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Benelli Raffaello-Ethos 20

Benelli Raffaello-Ethos 20
Benelli è più che affezionata al nome Raffaello, dal quale si sente ben rappresentata e certo continuerà ad usare, ma quando ha deciso di sviluppare un altro fucile di piccolo calibro mutuato dal Raffaello Power Bore è giunta alla conclusione che Ethos fosse un suffisso più che appropriato.
Benelli è sempre attenta ai bisogni dei cacciatori e oltre ad aver sviluppato la più grande gamma in calibro 12 ha, per sua filosofia, posto anche grande cura e attenzione nella realizzazione del calibro 20; in più ha sempre creduto anche nei piccoli calibri, sia perché rispondono a precise esigenze, sia perché ne fanno scoprire di nuove. Ed è proprio per questo motivo che propone Raffaello-Ethos 20, semiautomatico di alta gamma che aggiunge una nuova dimensione al concetto di fucile elegante, leggero e sportivo.  Essendo fratello minore del Raffaello cal.12 ne ricalca le linee e l’allestimento, ma poiché si tratta di un fucile progettato ex novo intorno alla cartuccia che è destinato a camerare ecco che le doti di leggerezza, maneggevolezza e armonia estetica sono ancora più accentuate.
Ma quali sono le nuove esigenze alle quali deve rispondere un fucile elegante e leggero (intorno a 2.570 grammi con canna da 26") del calibro 20? Per dare una risposta bisogna prima di tutto soffermarci sull’evoluzione che nel tempo ha avuto il calibro 20, che avrebbe come dose normale 24 grammi di pallini e come carica pesante 28 grammi. Di fatto però lo standard nel calibro 20 è più spesso quello di 25-26 grammi spinti a velocità prossime anche a 380 m/sec, per tacere del fatto che nell’uso corrente non sono certo rari i caricamenti con 27-28 grammi di pallini con velocità che arrivano, più o meno, a 385 m/sec. Pure per le cartucce di uso corrente siamo quindi a livelli di quantità di molto ben superiori a quelli tradizionalmente associati al 20/70, che peraltro con le baby magnum può portare anche 32-35 grammi di pallini, mentre con le magnum arriva a passare la soglia dei 40 grammi. E se vogliamo parlare di caricamenti veloci ecco che sia nei bossoli da 70 come in quelli da 76 si possono tirare 28-32 grammi a 390-400 m/sec, 35 grammi a 380 m/sec e 27 grammi a 430 m/sec e oltre.
Rispetto alla tradizionale suddivisione normale (24 grammi), pesante (28 grammi), baby magnum (30 grammi) e magnum (35 grammi) ormai da tempo ci sono state importanti variazioni, vuoi con lo stivaggio di cariche con tanto piombo in bossoli da 70, vuoi con l’aumento delle velocità sia per caricamenti con bossoli da 70 che da 76. Non che le cartucce "tradizionali" siano scomparse o divenute obsolete, ma il fatto è che la gamma di opzioni si è molto ampliata verso l’alto, sia in termini di peso della carica che di velocità, e buona parte di questa corsa verso l’alto si deve a un’altra innovazione: i pallini non tossici, più comunemente noti come steel shot.
I pallini di acciaio o di ferro non sono certo una novità, ma in tutti gli anni trascorsi dalla loro introduzione ci sono stati importanti progressi che oltre allo sviluppo di leghe e materiali per nuovi pallini hanno riguardato i contenitori.  Oltre ad ampliare a dismisura la gamma dei caricamenti del calibro 12 (bossoli 70, 76 e 89), questi progressi hanno reso il calibro 20 più competitivo anche con i caricamenti non tossici. Oggi, anche per il 20 sono disponibili, perché richiesti, caricamenti non tossici di vario tipo, primi tra tutti quelli con pallini di acciaio, che devono erogare buone velocità e, avendo necessità dello spazio più ampio possibile all’interno del contenitore, non godono, o godono in misura minima, dell’effetto ammortizzante garantito dall’elemento elastico che col piombo troviamo interposto tra contenitore e borra otturatrice. Grazie anche ai nuovi contenitori sono "cresciuti" pure i caricamenti in piombo e steel shot o piombo, sono cresciute le quantità di moto delle cartucce dei 20, sia con bossolo da 70 che da 76.

