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Cuneo: ATC a ...rischio default?

E’ quanto emerge da una lettera scritta da Ezio Cardinale, Presidente Provinciale Arcicaccia della Provincia di Cuneo.
Il documento, indirizzato agli Assessori con delega alla caccia di Provincia e Regione ed esteso ai Presidenti degli ambiti territoriali di caccia e alle associazioni venatorie, lancia l’allarme su una situazione che, secondo Cardinale, non potrà che peggiorare ulteriormente.
La buona gestione, vantata nel tempo dalle molte amministrazioni succedutesi, e i milioni di euro spesi, non hanno portato a nessun miglioramento ambientale, come invece avrebbero dovuto.
“ Gli atc ” continua così la lettera “…sono stati ulteriori apparati burocratici, a volte veri e propri strumenti di potere, che hanno anche in alcuni casi complicato la vita ai cacciatori, almeno ad alcuni, persino con INUTILI quanto vessatorie ulteriori restrizioni.”
Con le casse ormai vuote per gli ambiti territoriali si prospetta un “...fallimento generale ”, ormai quasi inevitabile.
Tutto ciò appare grottesco, ma molto difficilmente i cacciatori cuneesi potranno ancora sobbarcarsi l’onere di sostenere la gestione di cinque atc e sette c.a. (comprensori alpini).
Le politiche di “ spending review” adottate dal Governo comporteranno inevitabili tagli,  nei quali ricadranno  atc e c.a. con le strutture e i dipendenti a loro carico; un problema in più per la collettività.
Una soluzione individuata dal dirigente cuneese sarebbe un nuovo quadro territoriale che comporti un “...minor numero di strutture burocratiche gestionali da sostenere, che dovranno peraltro risultare il più leggere possibile.”
Le casse degli atc sono ormai vuote
Per la caccia in tempo di crisi, questo il senso della missiva, s’addensano nubi nere.


 

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