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Ma il tiro a volo serve per la caccia?

Ma il tiro a volo serve per la caccia?
Chi dice di sì, chi dice di no…                                                                                                                        
E’ una vita che sento discutere su questo argomento, ma le risposte sono controverse  e gli spunti sul tema molteplici….!  
Perr forza, visto che i punti di vista degli appassionati sono parecchi!
Nella mia vita, ne ho conosciuti un mare: i Puristi ( Caccia e basta! Per carità!), i Tecnici ( se spari bene in pedana,  a caccia sei un drago !), i Padellari (che non sanno sparare, neanche con l’ausilio di S. Rita) i Fulmini di guerra, che tirano giù tutto quello che vogliono, anche quando sbagliano la fucilata….
Lo so che non è un discorso facile, anche perché  una buona parte dei cacciatori se ne frega di prendere tutto…Va a caccia per passione giustamente, per godersi il proprio cane e vivere la natura….Fare bottino non è indispensabile: è un surplus ai limiti dell’occasione e del colpo di fortuna…                 Se capita… meglio…ma non è indispensabile.
E io credo che chi più chi meno, tutti in fondo vadano rispettati….perchè la caccia è libertà, specie se effettuata come sarebbe  lecito farlo, rispettando le regole, spendendo saggiamente quel mare di quattrini che servono ad alimentarla, dal Nord  al Sud…
E’ evidente che i ragionamenti da fare sono parecchi.                                                                                                                        
Ma salvo qualche buon anima che hai in casa, un amico che ti assiste e qualche botta tirata al poligono, chi ti insegna come si fa?
Chi ti consiglia? Chi ti fa provare e ragionare? Sul serio intendo , non solo un accenno veloce sul da farsi….anche quando ti sembra d’ essere bravo perché in tasca hai il Porto d’Armi nuovo di zecca e hai superato gli esami….
Ricordo tanti anni fa che rientrando da una giornata di caccia, ci fermammo per pura curiosità al Campo di Tiro a Volo di Limena, vicino a Padova.
Era un campo di fossa Universale: un campo difficile, con dei piattelli veloci che attraversavano allegramente tutto il  tumultuoso Bacchiglione  e sembravano dei  razzi non facili a prendersi, soprattutto non conoscendo a fondo le regole degli anticipi, la velocità del tiro, le cartucce da usare….
Oltretutto, gli automatici vecchiotti e arrugginiti non erano certamente in grado di darti una mano, con le canne da 81 che  si usavano allora per la caccia in Valle…I cinque colpi c’erano…ma non li potevi sparare. Due erano il massimo e con quelli ti dovevi arrangiare….se no …ciccia.
Vi sembrerà strano, ma in un paio d’ore di esperienza e qualche scatola di cartucce, imparammo parecchie cose.
Personalmente non avevo problemi sui piattelli montanti e sui sinistri, ma tendevo a sbagliare i destri. Era anche logico: erano molto deviati ed il passaggio sulle onde del fiume poi, li faceva sobbalzare e non poco… Guai se non provavi ad anticipare il più possibile la fucilata, seguendo un il piattello e poi tirandogli davanti.
Eppure piano piano, i punteggi cominciarono a salire. A quei tempi fare 18 o 19/20 era un bel fare…se poi tirava vento, le cose si complicavano e superare i 16 o i 17 diventava un gran risultato anche in gara!
E’ ovvio quindi che vantaggi il Tiro è in grado di darteli se ti impegni!
In compenso, una cosa  è certa: nella mia vita di tiratore, ho visto anche gente con splendidi di fucili da tiro fare a caccia buchi da piangere fino allo strazio…
Campioni azzerati dall’emozione per una bella cacciata o imbufaliti per i risultati al di sotto delle capacità ….
Ma allora?  Questo Tiro serve o non serve? E chi viene dalle gare e dagli allenamenti ha un potenziale maggiore rispetto al cacciatore della Domenica?
Secondo me, c’è una considerazione importante da fare, che vale per parecchie attività sportive e non solo per il tiro a volo:
Ognuno di noi, porta con sé delle attitudini che coinvolgono tutta una serie di gesti e di azioni: “Chi guida bene-  Chi ha  capacità per qualsiasi Sport- Chi si mette gli sci e va perfettamente senza aver avuto un insegnante… -  Chi si mette a nuotare e va fortissimo…e così via…” Capita!  
