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WWF: 11 vittorie in tribunale sui calendari venatori

 

Con la stagione venatoria che è ormai giunta al termine pressoché ovunque, con l’eccezione del Lazio che vedremo tra breve, il WWF ha diffuso un comunicato in cui trae un bilancio dell’attività svolta, in sede giudiziaria, avversa le deliberazioni delle varie Regioni in materia di caccia. Ne dà notizia, tra gli altri, il sito Repubblica.it, nella sezione Ambiente, dove il presidente del "Panda" italiano, Dante Caserta, ha dichiarato: «Ben undici Regioni sono state "bocciate" in materia di caccia in seguito ai nostri ricorsi: è successo ben tre volte per Abruzzo, Campania, Lazio e Liguria, mentre sono capitolati sotto i colpi dei rispettivi TAR anche i calendari venatori di Piemonte, Marche, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto». Quali le cause più frequenti di queste bocciature da parte dei TAR? «Anzi tutto – spiega Caserta – l’approvazione dei calendari con legge regionale invece che con provvedimento amministrativo, la mancata previsione del divieto di utilizzo di munizioni in piombo per alcune tipologie di caccia, le autorizzazioni per la caccia sulla neve agli ungulati, il mancato rispetto dei pareri ISPRA, la caccia nei parchi e nelle aree protette e, infine, le aperture anticipate». Le vittorie in Tribunale, però, non appagano affatto il WWF, il quale rimarca come «nonostante i provvedimenti dei Tribunali, molte Regioni continuino ad applicare la normativa venatoria in spregio alle direttive europee, esponendo l’Italia al rischio di sanzioni da parte della stessa Unione Europea: è il caso, ad esempio, del Veneto e della direttiva Uccelli».

 

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