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Federcaccia Piemonte...sul piede di guerra!

Federcaccia Piemonte...sul piede di guerra!

Federcaccia Piemonte è nuovamente pronta a scendere in campo contro Regione Piemonte, questo per bocca del suo presidente Bruno Morena.

Si è saputo proprio in questi giorni della presentazione, il giorno 8 agosto, di un disegno di legge regionale volto a togliere ai cacciatori piemontesi ciò che il Tar aveva loro restituito con l'Ordinanza n. 280 del 28/07/16.

In quell'occasione i giudici amministrativi avevano stabilito come il calendario venatorio 2016/17, contro il quale Federcaccia e altre Associazioni Venatorie riconosciute (ANLC, Enalcaccia, Anuu Migratoristi, EPS) insieme ad alcuni ATC e CA, avevano presentato ricorso, dovesse essere modificato includendo 11 specie normalmente cacciate in Italia (principalmente anatidi e migratori), ma inspiegabilmente vietate in Piemonte.

L'assessore Giorgio Ferrero aveva immediatamente adempiuto, dichiarando però che si sarebbe provveduto ad intervenire sulle "specie cacciabili" con nuovi divieti, in forza di una legge regionale o di provvedimenti analoghi; Federcaccia e le altre Associazioni sostengono come ciò non sia possibile, essendo la materia sottratta alla potestà legislativa regionale perché di esclusiva competenza statale.

Proprio su questo aspetto nelle prossime settimane il Tar dovrà esprimersi nel merito della legge regionale 26 del 22 dicembre 2015, con la quale venne vietata la caccia a pernice bianca (sulle quale i cacciatori avevano vinto ben 3 ricorsi consecutivi), lepre variabile e allodola, decidendo se la questione sia meritevole o no d'essere sollevata avanti alla Corte Costituzionale. 

In ogni caso, fa sapere il presidente Morena, Federcaccia non starà con le mani in mano, aspettando che si compia questo nuovo scempio. "Non si possono cambiare le regole del gioco a partita iniziata, sentenze e ordinanze vanno rispettate" sostengono da Federcaccia, " e nemmeno si possono usare leggi e regolamenti a proprio piacimento."Chiederemo l'intervento del Governo," continua il presidente "così come già fatto nel caso della Regione Toscana; chissà che a questo punto l'assessore Ferrero non impari a rispettare le controparti e leggi esistenti, siano esse dello Stato Italiano piuttosto che dell'Europa. Quanto alla prevista urgenza ci pare per lo meno singolare ritenendo vi siano ben altre emergenze nella nostra Regione, come la salute e il lavoro; se poi guardiamo solo alla caccia allora l'urgenza prima di tutto è quella della nuova legge. Noi siamo stufi!" Chiude così il suo pensiero Morena: " Ora si pronunci chi di dovere, lo Stato crediamo noi, e ci venga detto con estrema chiarezza che l'assessore Ferrero può fare queste cose, ignorando rimostranze e ricorsi, e noi ci adegueremo come abbiamo sempre fatto."

A Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale, si preannunciano giorni di fuoco.

A seguire stralcio del già citato disegno di legge e copia dell'ordinanza Tar n.280 (da scaricare).

 

Disegno di legge regionale n. 219 presentato il 08 agosto 2016


Art. 1.(Modifiche alla l.r. 5/2012 )
1.Dopo la lettera f ter) del comma 4 dell'articolo 40 della legge regionale 4 maggio 2012, n. 5 (Legge finanziaria per l'anno 2012), è aggiunta la seguente: "
f quater)
abbattere o catturare le specie fischione (Anas Penelope), canapiglia (Anas strepera), mestolone (Anas clypeata), codone (Anas acuta), marzaiola (Anas querquedula), folaga (Fulica atra), porciglione (Rallus aquaticus), frullino (Lymnocryptes minimum), pavoncella (Vanellus vanellus), moretta (Aythya fuligula), moriglione (Aythya ferina), combattente (Philomachus pugnax).
".
Art. 2.
(Dichiarazione di urgenza)
1.La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 47, comma 2, dello Statuto ed entra in vigore il giorno della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

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