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Reggio Emilia: animalisti....fuori tempo massimo!

Le associazioni animal-ambientaliste, sempre così attente ai minimi dettagli della legislazione venatoria, questa volta sembrano aver preso un piccolo granchio, come si suol dire, nello specifico in provincia di Reggio Emilia. Infatti, nei giorni scorsi hanno chiesto all’assessore provinciale alla caccia la sospensione del prelievo venatorio, a causa di presunte condizioni climatiche estreme (forse il caldo anomalo di questi giorni, di certo non un freddo siberiano che, quest’anno, la Penisola non ha praticamente conosciuto…). Il destinatario della richiesta, appunto l’assessore Alfredo Gennari, ha dichiarato al sito Sassuolo2000.it: «La richiesta stupisce, non foss’altro perché proprio oggi, 31 gennaio, si concludono le ultime forme di caccia ancora consentite e rimane possibile soltanto il prelievo selettivo di alcuni ungulati, necessario in base ai censimenti per mantenere una densità sostenibile, così come previsto dal Piano faunistico». La Provincia di Reggio Emilia, peraltro, è sempre stata molto attenta alle esigenze di tutela della fauna selvatica, specie in presenza di condizioni climatiche avverse: «Ricordo soltanto i provvedimenti di divieto emanati lo scorso anno, in condizioni molto diverse dalle attuali, le attività straordinarie di foraggiamento da parte della Polizia provinciale in aiuto alla fauna, i divieti di caccia emanati in occasione delle piene del Po…», aggiunge l’assessore Gennari. «Ricordo inoltre che già Legge 157/92 vieta la caccia su terreni innevati, senza quindi che sia necessario alcun provvedimento a tutela della fauna – conclude l’assessore provinciale – L’inverno che sta volgendo al termine non è stato fino ad ora caratterizzato da temperature particolarmente rigide o da precipitazioni nevose superiori alla media; è chiaro che se le cose dovessero cambiare saremo pronti ad adottare tutti i provvedimenti necessari. Il nostro impegno in questa fase vede comunque la Polizia provinciale presente sul territorio affinché le disposizioni normative siano rispettate».

 

 

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