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Il Cane da Montagna visto da... Giacomo Giorgi

Il Cane da Montagna visto da... Giacomo Giorgi

Mi chiamo Giacomo Giorgi, classe 1950 e prima licenza di caccia nel 1968, sempre e unicamente in alta montagna con il cane da ferma; i miei avi cacciatori montanari di piuma.
Caccio lassù da quasi quarantacinque anni, e sul monte ho utilizzato diverse razze di cani da ferma, dai meticci al Bracco Pointer ( molto in voga fine anni 60 ), dal Pointer puro al Breton e pure un Bracco Tedesco. Il primo mio setter inglese lo presi dal Cav. Isaia Bramani Senior (il celebre allevamento Del Brembo) nel 1974;  era un bel bianco arancio che divenne un potentissimo cacciatore montanaro di cotorne e bianche.

Da quel setter rimasi ammaliato, stregato da questo meraviglioso cane talmente tanto che iniziai a documentarmi sulla razza, leggendo tutto quello che era disponibile al suo riguardo: da Felice Delfino al compianto Maestro Giancarlo Mancini.
Seguirono altri setter Del Brembo, e d’ altri allevamenti famosi in quei bellissimi anni e così iniziai, piano piano, ad interessarmi di prove, partecipando alle prime in Val Brembana, a Foppolo ( BG), e sui contrafforti Abruzzesi,  del Velino e della Maiella, ottenendo  ottimi risultati.
Nel frattempo decisi di fare qualche cucciolata e nel 1982, ottenuta la concessione di Affisso ENCI/FCI, iniziai ad allevare setter inglesi " Di Crocedomini."

di crocedomini


Questo grande cane, autentico “lord dal pelo di seta”,  per me è il migliore.
Grandissima intelligenza, supportata dalla venaticità che lo rende soggetto duttile e polivalente, generico in tutte le specialità, dalle pernici bianche in terreni lunari a calpestar graniti, neve e ghiaccio per giornate intere in alta quota; così come a cercar cotorni per creste e dirupi e orridi canaloni lastricati di pietraie assolate da mattina a sera; caparbio macinatore di drose, tra mughi e mirtilli, larici nani e ontani, fermo come fosse ingessato ad attenderti fino al frullo del diavolo nero, il magnifico gallo forcello.
Anche a beccacce dice sempre la sua, con grande predilezione per questo meraviglioso uccello migrante, regalando sempre grandissime soddisfazioni al suo padrone.

Partenze alle due di notte a macinar graniti e pestar neve ghiacciata  pestà nef una matina per tiraga a una taina ( pestare neve una mattina x tirare ad un bianca ); cappotti memorabili e pingui carnieri, si cacciava da buio a buio veramente con grandissimi insostituibili setter interpreti di una meravigliosa caccia alpina, mai sazi di spazi, grandi fondisti dai cuscinetti inox, bianche, cotorne e galli forcelli erano i preferiti per questi veri ausiliari di carniere. Quante le notti passate in malga ! Davvero tante, addirittura con la tendina a dormir sul posto della covata delle bianche e poi…a far cappotto. Pazzesco, e che bellissima gioventù fu, sana di principi e ideali, altro che droghe, alcolici e discoteche; quello è stato il mio mondo, quello della mia caccia, dei miei cani da montagna. Oh, che ricordi, quando lavoravo e facevo il turno dalle 22 alle 06, appena arrivavo a casa, mi preparavo e via con cani e fucile su per il monte con neve, ghiaccio, vento, pioggia, freddo intenso ( il Goratex ? il Pile ? e cos’erano? ), e  nulla era più forte della vera passione per la caccia autentica, pura, senza finzioni e senza filmati a documentarla, al più qualche fotografia che il tempo ha ormai sbiadito nei colori.
I parametri importantissimi che ho sempre utilizzato, e che ancora seguo caparbiamente per selezionare i miei cani sono la passione e la grande venaticità nelle femmine; e se esse non sanno cacciare con profitto e passione allora non faccio nessuna cucciolata; preferisco qualche lacuna stilistica ma esigo passione esasperata per la caccia. Allo stile ci penseremo, quando avremo bene “impastato” e amalgamato tutto il resto. Di stilisti di rango, e di grandi linee genetiche ne è piena l’Italia, e tantissimi di questi sono nelle mani di umili bravissimi cacciatori.
Cosa te ne fai in montagna di un grandissimo stilista se poi lui non ti trova mai un capo di selvaggina ?  Gattona di qua,  gattona di là, e dopo ?  In montagna con lo stile eccelso non ci vai, e questo lo posso confermare senza tema di smentita: lassù i grandi stilisti non durano a lungo.
Con questo non voglio assolutamente dire che i setter stilisti non mi piacciano, che non siano utili; assolutamente no, e ci mancherebbe altro, in fondo anche l’occhio vuole la sua parte e lo standard di razza dev’essere rispettato, altrimenti …..che selezione sarebbe? Perché lo si farebbe?

