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Il Forte delle Nuvole (Chaberton 3131 mt.)

La storia che sta dietro a queste foto è affascinante e drammatica allo stesso tempo: raffigura il monte Chaberton (3130 mt. slm) al confine tra Italia e Francia.

I cacciatori che percorrano i boschi della Valle di Susa alla ricerca di cervi e caprioli lo vedono agevolmente; così come la sua sagoma inconfondibile viene avvistata anche da coloro che transitino sulle creste delle Valli Chisone, Germanasca e Pellice all’inseguimento di camosci o pernici bianche.

Quei piccoli dentini che si vedono lassù, in lontananza e sulla cima piatta di quella piramide di calcari, dolomie e rocce antiche di milioni d’anni, sono i resti delle fortificazioni militari d’inizio novecento: le Batterie dello Chaberton.

Costruito quando ancora l’Italia era alleata agli Imperi Centrali di Germania e Austria (triplice Alleanza), e nemica della Francia, era servito da una strada carrozzabile che veniva tenuta aperta tutto l’anno.

Durante il primo conflitto mondiale fummo alleati dei francesi e il forte non venne mai utilizzato; fu disarmato e le sue artiglierie trasferite sul fronte orientale.

Con l’avvento del fascismo, e le ambizioni mussoliniane, venne rimesso in funzione.

Da quella posizione dominante l’Esercito Regio poteva tenere sotto controllo gran parte del territorio oltralpe, cannoneggiando con le sue potenti artiglierie da 149/35 i forti francesi.

All’entrata in guerra contro Francia e Inghilterra (10 giugno 1940) le sue bocche da fuoco cominciarono a …tossire!

Nei primi dieci giorni di guerra nulla accadde e il forte, nascosto da nuvole e nebbie che spesso l’ammantavano, continuò a martellare il territorio nemico senza infliggere grossi danni.

Ma quando le nubi dissolsero, i francesi risposero con i loro mortai Schneider da 280 (arma non disponibile quando la fortezza era stata progettata quasi cinquant’anni prima) distruggendo in poche ore di cannoneggiamento quello che era stato il vanto del Genio Militare Italiano e la più alta fortificazione d’Europa.

Era il 21 giugno 1940 e con il suo tributo in morti (nove più un ferito che morì successivamente) lo Chaberton, "il Forte delle Nuvole", tacque per sempre.

Dopo la guerra i Trattati di Parigi l’assegnarono alla Francia.

 

 

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