Benelli è il produttore che più di tutti ha curato l’aspetto del contenimento di rinculo e rilevamento, nel 20 fino ad oggi lo abbiamo fatto con le calciature Comfortech, ma restava "scoperto" il settore dei fucili eleganti con calcio in noce e così a similitudine di quanto fatto con i nuovi Raffello calibro 12, anche sul Raffaello-Ethos 20, è stato implementato il sistema Progressive Comfort, ovviamente riprogettandolo perché, anche se superfluo, va tenuto presente che i fucili sono tutti disegnati intorno alla cartuccia che devono camerare. Non è "solo" una questione estetica e di linee filanti, è anche una questione funzionale, vuoi per i bilanciamenti delle masse, vuoi per l’affidabilità, vuoi per il "rinculo". Vediamo di spiegarci.
Il Progressive Comfort riduce rinculo e rilevamento di tutti i caricamenti, ma è ottimizzato (rende al meglio) con i caricamenti più utilizzati in un dato calibro in modo che proprio con questi si avrà la maggiore riduzione di rinculo e rilevamento, con più importante diminuzione degli intertempi tra un colpo e l’altro proprio con quelle cartucce che vengono maggiormente utilizzate.

Col calibro 20 sono sempre più utilizzati i caricamenti pesanti da 27-28 grammi e comunque anche con i tradizionali 24-26 grammi di piombo, che per un cacciatore esperto sono un vero piacere da usare, qualsiasi riduzione del rinculo (e quindi anche dell’impennamento) è benvenuta poiché consente al cacciatore di ridurre gli intertempi tra un colpo e l’altro restando in mira e, tanto per il "buon peso", facilita la vita ai neofiti e a quelli che sono più sensibili al rinculo.
In termini di pura resa balistica il 20 è da preferire anche al 12 quando si usino cariche fino a 28 e forse anche a 30 grammi. Non è certo un caso se i fucili del 20 sono oggi più utilizzati di qualche anno fa e non è un caso neppure il fatto che sugli scaffali delle armerie i caricamenti del 20 con 27-28 grammi siano ormai più presenti forse anche più di quelli "tradizionali" da 24-26 grammi. Due ottimi motivi per sviluppare un fucile del 20 leggero ed elegante, ma meglio controllabile. E se a vantaggio del Raffaello-Ethos 20 giocano fattori come eleganza e armonia delle linee, non dobbiamo dimenticare che un fucile leggero e ben bilanciato ha anche i vantaggi propri della leggerezza. Qui il primo pensiero corre al minor peso delle munizioni e del fucile da portarsi dietro per tutta la cacciata: cosa non da poco se si pensa a quanti chilometri si fanno col fucile in spalla, quel fucile che all’inizio della giornata sembra leggero ma che dopo qualche ora diventa pesante. Non ci si può però fermare solo alla "portabilità" perché non si deve dimenticare che il fucile leggero offre pure il vantaggio del maggiore rendimento e della superiore maneggevolezza. Se poi la leggerezza è accompagnata da contenimento del rinculo e ottimizzazione degli intertempi allora diventa ancora più apprezzabile, perché al crescere del rinculo non crescono solo il rilevamento e gli intertempi.

Il design del Raffaello-Ethos 20 è caratterizzato da linee asciutte, snelle e slanciate, che danno un’impressione anche visiva della leggerezza del fucile, della sua estrema maneggevolezza e del fatto che è stato concepito per interfacciarsi al meglio col tiratore. Raffaello-Ethos 20 è particolarmente elegante grazie alle sue linee ancora più filanti (anche qui disegnare il fucile intorno alla cartuccia è pagante), come il fratello del 12 è molto curato nella quota formale e non poteva essere altrimenti perché, pur proponendosi come proficuamente utilizzabile in tutte le caccie, esso ha quale target di riferimento una fascia di utenza che privilegia armi più svelte, sportive e raffinate ed è ben consapevole di come nei fucili la bellezza sia legata alla leggerezza, come pure del fatto che minor peso significa minor fatica, ma anche più maneggevolezza e minore inerzia, ovvero superiore rendimento del cacciatore.
Con la canna Power Bore da cm 66 l’ultimo nato di casa Benelli si attesta intorno ai 2.570 grammi, peso davvero ridotto per un semiauto camerato 20 magnum e in grado di sparare qualsiasi cartuccia a norma CIP che abbia un’energia cinetica a un metro dalla volata non inferiore a kgm 190. Come abbiamo visto in precedenza il calibro 20 è stato oggetto di una forte cura ricostituente, ma pure se i fabbricanti di cartucce riuscissero a stivare altro piombo e/o ad aumentare le velocità, Raffaello-Ethos 20 ha una meccanica capace di reggere senza il minimo problema una lunga dieta esclusivamente a base delle magnum più prestanti che si possono trovare sul mercato senza fare una piega. Sparate pure quanto volete e quello che volete (purché siano rispettate le norme CIP), il fucile è leggero, ma ha altissimi margini di sicurezza, con canna e chiusura capaci di reggere pressioni molto superiori a quelli delle cariche forzate, garantendo nel contempo un’affidabilità totale lungo tutta una vita utile dell’arma quantificabile in centinaia di migliaia di colpi.
Un semiautomatico da caccia Benelli può avere solo la chiusura geometrica a svincolo inerziale; il gruppo di otturazione del Raffaello-Ethos 20 non si discosta apparentemente più di tanto da quello dei "fratelli", ma ha una marcia in più rispetto a tutte le chiusure dello stesso tipo oggi esistenti al mondo…ad accezione di quelle dei suoi fratelli calibro 12.
La chiusura a svincolo inerziale è semplice come congegnazione, ma per farla funzionare come un cronometro occorre avere un enorme know-how ed essere in grado di garantire un’altissima accuratezza delle lavorazioni; non tutti hanno quel know-how e sono in grado di lavorare le proprie armi come facciamo noi, nonostante questo le caratteristiche di semplicità, affidabilità e robustezza dell’inerziale hanno fatto gola anche ad altri fabbricanti, alcuni dei quali contano pure sull’effetto di traino che deriva dal fatto di usare "la stessa chiusura del Benelli". Con lo scadere dei brevetti Benelli, diversi fabbricanti hanno copiato il gruppo di otturazione made in Urbino, altri si sono ad esso ispirati, ma nessuno raggiunge certo l’affidabilità dell’originale.

Benelli ha inventato l’inerziale moderno e, possedendo un livello di conoscenza semplicemente unico, ha già dimostrato che solo chi ha inventato l’inerziale moderno e lo conosce come le sue tasche è in grado di fare un altro passo in avanti; lo ha fatto con i Raffaello del calibro 12  e ha implementato questa novità anche sul Raffaello-Ethos 20, introducendo una tecnologia brevettata che pone il nuovo otturatore Benelli sempre avanti ad ogni imitazione.
Fino all’avvento del nuovo Raffaello cal. 12 si riteneva che la necessità di mandare l’otturatore in chiusura sotto la spinta della molla di recupero e con partenza dalla posizione di massimo arretramento fosse semplicemente connaturata al sistema inerziale e che mai sarebbe stato possibile accompagnare manualmente (e lentamente) il gruppo di otturazione in modo da evitare il rumore dell’otturatore in chiusura. Mandare l’otturatore in chiusura premendo il suo pulsante di sblocco fa parte della normale procedura di caricamento per qualsiasi semiautomatico (anche non inerziale), ma ci sono situazioni nelle quali il "silenzio è d’oro" e non si deve dimenticare che talvolta, ad esempio nel bosco, può capitare che il gruppo di otturazione arretri leggermente (per urto o per contrasto con una qualsiasi superficie) e sia necessario ridisporlo in chiusura completa: sull’ultimo Raffaello, anche calibro 20, lo si può fare semplicemente spingendo in avanti la manetta. Quella stessa manetta che basta accompagnare fino a fine corsa quando vogliamo mandare l’otturatore lentamente (e silenziosamente).
L’otturatore "senza rumore" fa parte ormai del Benelli System, che come noto comprende anche gruppo di scatto a geometria variabile, grazie al quale è possibile coniugare sicurezza con caratteristiche e prevedibilità dello scatto. E il Benelli System dei nuovi Raffaello/Ethos oggi comprende anche il dente di ritegno delle cartucce nel tubo serbatoio che rende più agevole il caricamento e favorisce lo scaricamento del fucile senza necessità di fare passare le cartucce dalla camera.
Un fucile pensato all’insegna dell’eccellenza può solo avere una canna eccellente per resa balistica con qualsiasi caricamento, ecco perché la canna del Raffaello-Ethos 20 è una canna Power Bore Crio con bindella in fibra di carbonio e strozzatori Criochoke steel rated.
Considerando l’ampia varietà di caricamenti utilizzabili nel fucile la cameratura non poteva essere che una magnum ottimizzata per l’uso indiscriminato di cartucce 20/70 e 20/76; queste cartucce comprendono caricamenti tradizionali e caricamenti dotati di contenitore.
Come tutte le canne Benelli, anche le tre canne disponibili per il Raffaello-Ethos 20 (lunghezze cm 61, 66, 71) incorporano accorgimenti che impediscono anche il minimo spostamento dell’asse della canna, vuoi tra un colpo e l’altro, vuoi smontando e rimontando la canna sulla carcassa. In breve si tratta di un prolungamento posteriore maggiorato e dotato di un dente che entra in una sede nella testata posteriore della carcassa e di un "sistema" che consente di fare in modo che l’asse della canna sia sempre e soltanto sul prolugamento dell’asse del percussore. Si può notare come le canne Benelli abbiano un ingrossamento tronco conico seguito da una corona circolare nel punto in cui termina il tubo e inizia il prolungamento posteriore; ciò serve per aumentare la superficie di appoggio sulla faccia della carcassa o del fodero, che hanno le superfici corrispondenti rettificate e normali all’asse della canna. A complemento di questa particolarità troviamo anche due superfici rettificate e normali all’asse della canna: la faccia posteriore dell’occhione di fissaggio canna e faccia anteriore della "base" del relativo perno di fissaggio (quello sul quale avvitiamo il cappellotto). Quando viene montata la canna sulla carcassa si è così sicuri che grazie alla culattina maggiorata e al parallelismo delle superfici di contatto rettificate, una volta fissato il cappellotto l’asse della canna sarà sempre invariato, sempre sul "prolungamento ideale" del percussore e non si sposterà mai, né tra un colpo e l’altro, né smontando e rimontando il fucile. Il cappellotto è fondamentale per tenere "tutto insieme" e fare in modo che i pezzi restino sempre "nella giusta posizione"; sui Raffaello è concepito in modo da facilitare la presa, non bloccarsi perché stretto troppo forte, ma neppure allentarsi con l’uso, è un’altra piccola ma fondamentale chicca Benelli.
Trattandosi di canne Power Bore Crio, anche quelle del Raffaello-Ethos 20 sono caratterizzate dalla tempra di sottoraffreddamento (o tempra criogenica), che regolarizza il regime vibratorio allo sparo e quello espansione-contrazione (ad ogni colpo sparato e come conseguenza del riscaldamento da attrito al progredire dei colpi). Altro elemento caratterizzante è la bindella in fibra di carbonio, che oltre a ridurre il peso della canna ed il miraggio nel caso di surriscaldamento offre il vantaggio, grazie al particolare sistema di ancoraggio, di non creare punti di vincolo che interferiscono col regime vibratorio allo sparo e con quello espansione-contrazione. La bindella c’è, ma è come se non ci fosse ed è anche grazie (ma non solo) alla bindella magica che le canne del Raffaello-Ethos 20 possono sparare fino ad arroventarsi senza che ci sia la minima variazione del rapporto tra centro di rosata e punto di mira. E a proposito di mira, così come quelle del suo fratello maggiore, anche le canne del Raffaello-Ethos 20 sono corredate da un nuovo mirino ad alta visibilità in fibra ottica, facilmente sostituibile e fornito in tre colori diversi a corredo del fucile: rosso (montato), giallo e verde.
Sempre in tema di bindella è da ricordare che, oltre a contribuire alle straordinarie prestazioni della canna e ad essere un elemento distintivo, la bindella in fibra di carbonio rende la canna più leggera, così arretrando leggermente il bilanciamento dell’arma e rendendola meglio brandeggiabile (minore inerzia) e più svelta alla spalla, cosa che unita al disegno del calcio e alla possibilità di regolarne piega e vantaggio a seconda delle esigenze del cacciatore, concorre a rendere il fucile sveltissimo ad andare in mira e, una volta portato alla spalla, correttamente allineato sul bersaglio. Inoltre, l’esplosione del primo colpo sarà resa più svelta dal particolare disegno della guardia paragrilletto.
I Benelli da caccia sono tutti inerziali e rispetto ai presa gas sono quindi meno soggetti ad imbrattamento interno e non avendo il gruppo presa gas, che può turbare il regime vibratorio della canna, possono avere un’asta particolarmente snella. Le aste di tutti i Benelli sono conformate in modo da facilitare la presa in modo da consentire un più sicuro contrasto del rilevamento e facilitare il brandeggio. Con i nuovi Raffello Benelli aveva introdotta un’asta di nuovo disegno, che ritroviamo, ulteriormente "dimagrita" sul Raffaello-Ethos 20 dove, forse ancora più che non sui fratelli maggiori, facilita ulteriormente la presa e il rapido riassetto della mano.
Asta e calcio sono realizzati con un bel noce europeo con trattamento WOOD FX con  zigrini intagliati con passo di mm 1,5. Le aree zigrinate le troviamo sull’asta e sulla pistola del calcio, particolarmente snella e concepita per far assumere alla mano una posizione naturale e confortevole per il polso, mentre nel contempo "spinge" il dito sul grilletto istintivamente e velocemente. La mano impugna così la pistola del calcio sempre nella stessa identica posizione, eliminando così una variabile che può essere all’origine di brutte sorprese soprattutto nel tiro di imbracciata.
A completamento della pala del calcio troviamo, anche in questo caso come sui fratelli di maggior calibro, il nasello intercambiabile in poliuretano speciale che rende molto più "soffice" il contatto tra calcio e guancia e, poiché riduce e smorza urti e vibrazioni, diminuisce il rischio di sordità derivante dalle vibrazioni che dalla pala del calcio passano alla mascella del tiratore e da questa all’apparato uditivo.
Se aggiungiamo che il nasello è intercambiabile con rapidità e senza bisogno di attrezzi e che il calcio è corredato di kit variazione piega e vantaggio il discorso sui "legni" potrebbe apparire concluso perché al sistema Progressive Comfort abbiamo già accennato, riteniamo però opportuno tornare sulla questione perché proprio l’abbinamento tra calcio in noce e sistema di riduzione rinculo fa parte integrante della nostra nuova ricetta per un semiautomatico leggero, elegante e prestazionale.