Il mio grande sogno era il setter da montagna, ma io lo volevo stilista:  movimento, presa di punto,
galoppo, ferma stilata da manuale ecc. ecc.

Sogno difficilissimo da esaudire, e me ne resi subito conto quando m’accorsi che questi meravigliosi soggetti portati in alta montagna, su terreni duri ed accidentati, non riuscivano ad imporsi come volevo io, e dopo poche ore di caccia si arrendevano, calando vistosamente la loro azione e rivelandosi non idonei a soddisfare i miei desideri, i miei scopi venatori montanari.
Negli anni passati ho attinto a grandi campioni di lavoro, mentre oggi preferisco cercare tra i soggetti bravi e indiscussi cacciatori, sempre di grande genia e possibilmente in linea con la mia, con qualche “uscitina”  di qua o di la,  ma sempre con spirito “casadùr”,  testato nella…. caccia cacciata, e con la garanzia d’aver dei proprietari sportivi, dei veri cacciatori così come i loro cani.
Attualmente non faccio cucciolate con setter che corrano solo su dei binari prestabiliti e con tutto il resto come optional o, peggio ancora, pubblicizzati dal personaggio di turno, senza una “logica cinofila” alle spalle .
In questi trent’anni di cinofilia ho allevato diversi soggetti con certificate attitudini sia per la caccia in alta montagna che per la grande cerca; ho prodotto diversi campioni di lavoro e altrettanti campioni riproduttori  e  l'ultimo mio fiore all'occhiello la Ch. Eva di Crocedomini, che nel 2011 ha vinto il Saladini Pilastri, con mia grandissima soddisfazione.

eva crocedomini


 
Attualmente il cane ambito, naturalmente un setter, non sono ancora riuscito ad allevarlo, e il mio sogno …continua.
Lo vorrei intelligentissimo, stilista di rango, potente e veloce, di importante costruzione morfologica, collegato, fermatore indiscusso, grande guidatore così come formidabile riportatore e recuperatore, dotato infine di grandissimo fondo. Per quello rinuncerei allo specialista, anche perché  con l’attuale situazione venatoria va di moda il generico, il polivalente come piace a me chiamarlo; un giorno a uccelli del Signore (pernici bianche), un altro a cotorne e  qualche gallotto,  e poi, aleeeee, ...a “osei Pinocchio” (beccaccia).
Ormai con l'istituzione del Parco Adamello le mie più belle zone di caccia alle bianche e alle coturnici sono chiuse; con i piani di abbattimento attuali poi si caccia sì e no dalle cinque alle sette giornate la tipica di monte, e dopo  si va ad osei Pinocchio sino alla fine della stagione .
Fino a che ce la farò a tener sotto controllo le doti venatiche delle poche femmine che mi restano  in canile, e  che uso regolarmente per caccia e….scorribande primaverili, estive ed autunnali sui miei monti Camuni, farò ancora delle cucciolate;  poi…appenderò lo sciòp e il guinzai al ciot (schioppo e guinzaglio al chiodo )
Faccio foto, le pubblico, le guardo e ancora m’ emoziono tantissimo!  Sogno i bellissimi miei monti, oramai preclusi alla caccia, e sono orgoglioso dei lunghi anni trascorsi felicemente come cacciatore cinofilo, dei miei setter attuali, qualche Domini e qualche …Crush.  Crocedomini è un termine arcano, antico: per me …sa di onnipotenza !
Non campo di cani, ho lavorato duramente per 38 anni e ora mi godo la meritata pensione; la pubblicità non mi serve e quei pochi cuccioli che allevo li cedo tutti su prenotazione.
Lassù nelle terre più alte siamo tutti uguali, senza distinzioni di Dott, Avv, On; lassù i polmoni si aprono, il cuore ti batte in gola, la mente viene ripulita dai pensieri, da cattiverie infinite, da gelosie; lassù, in quel Paradiso, l’amicizia …la fa da padrona!
Ad majora.

Giacomo Giorgi

giorgio crocedoamini

 

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