Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

La Cesena

Secondo le tradizioni venatorie degli uccellatori delle regioni alpine e collinari, in particolare dei "capannisti", si è sempre atteso, a chiusura della stagione, un epilogo emozionante ed entusiasmante offerto dal passo delle Cesene.

Per dimensioni, tra i turdidi, è seconda solamente alla Tordela,  e per quanto riguarda le sue regioni d'origine è da considerarsi un uccello scandinavo - siberiano, come il Sassello, anche se negli ultimi decenni il suo areale si è sensibilmente dilatato verso sud/sud-ovest, fino alle nostre regioni alpine, dove, come in Trentino, nidifica quasi regolarmente.

Di forma slanciata, nel volo si riconosce soprattutto per il bianco del ventre, del sottocoda e del sotto ala, che contrastano con il nero delle timoniere  e il grigio delle remiganti. Il suo canto, sonoro e deciso, è forse un po’ monotono, fatto di suoni aspri e ripetuti, quasi di allarme, una sorta di "cià, cià..".

Il luogo di nidificazione, nella regione alpina, si trova ad altitudini che vanno per lo più dai 7-800 ai 1600 metri, ai margini dei boschi, in zone abbastanza aperte e ricche di prati e di radure erbose non troppo esposte, mentre nella sua tipica area di diffusione e di nidificazione si estende lungo tutta la fascia dell'estremo nord dell'Europa e in Siberia, ai limiti della tundra.

Il nido, costruito di preferenza all'attaccatura dei rami, riparato anche se non nel fitto, è di grandi dimensioni e l'interno della coppa è ricoperto di fango. L'incubazione, che dura circa due settimane, è compito della femmina, mentre entrambi i genitori provvedono poi alla cura e all'allevamento dei piccoli, di solito 4 o 5, che rimarranno nel nido per altre due settimane.

Sempre diffidente e sospettosa, quando rientra al nido con l'imbeccata, al pari di altri turdidi, la cesena lo fa con estrema circospezione, posandosi prima in due o tre punti diversi nelle vicinanze, con il preciso scopo di confondere eventuali predatori in agguato e non farsi individuare. L'alimentazione è quasi esclusivamente insettivora durante tutta l'estate, mentre diviene gradualmente mista con l'avanzare dell'autunno, e in inverno ricercano bacche di sorbo, di ginepro, di biancospino e altra frutta nelle zone collinari e di pianura dove svernano.

Il passo autunnale non è costante; in questa stagione le cesene sono spiccatamente gregarie, arrivando a costituire anche stormi di qualche centinaio di esemplari.

In alcune annate particolarmente fredde e con scarsità di cibo nelle regioni d’oltralpe, si sono verificate, al di qua delle Alpi, delle vere invasioni.

SCHEDA

NOME SCIENTIFICO: Turdus pilaris

Lunghezza totale: 26/27 cm.

Apertura alare: 42/44 cm.

Coda: 10/11 cm.

Peso medio: 120/130 g.

Regione d'origine: siberiana 

Altro in questa categoria: « Il Passero Il Merlo »
Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura