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Unione cacciatori Trento:ridurre la burocrazia

L’Unione cacciatori si è riunita in assemblea per fare il punto della situazione in Trentino, non solo per quanto riguarda il settore della caccia ma anche in riferimento al rapporto tra l’Unione gli altri soggetti che si occupano di caccia. Roberto Dapor, il presidente, ha affrontato le tematiche che stannoa cuore ai 530 soci iscritti all’Unione, soffermandosi sulla necessità di una sburocratizzazione dell’attività, a partire dalla certificazione dell’uscita dei cacciatori che oggi avviene tramite un documento sottoscritto e consegnato e che invece portrebbe avvenire tramite una telefonata ad un apposito numero verde. Così come succede in molti altri paesi. Per quanto riguarda la sorveglianza, ilc ompito vorrebbe essere assegnato all’ente pubblico, che garantisce da molti punti di vista.

Un chiaro riferimento è stato poi fatto alal legge del settore che l’Unione vorrebbe aggiornare, soprattutto nell’articolo che oggi non consente all’Unione di avere voce in capitolo nelle decisioni amministrative del settore caccia 

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