmente d’inverno, se s’indossano i guanti, oppure d’estate con le mani sudate e scivolose. Avremmo preferito una più comoda e rapida sicura tradizionale.
6) Lo scatto è diretto senza possibilità di essere modificato a nostro piacimento, ma è possibile avere uno regolabile "Bix'n Andy", che invece di astine e leve usa delle bigliette da cuscinetto, al modico prezzo di € 504, che sinceramente non mi sembra un buon affare!
7) Impossibile lo svuotamento rapido del caricatore interno. Una volta riempito per svuotarlo occorre scarrellare, camerare le cartucce una ad una ed espellerle azionando l’otturatore.
Bergara B 14 I PRO:
1) Il prezzo è molto contenuto, con un rapporto qualità – prezzo davvero eccezionale
2) Arma molto compatta, ben fatta e onestamente rifinita. La Green Hunter è sprovvista di organi di mira, ma se li avesse avuti sarebbero stati di metallo.
3) Caricatore monofilare amovibile e quindi intercambiabile
4) Scatto regolabile secondo esigenza
5) Calciatura sobria, robusta e decisamente molto ergonomica
6) Precisione davvero eccezionale, specialmente in calibro 308 W
7) Possibilità di montarci una serie di attacchi l'ottica davvero infinita. Anche da 50 euro, ma sempre molto affidabili
Bergara B 14 I CONTRO:
1)Forse costando troppo poco non ispira molta fiducia?
Altri difetti proprio non riesco a trovargliene, anzi forse uno si. Personalmente credo sia un difetto in un arma Bolt Action, che quando è in sicura permette l’apertura dell’otturatore. Chissà, per altri potrebbe invece essere considerato anche un pregio perché permette di rimuovere la cartuccia in canna con più sicurezza…
Per concludere vorrei dire che quello che fai con una Blaser R 93 (R8) lo fai con una Bergara B 14 e similari, forse con meno problemi, perché se si dovesse rompere una B14 (non vedo comunque come) la rottami e ne comperi una nuova, ma se dovessi avere dei piccoli problemi con una Blaser il discorso sarebbe molto diverso. Perché solo per una testina otturatrice di ricambio mi hanno chiesto quasi 400 euro!.
Ammetto che il mio articolo è un pochino provocatorio, ma l’ho scritto proprio per suscitare un confronto SERIO, EDUCATO E OBIETTIVO con tutti i miei colleghi cacciatori che, come me, amano le armi belle, ma soprattutto ben fatte e funzionali…
Faccio notare che IO le due armi in oggetto le posseggo ambedue e sono molto soddisfatto, sia dell’una sia dell’altra, ma mi da un po’ fastidio vedere delle povere persone, dei modesti operai costretti a fare dei sacrifici in casa pur di comperare una Blaser per seguire la moda che spesso gli viene impostata dagli amici, per evitare di essere derisi, presi in giro se non addirittura emarginati. E’ ovvio che poi, come in tutti i campi, le possibilità economiche, il gusto e le scelte personali prevalgono sempre, ma per piacere non facciamoci dei pregiudizi e non critichiamo chi non la pensa come noi, ricordiamoci sempre che ognuno è libero di fare, comperare ed usare quello che vuole!
Marco Benecchi