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ATC TOSCANI: IL CONSIGLIO DI STATO RIBALTA LE DECISIONI DEL TAR E DA' RAGIONE A FIDC

ATC TOSCANI: IL CONSIGLIO DI STATO RIBALTA LE DECISIONI DEL TAR E DA' RAGIONE A FIDC
ULTIMA ORA:
 
Il Consiglio di Stato con tre diverse sentenze pubblicate il 28/09/16 ha messo la parola fine alle questioni legate ai criteri di nomina di rappresentanti del mondo venatorio all'interno dei comitati di gestione degli ATC di Firenze, Grosseto e Lucca, dando ragione a FIdC.
 
Era stata A.N.L.C. (Libera Caccia) a promuovere ricorso al Tar contestando le assegnazioni dei tre posti (3 su 10) spettanti ai cacciatori, contestando il criterio con cui essi venivano attribuiti; ricordiamo a tutti come la l.157/92, art. 14 comma 10 stabilisca quanto segue:  "Negli organi direttivi degli ambiti territoriali di caccia deve essere assicurata la presenza paritaria, in misura pari complessivamente al 60 per cento dei componenti, dei rappresentanti di strutture locali delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale e delle associazioni venatorie nazionali riconosciute, ove presenti in forma organizzata sul territorio. Il 20 per cento dei componenti è costituito da rappresentanti di associazioni di protezione ambientale presenti nel Consiglio nazionale per l'ambiente e il 20 per cento da rappresentanti degli enti locali."
 
Secondo i ricorrenti, infatti, sarebbe mancata la necessaria "rappresentatività pluralistica" del mondo venatorio, essendo la gran parte dei posti assegnati a FIdC, mentre altre associazioni restavano escluse; il Tar aveva accolto questa tesi.
Il Consiglio di Stato però non solo ha respinto la tesi dei ricorrenti, ribadendo il principio secondo cui la percentuale di cacciatori associati a FIdC era non solo la maggiore tra tutte le associazioni venatorie, ma proprio per questo anche...rappresentativa degli interessi di categoria; si faccia solo il caso della provincia di Firenze dove le prime due associazioni FIdC ed Arci Caccia assommano a quasi il 90% dei cacciatori, mentre l'esclusa Libera Caccia non arriva che al 5%.
Dunque l'operato della Città Metropolitana di Firenze è stato coerente con i principi espressi dalla legge.  
 
continua la lettura scaricando le 3 sentenze del Consiglio di Stato...
 
 
 
 
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