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I migliori puntatori elettronici a Punto Rosso in commercio - III parte

I migliori puntatori elettronici a Punto Rosso in commercio - III parte

A nostro parere potremmo definire l’ASPHs come l’evoluzione della specie, davvero “il PUNTO di ARRIVO”, perché racchiude tutte le migliori caratteristiche che hanno gli altri concorrenti. Permettetemi di dirlo ma mi è sembrato davvero perfetto. La proiezione del punto rosso avviene su una singola lente di vetro, protetta da un castello in alluminio sottilissimo, che quasi non si avverte neanche che ci sia. Potrebbe sembrare meno robusto del classico tubo, ma date le scarse dimensioni ed il peso ridottissimo è molto difficile che lo strumento subisca urti involontari.

di Marco Benecchi

“Le ridotte dimensioni” sono il suo principale punto di forza! Il Tempus consente un rapidissimo e perfetto puntamento, perché prevede un montaggio molto basso, poi la sua particolare costruzione “aperta” non fa soffrire il cacciatore che lo usa di carenza d’illuminazione nemmeno in cattivissime condizioni avverse. La taratura del punto d’impatto in verticale e in orizzontale avviene in modo estremamente semplice e accurato. L’elettronica e le componenti meccaniche sono resistenti alla pioggia e alle intemperie, perché costruiti con materiali sceltissimi che garantiscono un funzionamento impeccabile e duraturo nel tempo. Per concludere, vorrei ricordare che il nuovissimo collimatore elettronico Leica Tempus può essere fornito con una serie completa di basette adattatrici che consentono di poterlo montare su qualsiasi tipo di arma lunga o corta, sia in modo fissa sia in modo amovibile. Chi desidera dotare la propria arma con gli attacchi di tipo Amovibile, ci permettiamo di consigliare gli splendidi Contessa Ultralow per scina standard europea da 12 mm, oppure quelli per guide Weaver – Picatinny. Al poligono di tiro i risultati sono stati davvero eccellenti, ma ci riproponiamo di testarlo a dovere nel terreno che gli è più congeniale: quello di caccia. 

DSCN9797 min

Ed ora eccoci arrivati a pronunciare l’ardua sentenza: quale il migliore o quale il peggiore tra i tre? Il Micro H2 e il Docter III, con i loro pregi e i loro difetti, ho già avuto modo di provarli anche a caccia, con ottimi risultati. I due strumenti più o meno si equivalgono, anche se l’Aimpoint costa circa duecento euro in più del suo antagonista, che di questi tempi non sono certo pochi. Il Leica Tempus deve essere ancora battezzato sul terreno di caccia, ma se è vero quel che dice il proverbio: “Che il buon giorno si vede dal mattino”, credo che non ci riserberà grosse sorprese.
Il mio giudizio finale è il seguente: il Docter III è molto leggero, vanta un montaggio più basso, dimensioni più contenute e un campo visivo insuperabile. Le sue piccole pecche sono: è abbastanza delicato, usarlo controsole non è certo confortevole se non addirittura impossibile, tararlo comporta una discreta esperienza pratica e quando piove intensamente è molto penalizzato. L’Aimpoint Micro H2 è molto avanzato tecnologicamente, ma rimane pur sempre un “tubo chiuso”, anche se di ridottissime dimensioni. Personalmente ho constatato che non eccelle nell’acquisizione rapida del bersaglio, potrà essere perfetto nei boschi di altofusto dell’Europa Centrale, ma non altrettanto nella fittissima macchia Mediterranea. È perfettamente esente da parallasse, è facile da azzerare da qualsiasi utilizzatore, consente una precisa regolazione del dot secondo esigenza, è completamente impermeabile, è molto robusto (tanto da essere indicato anche per scopi militari), ma mirando verso il bosco in velocità non regge il confronto con un sistema di mira Holografico che non ha quasi “contorni periferici”. Il Leica Tempus racchiude tutti i pregi dei sui due concorrenti, forse anche perché è quello di più recente concezione e quindi ha avuto modo di apportare le dovute migliorie al progetto iniziale. Come difetti potremmo contestare un piccolo spessore in più. La sua linea di mira risulta leggermente (ma solo di pochi millimetri) più alta rispetto agli altri, ma è una cosa davvero da poco. I “Click” di regolazione, il campo visivo eccezionale, il potenziometro digitale e la possibilità di sostituire in un attimo la batteria, lo pongono al vertice della categoria.

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Per concludere, potremmo dire che il Docter III resta ottimo per tirare in ambiente molto fitto ed entro i quaranta metri di distanza. Il Micro H2 è forse più avvantaggiato dove la vegetazione è meno sporca e i tiri piuttosto lunghi e il Leica è un vero e proprio jolly tuttofare nitido nell’immagine con contrasti scolpiti e fedeltà cromatica assoluta, con entrambi gli occhi aperti e la sensazione visiva che la struttura dello strumento virtualmente non esista. Sono stato tra i primi ad usare il collimatore elettronico a “Punto Rosso” nella caccia al cinghiale in battuta e avendola praticata intensamente per tantissimi anni, posso garantirvi che è il sistema di mira più idoneo per questo genere di caccia.

 

Docter Sight III
ADINOLFI
Tel.039/2300745
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www.docter-germany.com
www.adinolfi.com

AIMPOINT Micro H 2
DIAMANT Srl
Via degli Scavi 39, 47122 Forlì (FC)
T. 0543 725100 - 0543 725123
F. 0543 725529
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LEICA TEMPUS ASPH
Leica Sport Optics Forest Italia Srl
Via Ugo Foscolo, 32/i
37057 San Giovanni Lupatoto (VR)
Tel 045 8778772 www.forestitalia.com
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CONTESSA SRL
Via Canossi 18/E - 25060 Marcheno (Bs)
Tel. 030861648 - fax 0308966661
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www.portaotticacontessa.it

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