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Problemi con il gruppo di scatto della H&K 770

Buon giorno sig Marco Benecchi.
Conoscendola come estimatore delle H&K 770 in 308, che anch’io possiedo ed uso da molti anni ed avendo una certa pratica di manutenzione su questo tipo di arma, per molti difficile” da trattare e che molti miei amici “leggendomi in faccia tanta voglia di amare” mi affidano da tempo per la pulizia…
Ho un problema che non riesco a risolvere con il calettamento del gruppo di scatto. Lo stesso è fissato al castello con la vite 23 dell’esploso “raised countersunk head screw” e nel foro vicino dello stesso castello si impegna una spina elastica 24 “clamping sleeve” che fuoriesce dal dorso del pacchetto di scatto forzata nello stesso in prossimità della testa del perno del grilletto da cui si discosta di pochi decimi e con la quale in passato, senza causa apparente di tipo meccanico, era entrata in collisione ostacolando il libero movimento del grilletto, bloccandone la rotazione. A suo tempo avevo rimediato estraendo di qualche decimo la stessa spina elastica. Ora il problema si è ripresentato ed ho notato che stringendo con forza la vite 23 (non conosco eventuali dati dinamometrici di serraggio!) si assiste ad un indurimento dello scatto sino al blocco.
Onestamente non riesco a darmi spiegazione dell’architettura meccanica e della funzione di detta spina se non di allineamento del blocchetto al castello, o di una sua possibile funzione nel mantenimento della centralità del grilletto che possiede due “orecchie” laterali coassiali”. Comunque non mi spiego come la medesima possa approfondirsi nel suo alloggiamento in cui è fermamente incastrata senza alcuna concussione meccanica che possa in qualche modo provocarne l’immersione.
Purtroppo non sono molti gli esperti di quest’arma e non è facile chiedere ed ottenere consigli su certe particolarità.
Le sarei grato se potesse darmi qualche esplicazione e consiglio.

Con ossequi

Fabrizio Brioschi

 

Buongiorno a te Fabrizio e passiamo subito al Tu....

Lo scatto delle mitiche 770 ed anche delle 940 è stato sempre un argomento un pochino "spinoso".,.
Eccellente sotto certi aspetti, un po meno sotto altri
Ho dovuto "appesantire" degli scatti perché facevano partire il colpo in fase di chiusura del pesante otturatore, come alleggerire degli altri!

Forse ti sarà capitato di vedere i DUE tipi di pacchetto scatto adottati negli anni:
quello in materiale sintetico e quello in metallo in uso sui primi modelli
Le due parti da te descritte: la vite di fermo e la spina elastica di posizionamento sono MOLTO importanti perché fanno davvero parte del gruppo scatto
Quindi la VITE deve essere stretta MA NON A MORTE e magari cosparsa con una goccia di frenafiletto, mentre invece la spina elastica deve "uscire" il più possibile dal pacchetto scatto per non andare a disturbare i componenti interni.
Quel che è molto importante è il posizionare il gruppo scatto nel modo più coassiale possibile all'arma in modo che il perno della SICURA lavori bene perfettamente perpendicolare.
Sicuramente avrei visto che c'è sempre un picco gioco laterale tra pacchetto e castello, anche se infinitesimale....

Usa questi piccoli accorgimenti e poi fammi sapere


Un cordiale saluto
Marco

 

 

Arci Caccia Toscana: Non è mai troppo tardi … perfino per Federcaccia

Non è mai troppo tardi, col tempo e con la paglia maturano pure le sorbe… Due famosi detti della saggezza contadina che possono ben adattarsi alla posizione espressa oggi, in un comunicato stampa, dalla Federcaccia Toscana a seguito dell’incontro svoltosi ieri con la Presidenza della Regione Toscana. Solo qualche mese fa, infatti, il Presidente Fidc Moreno Perriccioli dichiarava la morte dell’esperienza degli ATC e plaudeva all’arrivo del modello Trentino, caro a tutti i livelli di Federcaccia. Oggi, folgorato sulla via di Damasco, è improvvisamente diventato il paladino della caccia sociale. La cosa non può che rallegrare noi di Arci Caccia, che della caccia sociale abbiamo sempre fatto una bandiera e che, pur riconoscendone i limiti, pensiamo che gli Atc siano attualmente l’unico modello di gestione possibile. Siamo felici anche del fatto che, finalmente, la Federcaccia abbia preso posizione contro l’ipotesi di trasformazione delle ZRC in ZRV e contro il fai da te del contenimento per gli agricoltori. Fidc ci ha messo un po’, ma finalmente sembra aver visto la luce. Da parte nostra, possiamo solo confermare quanto detto più volte: occorre riformare l’istituto degli Atc, non per superarli ma per metterli in condizione di funzionare, perché solo così potremo sperare di mantenere per i nostri figli una caccia popolare e sociale, sostenibile ma accessibile a tutti. Per questo plaudiamo al Presidente della Regione Rossi che ha chiuso la porta a ogni ipotesi di privatizzazione, tranquillizzando gli animi messi in allarme da un documento circolato nei giorni scorsi. Certo, c’è da chiedersi il perché di questo improvviso ripensamento dei dirigenti di Federcaccia. Potrebbe entrarci il declino delle possibilità di arrivare a una gestione diretta (alla trentina) della caccia del domani? Come dice un vecchio adagio: a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca…

Alla Fiera di Forlì torna la biodiversità è UNA

Anche quest’anno, alla Fiera di Forlì, torna la Biodiversità è UNA, l’evento didattico rivolto alla sensibilizzazione dei più giovani alla salvaguardia della biodiversità. Partner della manifestazione oltre alla Fondazione Una, Coldiretti, Baschieri&Pellagri, Benelli, Beretta, Swarovsky e la FeRaVeRi, la Federazione Regionale delle Associazioni Venatorie Riconosciute, l’unico vero esempio di unità del mondo venatorio attualmente attivo in Italia.

invito evento fiera di Forlì

CCT: NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLA CACCIA IN TOSCANA!!!