Benelli ha risolto il problema inventando e brevettando il Progressive Comfort, sistema che da il nome a tutta la calciatura e che dopo aver dimostrate le sue doti con i modelli del 12 è stato riprogettato per il Raffaello-Ethos 20. 
Così come abbiamo constatato anche col Comfortech, un sistema di riduzione del rinculo basato sulla deformazione elastica di una o più parti non lavora sempre con la medesima efficienza perché questa sarà massima per certe Quantità di Moto e inferiore con altre. Messe nel conto le cartucce di più probabile utilizzo, col Progressive Comfort si è voluto realizzare un sistema che attenua il rinculo di qualsiasi cartuccia, ma che ha superiore efficienza (e quindi se ne avverte di più l’intervento) per quei caricamenti che saranno di maggiore impiego nel nuovo fucile. L’efficacia del sistema si avverte meno con le magnum e le baby magnum, che comunque restano ancora oggi abbastanza poco utilizzate nel calibro 20 anche se gli utenti si sono spostati in massa dalle cariche normali a quelle pesanti. Il Progressive Comfort del Raffaello-Ethos 20 è ottimizzato proprio per le cariche normali e quelle pesanti, con un’incursione anche tra le baby magnum perché le Quantità di Moto di alcune di esse non sono poi tanto diverse da quelle di caricamenti pesanti ad alta velocità e di molti caricamenti steel shot, "categorie" queste che sono "coperte" dal Progressive Comfort in termini di massima efficienza.
Il Progressive Comfort inteso come riduttore di rinculo (il rilevamento viene ridotto come conseguenza della riduzione del rinculo) è costituito da un sistema di ammortizzazione alloggiato nella cavità del calcio,  realizzato in polimero esso è collegato direttamente al calciolo ad assorbimento d’urto e risulta costituito da tre elementi fondamentali: un contenitore, un telaio a forma di C le cui braccia laterali assomigliano a pettini con le punte rivolte verso l’interno, un "pettine doppio" che poggia sul fondo del contenitore e ha un grado di libertà (può scorrere assialmente) rispetto al telaio a C. Tanto i "pettini laterali" che quelli del doppio pettine centrale sono in realtà delle travi a sbalzo le cui porzioni anteriori si inseriscono nei corrispondenti vuoti tra i "rebbi" del "pettine" fronteggiante. Sotto l’azione del rinculo la spalla preme sul calciolo e questo spinge il telaio in avanti portando i rebbi sulle braccia dello stesso a contrastare con quelli del doppio pettine centrale che, poggiando sul fondo del contenitore, non può arretrare: di conseguenza le travi a sbalzo caricano una sull’altra e, flettendosi, assorbono parte dell’energia del rinculo. È quindi la deformazione delle travi a sbalzo che, riducendo la velocità di rinculo del fucile, fa spendere parte dell’Energia Cinetica che altrimenti si scaricherebbe tutta sulla spalla.
Parlando di riduzione della sensazione di rinculo, del comfort generale, della gestibilità del fucile, della sua rapidità di imbracciata e di prestazioni sul campo, la calciatura gioca sempre un ruolo fondamentale e perché lo giochi positivamente e al meglio è necessario che risponda alle esigenze del tiratore e "calzi" a pennello il suo fisico.
Ecco perché nel riprogettare il calcio del Raffaello-Ethos 20 oltre al kit variazione piega e vantaggio ai naselli intercambiabili è stata mantenuta anche la possibilità di regolare la lunghezza, ovvero la distanza tra faccia posteriore del calciolo e faccia anteriore del grilletto, detta anche "tiraggio" o L.O.P. (Lenght Of Pull). 
Il Raffaello-Ethos 20  viene consegnato con un tiraggio di cm 365, che possono salire a 380 col kit opzionale che prevede un calciolo più alto o essere portati a 350 col calcio più corto, anch’esso opzionale.

Semplicemente unico

Esclusiva eleganza delle linee

Immediata leggerezza percepita

Estrema maneggevolezza nell’utilizzo

Superiori prestazioni balistiche

Confortevole, preciso ed estremamente pratico

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