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La scelta del binocolo

La scelta del binocolo

La scelta d’un binocolo non è mai facile e va ponderata con attenzione, trattandosi d’uno strumento che può accompagnare l’attività d’una persona, cacciatore o escursionista che sia, per tutta una vita.

Quesro fantastico strumento ottico secondo molti fu inventato nel 1850 dall’ottico italiano Ignazio Porro, mentre altri sostengono che lui lo perfezionò solamente, ma che l’invenzione si debba invece far risalire a due occhialai fiamminghi, Lippershey e Janssen, vissuti quasi due secoli e mezzo prima.

Comunque sia, da allora, il binocolo ha fatto passi da gigante, arrivando ad essere quello strumento quasi perfetto che è ora.

 

Scegliere quello giusto ci pone di fronte ad alcune importanti questioni.

Intanto bisogna districarsi tra decine di modelli, dimensioni differenti, ingrandimenti, caratteristiche accessori ma, soprattutto, prezzi.

Alcuni punti sono fondamentali per orientarsi in questo vastissimo mercato.

Chi caccia sa benissimo come per potere osservare gli animali occorra quasi sempre utilizzare un binocolo per avere una buona visione degli stessi, senza disturbarli e indurli alla fuga.

E dunque quali elementi vanno considerati per effettuare la scelta giusta?

 

Per prima cosa bisogna partire dal budget di spesa.

Alcuni binocoli costano come dei gioielli e la propensione a spendere varia anche a seconda dell’utilizzo che se ne intende fare. Un cacciatore alpino avrà certamente maggiori possibilità di ammortizzarne il costo con l’uso rispetto a chi ne dovesse fare un uso saltuario o poco frequente.

 

E poi: ma quanti ingrandimenti serviranno?
I modelli di binocolo sono definiti da due numeri: il primo indica gli ingrandimenti (ad esempio 7x, 8x, 10x o 12x), mentre il secondo il diametro in millimetri della lente frontale (32, 42, 50 mm).

Un ingrandimento 7x (il 7x42 è uno dei "classici") significa che gli oggetti visti attraverso le lenti sono sette volte più grandi che visti ad occhio nudo.

In genere a parità di qualità ottica quanto minore è il numero di ingrandimenti, tanto più l’oggetto sembrerà luminoso e il campo visivo risulterà ampio.

Con un maggior numero d’ingrandimenti maggiori è più probabile vi sia una perdita di qualità, anche se il soggetto risulterà più' grande e il dettaglio migliore.

E’ però chiaro che binocoli dotati di lenti pregiate, e oculari a grande campo, forniranno delle prestazioni migliori rispetto a binocoli economici, pur se questi ultimi avranno un diametro delle lenti maggiore; un ottimo 8x42 potrà essere più luminoso di un economico 7x50.

In media  ad un diametro di lente frontale maggiore corrisponde una maggiore luminosità, e di conseguenza la possibilità di utilizzarlo anche in condizioni atmosferiche non propizie (si pensi al cacciatore che osserva al mattino presto nel folto d’un bosco, o alla sera con luce crepuscolare).

I modelli più diffusi sono il 7x42, l’ 8x30 o l’ 8x40 (lente frontale da 40 mm e ingrandimento di 8 o 10 volte). Sono i classici binocoli da "cerca", sufficientemente potenti ma pure leggeri e maneggevoli. Ora poi che s’utilizzano leghe di magnesio, leggerissime e resistenti, questi binocoli risultano tra i preferiti anche per i cacciatori.

L’8 ingrandimenti risulta più polivalente in quanto a minori ingrandimenti è anche ridotto l’effetto vibrazione quando viene usato a mano libera; inoltre è anche più luminoso e con un campo visivo più ampio.

D’altra parte binocoli più potenti, 10x o 12x consentono una visione migliore di animali più piccoli (come gli uccelli), o difficilmente avvicinabili; ovviamente consentono anche d’avere un maggior livello di dettaglio a parità di distanza. Sono pesanti e per questo vengono utilizzati per appostamenti e non per cacce faticose e di movimento come quelle alpine.

E' inoltre utile ricordarsi che in condizioni di scarsa illuminazione le pupille dei nostri occhi si dilatino arrivando a raggiungere i 6-7 mm; per queste ragioni, se tale tipo di osservazione sarà per noi prevalente è utile fare uso di binocolo con una pupilla di uscita molto luminosa.

