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ANLC: MANIFESTAZIONE A PESCARA

ANLC: MANIFESTAZIONE A PESCARA

Dopo l’annullamento della delibera n. 515 del 02/08/16 della Giunta regionale che approvava il
calendario venatorio del 2016-2017, i Cacciatori – ma anche i Cittadini della Regione Abruzzo –
si sono sentiti ancora una volta vittime di una insensata moda animalista che antepone il
benessere di popolazioni sempre più abnormi di cinghiali, alla salvaguardia delle colture agricole
e perfino all’incolumità pubblica.
Evidentemente, non basta che la Regione venga dissanguata da una valanga di indennizzi o che
si ripetano incidenti stradali mortali, le lamentazioni ideologiche del WWF e uno dei suoi
innumerevoli ricorsi gratuiti, hanno prodotto una inspiegabile sentenza del Tar che ha annullato
il calendario venatorio regionale.
Qualcuno, in Abruzzo, ha evidentemente sbagliato. Su questo non ci sono dubbi. E non
importa sapere se ha sbagliato per incapacità di natura amministrativa, oppure per inadeguata
preparazione tecnica o per uno sciagurato disegno anticaccia. In ogni caso, purtroppo e come
al solito, gli unici a pagare ingiustamente le conseguenze di tale assurda situazione sono i
cacciatori abruzzesi che, dopo aver pagato le salate tasse per l’esercizio dell’attività venatoria,
si vedono ridurre il periodo cacciabile a pochi giorni dell’apertura e senza possibilità di
difendersi nelle sedi competenti.
Contro un simile stato di cose, la Libera Caccia ha indetto una manifestazione di protesta che si
terrà a Pescara domenica il 25 settembre, alla quale sono invitati a partecipare tutti i
cacciatori della Regione, senza alcuna esclusione.
L’incontro dei manifestanti è fissato per le ore 10, nel piazzale antistante la vecchia stazione
dal quale poi partirà un breve corteo, pacifico, democratico e autorizzato, che si concluderà alle
ore 12,30 circa in Piazza Salotto dove il presidente della Libera Caccia Paolo Sparvoli terrà
un breve intervento.
Partecipare a questa manifestazione è il solo modo per dimostrare lo sdegno dei cacciatori
abruzzesi e la loro volontà di difendere una dignità che tutti stanno calpestando da troppo tempo.


Roma 21 settembre 2016


L’Ufficio Stampa

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