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ANLC Piemonte scrive alla Corte dei Conti per le spese del C.A. VCO 2

ANLC Piemonte scrive alla Corte dei Conti per le spese del C.A. VCO 2
Il comprensorio alpino con i soldi dei cacciatori compra un fuoristrada da destinare in comodato gratuito alla Polizia Provinciale, e l'Associazione Nazionale Libera Caccia non ci sta, e si rivolge a Regione e Corte dei Conti.
E' accaduto in Piemonte, nel C.A. VCO 2, il Verbano-Cusio-Ossola, dove l'attuale presidente del comprensorio alpino Ossola Nord, Fausto Braito, esponente degli enti locali, all'inzio del 2018 quand'era ancora commissario dispose l'acquisto di un costoso automezzo, senza ovviamente portare la questione di fronte al comitato di gestione, a quell'epoca sciolto.
Peccato che al commissario gli atti di straordinaria amministrazione, e quello certamente lo è, siano inibiti, potendo lui effettuare solo quelli di ordinaria, tanto che Libera Caccia sollevò immediatamente la questione avanti allo stesso commissario e alla Regione, con la richiesta di chiarimenti. Chiarimenti che però non giunsero mai!
E che  le osservazioni di ANLC fossero del tutto legittime lo testimonia il fatto che, molto stranamente, l'operazione venne "bloccata", e il fuoristrada, oltre trentamila euro di spesa, rimase...ai box, a disposizione del C.A. VCO 2, ma non della Polizia Provinciale che l'avrebbe usato per la vigilanza.
A sanare tutto pensò, forse credendo di chiudere la questione con questo escamotage, la Regione, inserendo nella nuova legge regionale (n.5 del 19/06/18) una norma che consente agli ambiti di caccia, si badi bene finanziati con i soldi dei cacciatori, di "... elargire contributi economici (…) ad associazioni o enti che collaborano nella gestione faunistico venatoria."
La norma, e questo lo capiscono anche i fessi, sembra cucita apposta per situazioni come quella in cui è incappato il C.A. VCO 2, ma Libera Caccia, assistita in ciò dal prestigioso Studio Lemme di Roma, non ci sta, e così il presidente regionale Giovanni Gallinaro ha fatto pervenire a Regione Piemonte e alla Corte dei Conti, un esposto in cui si vogliono far emergere le gravi irregolarità in cui sarebbe incorso il commissario Braito, ipotizzando persino per l'amministratore ossolano "...profili di responsabilità erariale per danno al diritto all’immagine degli enti pubblici che conferiscono contributi e al patrimonio dell’ente partecipato..."
Staremo a vedere cosa ne diranno i convenuti, ma è certo che se ANLC non traesse adeguate soddisfazioni dalla procedura messa in atto non resterebbe certo con le mani in mano, nella consapevolezza che quei quattrini, così malamente, spesi siano dei cacciatori, e come tali debbano essere rispettati.
Alla esigenze della Polizia Provinciale pensasse chi fa loro mancare i mezzi, evitando di sperperare soldi pubblici, o d'usare quelli privati di altri!  
 
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