La pupilla di uscita viene data dal diametro della lente diviso per il numero degli ingrandimenti, ad esempio un 10x50 ha una pupilla di uscita di 5mm, un 8x32 di 4mm e cosi via.

 

Un’altra scelta da effettuare e relativa alla tecnologi di costruzione: prisma di Porro o a tetto?
Sono due sistemi differenti, uno più vecchia, l’altro moderna.

I binocoli con prismi di Porro si riconoscono per il loro aspetto più curvo, bombato, mentre quelli a tetto sono invece più piatti e compatti.

             Binocolo con Prismi di Porro

Anche il prezzo li differenzia e quelli a tetto più cari, poiché la costruzione, che prevede un movimento di messa a fuoco solo interno, risulta molto più complessa, ma nello stesso tempo protegge meglio le parti mobili.

I primi sono interessanti per il prezzo più basso, ma possono offrire una qualità dell’immagine ottima. I problemi possono essere legati ad una maggiore fragilità, la sensibilità a fenomeni esterni quale l’umidità, l’usura, una distanza minima di messa a fuoco superiore e una luminosità inferiore.

La distanza minima di messa a fuoco per un binocolo 8x di solito è intorno ai 3 metri ma alcuni modelli con prismi a tetto arrivano a 1,5metri; la distanza viene sempre riportata nelle caratteristiche tecniche del binocolo.

                   Binocolo con Prismi a Tetto

 

 

Impermeabilità. Alcuni, e specialmente tra i modelli con prismi a tetto, la garantiscono totale, e possono cadere in acqua senza riportare alcun danno. La maggior parte dei binocoli a prisma di Porro sono meno resistenti, pur essendo in grado di resistere perfettamente alla pioggia, sempre se modelli di buona qualità e fattura.

Il peso può diventare elemento determinante.
Alcuni possono essere decisamente pesanti, divenendo non trasportabili.

Vi sono modelli compatti, di altissima qualità e minimo ingombro, ma la loro efficacia non è certo comparabile a quella di binocoli più grandi e luminosi.

Camminare con il binocolo appeso al collo può essere fastidioso e faticoso, senza contare il rischio di danneggiarlo a causa di possibili urti sul corpo.

Esistono soluzioni diverse per appenderli, vere e proprie cinghie elastiche che consentono di tenerlo attaccato al corpo, evitando pericolosi dondolamenti.

 

Quelli tascabili. Esistono binocoli mini, da tasca (8x20, 10x25) adatti a chi non ne faccia un utilizzo costante, e sempre collaterale ad altre attività. Anche i cacciatori possono trovare utile averne uno sempre dietro, leggero e poco ingombrante.

Tallone d’ Achille è la scarsa luminosità dovuta al modesto diametro della lente frontale.

Il prezzo risulta inferiore a quello di modelli più grandi, e talvolta risulta preferibile averne uno mini, ma d’ottima qualità, rispetto ad uno più luminoso ma con lenti di qualità peggiore.

 

Raccomandazione per chi porta gli occhiali è verificare il valore di estrazione pupillare (eye's relief in inglese).

Se è abbastanza elevato vi offrirà una buona visione anche indossando gli occhiali ( e ovviamente estraendo, in genere con una semplice rotazione, l’oculare).

L'estrazione pupillare è la distanza dalla lente oculare alla quale va posto l'occhio per poter osservare con tutto il campo fornito dal binocolo. Chi porta gli occhiali s’assicuri che il binocolo abbia gli oculari regolabili, a compensare la distanza supplementare dell’occhio dalla lente del binocolo causata dagli stessi occhiali.

La garanzia è l’ultimo aspetto da considerare, e bisogna dire che le marche più prestigiose le offrono talvolta …. lunghissime (trent’anni o anche a vita).

Il minimo di legge è due anni.

Le migliori produzioni sono certamente quelle europee, tedesche ed austriache in testa, mentre buoni binocoli sono anche prodotti nella Repubblica Ceca.

Buone anche alcune produzioni americane e giapponesi mentre quelle "emergenti" (Cina e Russia) al momento appaiono molto distanziate.

 

E adesso potete uscire di casa e andare a comprare il vostro binocolo.

 

 

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