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Pensieri d'autunno

Eccomi qua, ancora una volta ad attendere l’alba ai piedi di questo magnifico faggio….. quanto tempo dal primo sorgere del sole ammirato da qui…. allora ero giovane e forse non mi rendevo pienamente conto di quanto fossi fortunato a poter godere di certi spettacoli, come invece faccio adesso…. Mano a mano che la luce avanza si delineano i contorni dei crinali, prendono forma le pinete e, piu’ in basso, si affievoliscono le luci dei paesini arroccati sul monte e di quelli piu’ lontani in fondo alla valle….

Ecco, adesso si e’ fatto giorno e finito l’andirivieni di merli e tordi e zittitosi il pettirosso, con il primo spincionare dei fringuelli inizia la processione dei fungai, dei cacciatori ritardatari e dei semplici escursionisti che quasi tutti i giorni, in questo periodo, affollano la mia montagna…. ma d’altra parte come dargli torto, come pensare – sperare? – che chi ha tanta bellezza a portata di mano rinunci a goderne…certo pero’ che se almeno fossero tutti piu’ rispettosi verso la natura che li circonda….

Oggi ci sono proprio tutti; le famiglie al completo, il nonno che le prova di tutte per “rubare” il nipotino ad un mondo sempre piu’ assurdo di tecnologia e televisione dove i bimbi non conoscono quasi piu’ il profumo della terra, il fungaio incallito che come sempre cerca di non farsi vedere per paura che qualcuno gli scopra i “posti segreti”, i semplici amanti delle escursioni, manca soltanto… no, eccolo, c’e’ anche lui, quello che io chiamo il solitario, un accanito cacciatore di beccacce che nonostante la giovane eta’ e’ ormai un veterano di questa montagna….

Lui non lo sa ma ormai ci conosciamo da tanti anni, tante volte ci siamo incontrati in qualche angolo del “nostro” Pratomagno, da quando poco piu’ che ragazzo arrivo’ per la prima volta quassu’ in compagnia del padre prima, con occasionali compagni poi, fino al nuovo socio attuale, un signore piu’ o meno dell’eta’ del padre, ma molto piu’ spesso da solo…. O meglio non da solo ma in compagnia di quelli che lui considera ( lo so perche’ spesso ci parla e glielo dice) i suoi piu’ cari amici e compagni di avventura; i suoi setters inglesi…anno dopo anno molti ne ho visti avvicendarsi al suo fianco le volte che le nostre strade si sono incrociate, sempre delle femmine ad eccezione di due ( Dylan e Falco mi sembra) ma sempre ho avvertito e ammirato quel senso di profondo affetto, di reciproca stima, di complicita’ tra il ragazzo ed i suoi cani, che fossero bravi o meno, che ci fosse il sole o che piovesse, tanto che la caccia fosse stata fruttuosa o sfortunata….l’importante come dice lui e’ “ che il Signore ci conceda sempre di poter godere di tanta bellezza e che continui a farci stare insieme”…perche’ “questa si che e’ vita, mica quella dei miei amici che si rimbambiscono nei bar e nei locali….certo pero’ quanto sarebbe bello se il Babbo venisse un po’ piu’ spesso con noi…”

Adesso e’ di nuovo tornata la calma, c’entra giusto un riposino e poi posso dedicarmi alle mie attivita’ ma…da dove sbuca quel cane con campano e beeper… sto proprio invecchiando sta venendo dritto verso di me e non me ne ero accorto… e con lui c’e’ anche il ragazzo e sono un po’ troppo vicini per il mio carattere… beh vediamo se lo frego anche quest’anno…. PAPAPAPA

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