No deciso a qualunque ipotesi di progressiva privatizzazione della caccia in Toscana. Riaprire e recuperare la concertazione per riaffermare ruolo e competenze degli ATC, prefigurando, con il nuovo Piano Faunistico Regionale, le strategie gestionali per il rilancio del modello toscano. Sono questi alcuni degli elementi essenziali scaturiti dalle conclusioni del Presidente Enrico Rossi, al termine di un importante incontro tenuto ieri presso la Presidenza, alla presenza delle Associazioni Venatorie e Agricole Regionali e degli ATC. La posizione netta e condivisibile del Presidente ha tenuto conto di quanto evidenziato con forza nell’ intervento di Moreno Periccioli, Presidente Federcaccia Toscana, che a nome di tutte le associazioni aderenti alla Confederazione Cacciatori Toscani aveva precedentemente ribadito la necessità di recuperare e ristabilire un percorso condiviso su tematiche centrali per il futuro della caccia in Toscana. Per tornare ad essere Regione di riferimento nel quadro nazionale ed uscire dalle secche che hanno caratterizzato questa legislatura, occorre da subito delineare le linee strategiche sulle quali caratterizzare l’azione di governo: Nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, rafforzamento degli ATC chiarendone ruoli e competenze all’indomani dell’ accentramento delle competenze alla Regione, risorse per il settore e una nuova programmazione finalizzata alla corretta gestione faunistica. Temi che dovranno accompagnarsi alla netta contrarietà sui tentativi di progressiva privatizzazione della caccia, che attraverso ipotesi di costituzione di Aziende Faunistico Venatorie sociali e di una progressiva moltiplicazione di aziende faunistico-venatorie anche limitrofe alle aree protette, rappresentano i punti centrali ed inquietanti di un documento che da settimane circola negli ambienti della regione. Un documento senza paternità che oggi ipotizza il superamento della caccia sociale, la chiusura degli ATC, la soppressione delle Zone Ripopolamento e Cattura e forti ingerenze sull’attività delle Associazioni Venatorie. Un delirio per aprire la strada ad una caccia che noi non vogliamo e che non può essere l’obiettivo di questa Regione. A seguito degli interventi dei partecipanti, i Presidenti degli ATC hanno rivendicato con forza la legittimità del loro operato e richiesto alla regione un vero supporto sino ad oggi venuto meno. Il Presidente Rossi ha proposto di giungere ad un protocollo d’ intesa da sottoscrivere tra le organizzazioni, la Regione e gli ATC incentrato sui seguenti punti:

 Nuova impostazione di Governo per superare le criticità in materia faunistico-venatoria;
 Linee di indirizzo del Nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale entro il 31.12.2018;
 Modello di gestione, risorse, ruolo e competenze degli Ambiti Territoriali di Caccia;
 Approvazione di uno specifico regolamento inerente alle linee guida regionali per la determinazione e risarcimento dei danni da fauna selvatica alle produzioni agricole;
 Applicazione fondo di solidarietà per gli ATC con minori entrate economiche;
 Elenco e modalità di rotazione per i periti incaricati nella valutazione dei danni da fauna selvatica;
Successivamente alla sottoscrizione del protocollo, la Giunta Regionale, provvederà a riformulare alcune delibere operative, bloccate nelle precedenti sedute della Giunta stessa e che nella riunione di ieri è stato deciso di rinviare per ulteriori approfondimenti. Tra queste, particolarmente discussa e dalla CCT valutata criticamente, quella che prevede di assegnare all’agricoltore la facoltà di intervento diretto per l’abbattimento della specie cinghiale sul proprio fondo. Una norma discutibile, forse inutile per gli stessi agricoltori, che potrebbe ingenerare vulnus legislativi pericolosi per una corretta applicazione dell’art. 37 e degli interventi di controllo che dovrebbero rimanere prerogativa degli ATC. La CCT nei prossimi giorni e settimane si impegnerà come sempre nel dare il massimo apporto al lavoro proposto dal Presidente Rossi, con senso di responsabilità e con l’autonomia che la contraddistingue.

Cinghiale: Stefania Craxi intervistata dalla rivista CHI difende la "sua" caccia

Sul numero della rivista Chi, noto periodico di gossip, potrete leggere un'intervista alla senatrice di Forza Italia Stefania Craxi, che narra alla giornalista della sua passione per la caccia al cinghiale, spiegando con rara chiarezza cosa rappresenta per lei l'attività venatoria. Un bello spot per la nostra passione fatto da una protagonista della storia politica di questo paese. Sempre sullo stesso settimanale risponde l'immancabile Brambilla che, purtroppo non perde occasione per sferrare un attacco gratuito ai praticanti l'attività venatoria.

https://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/13402167/stefania-craxi-imbraccia-fucile-vado-caccia-cinghiali-ira-michela-vittoria-brambilla.html

 

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/stefania-craxi-io-vado-caccia-cinghiali-non-crudelt-1604737.html

 

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