Massa: aree per la caccia controllata alla piccola selvaggina
- Scritto da Cacciando
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Dopo studi sugli habitat, censimenti puntuali ed avanzati, approfondimenti ed analisi ambientali l'Ambito Territoriale di Caccia 13 propone la creazione di apposite aree a prelievo razionale per favorire la riproduzione delle specie autoctone e per razionalizzare i prelievi durante il periodo di apertura della caccia. Passa dalle Aree a razionalizzazione venatorio il futuro della caccia alla lepre, alle pernici e ai fagiani, in generale alla piccola stanziale, specie che nel frattempo sono scomparse dai territorio e che l'Atc 13 è "costretta" ogni stagione ad immettere per consentire agli iscritti il prelievo venatorio.
Iniziato nel 2009 e finanziato dai Piani Finalizzati della Provincia di Massa Carrara, la presentazione dei risultati, alcuni stupefacenti, è stata affidata al convegno "La Nuova Frontiera della Gestione" che si è tenuto sabato 2 marzo nella sala conferenze del Castello di Terrarossa, a Licciana Nardi.
Nove le "ipotetiche" aree individuate (Amola, Antona, Arlia, Casola, Logarghena, Magra, Molinatico, Olivola, Zeri) che hanno dimostrato, dopo attente valutazioni, parametri soddisfacenti e condizioni adatte per iniziare un percorso di "sperimentazione" anche in prospettiva della politica di tagli che inevitabilmente ricadrà anche sulla gestione venatoria in Toscana.
Ad incidere pesantemente sulla scomparsa progressiva e lenta della piccola selvaggina stazionale sono i fattori ambientali come la drastica scomparsa della superficie agricola che ha lasciato posto all'espansione incontrollata del bosco, un habitat non congeniale per lepri, fagiani e pernici che hanno bisogno di grandi spazi aperti. Ma ad incidere sono anche i cambiamenti climatici, l'impatto della predazione e del prelievo venatorio.
Il progetto delle Aree a razionalizzazione prelievo venatorio prevede la "circoscrizione" di alcune aree che per particolari condizioni favoriscono la proliferazione di alcune specie (in questo caso la piccola selvaggina stanziale) in modo del tutto autonomo e naturale. A prevedere la possibilità di istituire queste zone è la normativa regione che da la possibilità alle Atc di prevedere "eventuali limitazioni ed azioni di razionalizzazione del prelievo venatorio per forme di caccia specifiche". Questo non significa che non si potrà cacciare all'interno di queste aree ma che il prelievo sarà controllato.