Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Raggiunto accordo tra ENCI e ISPRA per l'uso dei cani nel monitoraggio faunistico

Raggiunto accordo tra ENCI e ISPRA per l'uso dei cani nel monitoraggio faunistico


Giovedì 26 gennaio, ore 10.00, presso la sede ENCI di Viale Corsica 20 a Milano: presentazione
Accordo per la collaborazione in attività di catalogazione dei dati faunistici e per il miglioramento
delle prove cinotecniche di selezione, siglato tra l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e l’Istituto
Superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Il cane ha da sempre supportato l'uomo in tante attività utili, ma è solo di recente che le sue
potenzialità sono state valorizzate in azioni di monitoraggio e conservazione della fauna e
dell'ambiente in generale.
L'utilizzo dei cani per la ricerca scientifica rappresenta un supporto di grande valore funzionale.
Le unità cinofile, infatti, possono essere utilizzate sia come monitoratori di fauna di pelo e di piuma,
sia come detection dogs di specie aliene.
Il loro contributo alla tutela e conservazione della fauna e della biodiversità appare, quindi,
insostituibile nell'ottica di conservazione delle specie a rischio di estinzione, così come di controllo
delle specie aliene.
Spesso i metodi tradizionali di rilevamento di specie aliene particolarmente dannose (es. insetti,
fauna alloctona etc), come l'osservazione o il trappolaggio, risulta difficoltosa per lo sforzo umano
richiesto, ed i risultati sono deludenti. L'utilizzo dei cani con approfondite competenze in detection
è più efficace e con costi sensibilmente ridotti.
Per quanto riguarda, invece, il monitoraggio a scopo di censimento di specie di interesse, accanto
alle unità cinofile da rilevamento pellets fecali, risultano utilizzabili con profitto e costi ridotti, ad
esempio, cani da ferma, che consentono di rilevare ed osservare le specie oggetto di interesse
mediante ferma a distanza, e quindi in maniera non invasiva.
Cani, invece, con approfondite competenze in tracking, consentono di essere utilizzati per il
rilevamento delle tracce e l'individuazione dei percorsi effettuati dai selvatici.
L’impiego di cani specializzati in tracking, trailing e detection, può essere, infine, un efficace
strumento per supportare l’uomo nella lotta contro il bracconaggio. Le unità cinofile,
opportunamente addestrate al lavoro su pista e traccia, sono altresì in grado di seguire una pista
umana a partire dall’odore lasciato su trappole o dalle impronte sul terreno.
Le unità cinofile specializzate in detection, possono essere addestrate, oltre che ad individuare
specie protette o aliene, alla ricerca di armi occultate e munizioni.
La ricerca scientifica e la protezione faunistico ambientale hanno oggi dei grandi alleati
rappresentati dai cani e dai loro conduttori.


Sono intervenuti:

Dino Muto, Presidente ENCI - Presentazione accordo


Silvio Marelli, Vice Presidente ENCI - “Il valore delle verifiche zootecniche per la collaborazione
con Ispra”

Barbara Franzetti, Ispra - “Importanza della catalogazione dei dati faunistici”


Alfio Guarnieri, esperto giudice ENCI - “Il contributo delle prove cinotecniche ENCI per l’implementazione ed aggiornamento di una specifica Banca Dati Nazionale, prospettive di sviluppo dell'accordo”


Francesco Riga, Ispra - “L'utilità dei cani a sostegno della ricerca scientifica e della protezione
faunistico-ambientale” 


Roberta Bottaro, addestratore ENCI - “L'impiego del cane nel monitoraggio faunisticoambientale:
la formazione in tracking e detection”


Serena Donnini, esperto giudice ENCI - “Scat detection dogs: primo progetto ENCI di Unità Cinofile
per il monitoraggio della lepre italica

Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura