Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

I migliori puntatori elettronici a Punto Rosso in commercio - I parte

I migliori puntatori elettronici a Punto Rosso in commercio - I parte

La caccia al cinghiale non è più la stessa! Almeno non come la intendevano i nostri padri o i nostri nonni. Sono cambiate le tecniche di caccia, le armi ed anche le abitudini dei selvatici. Oggi i cinghiali sono più numerosi, più aggressivi e più propensi a percorrere spazi aperti durante la fuga.

di Marco Benecchi

DSCN9795 min

Il tiro non avviene più “entro i venti - trenta metri”, ma può capitare di dover sparare ben oltre, dove le sole mire metalliche non sono in grado di garantire una buona precisione di tiro. Fortunatamente la tecnologia e l’elettronica ci sono venute incontro e molte ditte costruttrici di strumenti ottici da mira si sono cimentate nella progettazione e nella produzione di un collimatore in grado di proiettare su un vetro un punto circolare di colore rosso, comunemente chiamato “Dot”, molto visibile e di precisa regolazione. Questa geniale invenzione permette ai cacciatori di puntare velocemente la loro arma, di allineare il vistoso punto rosso sul bersaglio e di tirare il grilletto in un lasso di tempo brevissimo, risparmiando secondi preziosi nel cercare la tacca di mira ed il mirino, nel posizionarli a dovere e nel puntarli contro il selvatico in movimento. Il successo di questo nuovo e rivoluzionario sistema di mira è tale che almeno tre cacciatori di cinghiali su cinque montano un collimatore Red Point sulle loro carabine semiautomatiche ed anche, perché no, sugli express. E’uno strumento relativamente semplice, sia come concezione elettro-meccanica sia come regolazione, uso e manutenzione, che assomiglia molto ad un comune cannocchiale, ma è di dimensioni molto più ridotte. Non ha ingrandimenti perché è stato progettato per tirare con ambedue gli occhi aperti e a brevissima distanza, ma mantiene le due regolazioni dell’alzo e della deriva come gli impianti ottici classici. Molti modelli hanno un potenziometro graduato che serve a regolare l’intensità del punto luminoso, mentre altri possiedono anche una seconda ghiera che permette di modificare persino le dimensioni del “Dot”. Non possiede regolazioni diottriche essendo sempre a fuoco. Non sono poche quelle ditte costruttrici di ottiche ed accessori che hanno in catalogo strumenti di questo tipo ed io ne ho voluto provare e confrontare tra loro tre tra i modelli più usati nella caccia al cinghiale in battuta, molto diversi tra loro come concezione strutturale: il Docter Sight Plus III, l’Aimpoint Micro H2 e il nuovissimo Leica Tempus ASPH. Vediamo nel dettaglio quali sono le loro caratteristiche principali. Il Micro H2 ovviamente deriva dal suo predecessore, il Micro H1, ma possiede quel pizzico di grinta in più che lo rende molto adatto per la caccia in battuta. Possiede un campo visivo illimitato, è esente da fastidiosi problemi di parallasse, non risente delle condizioni climatiche più estreme, è molto preciso, robusto, durevole e non è costruito con materiali tossici sia per il tiratore sia per l’ambiente. Non ha immissioni Laser pericolose ed è dotato di un potenziometro-interruttore meccanico molto preciso ed affidabile. Ma il punto di forza dell’Aimpoint Micro H2 sono le sue dimensioni ed il suo peso. Ha un ingombro talmente modesto che non influisce assolutamente né sul peso né sul brandeggio dell’arma sul quale andrà montato.

DSCN9808 min

Con i suoi 68 mm di lunghezza totale e i 93 g di peso, si pone ai vertici della categoria come il più compatto sistema di mira “non olografico” oggi in produzione. Nel Micro H2 la proiezione del punto rosso avviene sempre su un sistema di lenti di eccellente vetro ottico, installate all’interno di una cover tubolare in lega di alluminio aerospaziale che gli garantisce una robustezza eccezionale e che lo protegge contro gli urti involontari e gli energici rinculi delle potenti munizioni. Le lenti ottiche d’alta qualità opportunamente trattate antiriflesso garantiscono sempre un’immagine nitida e brillante e consentono un rapido e perfetto allineamento del bersaglio. L’H2 è stato arricchito con una coppia di comodissimi tappi coprilenti di tipo Flip Open ad “apertura rapida”, che consentono di poter sparare anche quando sono chiusi. Il nuovo modello è ancora più robusto e più impermeabile dei precedenti anche in condizioni più estreme, non a caso è stato collaudato dal caldo torrido delle savane africane alle gelide tundre artiche. Grazie alle modeste dimensioni del dot (2 MOA) e alla modernissima elettronica adottata, anche il consumo della batteria a pasticca CR 2032 è minore. La sua particolare costruzione tubolare non penalizza il cacciatore-tiratore neanche in cattive condizioni avverse di luce. Un’altra qualità degna di nota di questo piccolo gioiello meccanico-elettronico è il valido sistema di regolazione del punto di mira, impeccabile sotto tutti i punti di vista, perché molto simile a quello adottato da tutti i migliori costruttori di cannocchiali da mira tradizionali. Le regolazioni avvengono con estrema precisione e sono di un’affidabilità assoluta.
Il Micro H2 è di facile installazione, veramente alla portata di tutti. Può essere montato con diversi tipi di adattatori sia su basi fisse sia a sgancio rapido, dalle comunissime Weaver – Piccatinny, alle scine standard europee da 12 mm. Inoltre, sono disponibili attacchi speciali dedicati per tutti i semiauto più comuni ed anche per numerose bolt come: Blaser, Merkel, Sauer, Browning, Benelli, etc. Viene venduto in una pratica confezione, completo di garanzia e d’istruzioni in diverse lingue e piccolo cacciavite utili al montaggio. Continua...

Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura