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Decalogo per una braccata etica

Decalogo per una braccata etica

Riportiamo integralmente un interessante documento tratto dal Gruppo Facebook Gamsbart Power, che ringraziamo per la concessione, e relativo alle norme "etiche" d'una corretta braccata.

La redazione di Cacciando.

Il Gruppo Gamsbart Power, con la regia di Franco Perco, ha stilato il seguente decalogo per una caccia al cinghiale in braccata il più corretta e rispettosa possibile.

Eccolo. Il doc - dec Cinghiale.

Alcuni principi e suggerimenti per una braccata migliore.

Per gradi, ovviamente ..................

Un Decalogo, esposto con principi e suggerimenti in ordine di priorità

Legare le compagnie di braccata ad un solo ambito territoriale non superiore a 2000 ettari. Commento: 2000 ettari possono assicurare di media circa 100 - 200 soggetti abbattuti / anno. Non occorre di più, per gestire.

1. Obbligo di armi a canna rigata. Commento: Le armi a canna liscia sono estremamente pericolose.

2. Si caccia solo il Cinghiale. Commento:Altrimenti ne va della specializzazione degli ausiliari e delle necessità biologiche che impongono di non cacciare Cervidi e Bovidi con i cani segugi.

3. Cani corretti, possibilmente (e tendenzialmente) iscritti ma comunque abilitati. Commento: I cani iscritti possiedono specilizzazioni che li rendono di norma molto migliori degli incroci. I cani non abilitati - per definizione "scorretti" vanno esclusi dalla caccia, è ovvio.

4. Abilitazione speciale, mediante corsi di almeno 45 ore, su indicazione dell'ISPRA, per i capi braccata e i capi conduttori, con corsi di aggiornamento annuali, più ridotti. Commento: Sono figure semi professionali indispensabili. Nel corso deve essere presente anche la comunicazione.

5. Componenti della compagnia di braccata abilitati e formati, con corsi di aggiornamento più ridotti almeno ogni 3 anni. Commento: Corsi di almeno 30 ore, su indicazione dell'ISPRA.

6. Obblighi gestionali per i componenti della compagnia di braccata. Chi caccia deve gestire. Commento: Censimenti, interventi ambientali, sistemazione delle braccate anche con strutture e interventi sul bosco, vigilanza sul territorio, programmi. Anche per questi motivi l'ambito di caccia deve essere adeguatamente esteso (non troppo) e uno soltanto.

7. Sanzioni più pesanti, non solo pecuniarie (sospensione, lavoro gestionale), adeguate alla riabilitazione del contravventore, anche di natura interna alla compagnia di braccata. Commento: La sanzione deve essere ragionevole (persino condivisa), per essere applicata. Più che colpire il lato economico si punti alla sospensione o al lavoro gratuito.

8. Responsabilità speciale per il Consiglio Direttivo, formato dal Capo braccata, dal Capo conduttore e altre 5 figure semi professionali (Capo poste, Coadiutori, Conduttore cane da traccia obbligatorio per ogni braccata). Commento: Ragioni ovvie: il cane da traccia deve essere una prassi. La responsabilità deve essere legata a determinate agevolazioni: nessuno "lavora" del tutto gratis.

9. Rassegne annuali della gestione. Momento in cui ci si confronta con la collettività. Commento: Si dimostra di avere gestito bene. Rassegna di gestione, non mostra di trofei: dati, numeri, programmi.

10. Organizzazione formale, abito e posture corrette, almeno nella presentazione e nel saluto finale (cinghiali esposti correttamente, sul fianco destro, in ordine di classe, di sesso e mole. Onorare il cacciatore che ha abbattuto con il rametto di "possesso" che va messo sul cappello). Commento: Si suggerisca un abito di rappresentanza (non necessariamente mittel) per i momenti ufficiali e formali. I nostri figli devono essere orgogliosi di come ci comportiamo. Se la durata delle braccate rende il commiato difficile, se ne renda conto la prossima volta. Inventare, copiare, reinventare tradizioni e costumi locali.

http://www.facebook.com/groups/200288386672193/doc/328225713878459/

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