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Arci Caccia Toscana: Immotivata la nostra sospensione dalla CCT

Arci Caccia Toscana: Immotivata la nostra sospensione dalla CCT



Roma, 31 luglio 2017


· Alla CCT
· Ai Soci ARCI Caccia Comitato Toscano
· Alle Strutture
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Ringraziamo l’avvocato per la comunicazione formulata per conto del Suo assistito, il Presidente Fabio Lupi dimessosi dall’ARCI Caccia. Ne riportiamo la parte di merito significativa nel dimostrare che ARCI Caccia non ha debito con la CCT e che ve ne era consapevolezza.
Nella documentazione allegata si conferma quanto scritto nelle poste del conto consuntivo ARCI Caccia per l’anno 2015 e di previsione 2016 approvati dagli organismi dirigenti dell’ARCI Caccia, Comitato Toscano (della cui veridicità non avevamo dubbi) e che avrebbero trovato
specifica decisione in seno all’Ufficio di Presidenza della CCT degli inizi dello svolgimento dell’attività di quest’ultima.
Gli atti amministrativi suddetti e le delibere di approvazione, sono riportate nel Libro Verbale dell’Associazione Regionale e nella disponibilità dei soci e del Collegio dei Garanti e degli Organismi Dirigenti della CCT che volessero visionarlo. Ci auguriamo lo si faccia al più presto
per la certificata corrispondenza alle deliberazioni CCT.
Grazie alla contestuale presenza allora, dei dirigenti dell’ARCI Caccia Regionale negli organi  dirigenti della CCT e viceversa, i componenti della CCT erano a conoscenza dell’attività svolta per la CCT, e oggi lo sono loro, della lettera dell’Avvocato perché inviata loro.
Non avendo ricevuto notizia invitiamo gli organismi competenti della CCT a formalizzare la compensazione prevista per superare una situazione lesiva degli interessi dell’ARCI Caccia. Siamo dispiaciuti della volontà di non aver voluto vedere le carte in ARCI Caccia e neppure di aver preso
atto delle decisioni della CCT assunte all’inizio della confederazione tra associazioni venatorie nazionali riconosciute.
Dalla ricostruzione del Dare e Avere in allegato, l’ARCI Caccia ha un credito di Euro 2.181,00 che l’ARCI Caccia Toscana considera quale acconto delle quote 2017.
Si resta in attesa di un confronto negli organismi della CCT per i chiarimenti statutari, per concordare le quote di spettanza dell’ARCI Caccia a saldo del 2017 e della verifica delle modalità di versamento che non siano nelle metodologie passate che hanno creato le incresciose situazioni e dato voce ad una serie di presunte irregolarità, oggi dimostratesi non vere.L’ARCI Caccia non pretende alcun ristorno per il 2017, e i servizi di supporto alla CCT saranno forniti volontariamente e gratuitamente. Le altre Associazioni aderenti alla Confederazione che prendono ristorni faranno come riterranno più opportuno.

Rimossa la ingiustificata sospensione, occorrerà calcolare il Dare dell’ARCI Caccia Toscana netto. La quota di adesione 2017 sarà a carico del Bilancio dell’ARCI Caccia e non dei soci. Ratificato l’Accordo negli organismi della CCT, saranno forniti ai soci ARCI Caccia 2017 i bollini confederali da applicare sulle tessere. Ora sarà tempo di riunire gli organismi per discutere, confrontarci tra le associazioni federate sui problemi di imminente attualità per la caccia.
Resta ferma la nostra critica per quanti non hanno provveduto nei tempi dovuti a sistemare la compensazione e rimettiamo ai Garanti della CCT la documentazione per le valutazioni di merito.


Cordiali saluti


Responsabile pro tempore Comitato Toscano
Sergio Sorrentino

 

Sintesi lettera dell’Avvocato dell’ex Presidente


– ripeto che le somme iscritte a consuntivo per l’anno 2015 e a preventivo per l’anno 2016, trovano la loro causale in specifiche decisioni formalmente assunte in seno all’Ufficio di Presidenza della CCT, agli inizi dello svolgimento dell’attività di quest’ultima, nel pieno rispetto delle previsioni di cui allo Statuto della CCT stessa;
in forza di tali statuizioni e della nota e consolidata prassi, la CCT si avvale di personale, immobili e servizi vari (fornitura di utenze compresa) messi a disposizione da parte delle associazioni aderenti, affinché la CCT stessa possa svolgere la propria attività senza dotarsi di mezzi propri; come noto, infatti, la Confederazione era sprovvista di personale dipendente e sedi autonome;
– in tale contesto, il credito di euro 20.000 è stato legittimamente appostato nel bilancio consuntivo 2015 Arci Caccia poiché, come già evidenziato in altre comunicazioni, la CCT si era avvalsa di servizi, competenze professionali e uso delle sedi proprie di Arci Caccia (sede regionale di Via
Mercadante,28 Firenze) per l’esercizio delle funzioni e attività associative. Tale riconoscimento e di conseguenza il credito verso la CCT come del resto risulta dagli atti e come più volte riconosciuto dal segretario della stessa, Dott. Marco Romagnoli, derivava da attività realmente svolte ed
esercitate da Arci Caccia tramite la propria struttura organizzativa essendo la stessa Arci Caccia Toscana, una delle associazioni aderenti più impegnate ed organizzate per garantire la conduzione ordinaria tecnica e politica della CCT;
– Si tratta pertanto di un credito pienamente legittimo e riconosciuto calcolato sulla base di semplici riferimenti:
a. Costo totale lordo annuo del personale dipendente in forza ad Arci Caccia Toscana
b. percentuale di incidenza sullo sforzo lavorativo e delle risorse umane impegnate in favore della CCT
c. uso di spazi e utenze messe a disposizione per le attività unitarie per l’anno di competenza da parte di Arci Caccia Toscana;
– a seguito di ciò è stata al tempo determinata la cifra di euro 20.000 applicando una percentuale di incidenza (12%) (sul costo di cui alla lettera a) pari a 147.367 euro e la differenza calcolata a corpo per l’uso di spazi e utenze. In buona sostanza il credito in oggetto è pertanto composta da due voci distinte: incidenza costo lordo personale euro 17.640 e uso spazi utenze etc. per euro 2.360;
– tali valutazioni, si sono determinate su una stima a corpo che tuttavia può essere rappresentata e suffragata dalla documentazione già presente in associazione che attesta i costi relativi ai riferimenti di calcolo richiamati (a] e b] buste paga del personale dipendente; c] spese relative a utenze gestione della sede, spese telefoniche etc…;
– per la parte creditoria 2016 di euro 25.000, si conferma che in sede di approvazione del bilancio di previsione 2016, era stato ritenuto necessario prevedere un aumento della percentuale di incidenza sul costo del personale (15% circa) in quanto, a seguito del crescere delle iniziative CCT sul territorio e per fronteggiare tutta una serie di problematiche di carattere politico istituzionale (Sentenza Corte Costituzionale ATC Toscani, Ricorsi, Legge Obbiettivo ungulati, predisposizione di documenti tecnici e osservazioni presentate dalla CCT, presenza e partecipazione ai tavoli di confronto attivati dalla Giunta e Consiglio Regionale, organizzazione territoriale della Confederazione nelle varie realtà provinciali e territoriali, assemblee pubbliche etc) si sarebbero resi necessari maggiori impegni da parte delle associazioni e anche del personale dipendente di Arci Caccia Toscana;
– in forza di quanto sopra, risulta anche in questo caso, in sede di approvazione del preventivo 2016, ampiamente motivata e facilmente rendicontabile la legittimità delle cifre vantate come ulteriore credito verso la CCT e dalla stessa mai contestate.

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