 
Madre Natura? Capacità? Dote naturale? DNA ?
Non lo so cosa succeda davvero…. ma tirare o fare altre cose diviene a breve  un iter naturale, che non costa  fatica , e che a volte può nascere spontaneamente…. anche  senza i suggerimenti di  un istruttore…
C’è allora chi a caccia spara benissimo ( e nessuno glielo ha insegnato mai) e c’è chi sfruttando le esperienze fatte nel Tiro a Volo, mette in pratica la sua abilità senza  fatica,  sparando  con una grande noncuranza, senza neppure rendersi conto della sua bravura e della facilità con la quale agisce.
E allora, ripeto, questo Tiro serve o non serve?
Ho due risposte.                                                                                                                                                            
La prima: se il Tiro l’hai nel DNA, il problema non si pone, inutile discutere.                                      
Sei forte e basta, dovunque ti trovi. E’ quasi fisiologico far bene e la bella stoccata o il podio sono lì a portata di mano: è solo questione di tempo.
La seconda: il Tiro a Volo, di qualsiasi specialità si tratti, è in ogni caso in grado di farti capire, di forgiarti, di correggere alcuni dei tuoi difetti.
E’ in pedana e con i consigli di qualcuno che puoi migliorare e non poco le tue capacità.
Prova a pensare: l’anticipo, specie quando tira il vento o l’animale vola in modo molto veloce, come lo calcoli? Quanto ne devi dare? Poco? Tanto?
Quando è il momento ideale per sparare?                                                                                                                                    
E’ utile essere veloci o velocissimi anche se quello che frulla è lento e tranquillo?
E’ utile sapere come è meglio mettersi il fucile sulla spalla e che posizione assumere?
E’ importante rendersi conto della distanza tra le tue canne e l’animale che vola?
Io credo di sì.                                                                                                                                                      
Sparare in pedana con una certa continuità e la giusta modestia per  “ Carpire” qualche segreto a chi ne sa di più, ti porta inevitabilmente a fare esperienza, ad  imparare tante cose, e così,  comprendere come  poterlo fare al meglio  potrà diventare fondamentale.
E’ lungo o è a tiro? Quanto anticipo dovrò dare e con che differenza se si tratta di una tortora, di un fagiano o di un beccaccino?
La velocità di tiro può non essere sempre fondamentale. Basilare è capire quanto sparare avanti al volatile o addosso, valutando la direzione da cui proviene, come taglia il campo, se arriva dall’alto o parte dal basso…se scarta o no.
Segreti di Pulcinella, lo so, che spesso il Tiro può aiutarti a scoprire, migliorando la resa della fucilata, la stoccata o semplicemente l’impostazione.
Spesso, un paio di serie ben fatte, specie allo Sporting (che per tanti aspetti assomiglia di più alla caccia) ti aiutano ad avere una migliore concezione del tiro, del quando, del come….ma soprattutto, oltre ad una positiva esperienza, ti possono aiutare a darti sicurezza, maggiore facilità nel brandeggio e allontanarti un po’ dalla padella che come sai, incombe solenne in ogni occasione, come la nuvoletta di Fantozzi…
Questo non vuol dire affatto : “ Diventare maniaci della pedana o acquisire certezza del risultato”. Guai se lo fosse.
Se hai le attitudini per essere un bel tiratore, puoi sempre decidere se scegliere  quella strada e cercare di piazzarti in qualche gara.Gran parte dei tiratori che conosco sono bravi cacciatori… Lo so che la caccia è una cosa diversa…per carità,  ma anche il Tiro è divertente e può regalare molte soddisfazioni   e magari aiutarti a salire su qualche podio importante….
Comunque: attenzione. Non confondiamo le due cose perché sono drammaticamente diverse.
La Caccia è poesia, il  cane, la natura, l’amicizia…Non hai la medaglia di un premio o una coppa dorata da esibire…ma solo sensazioni stupende!
Nel Tiro hai soddisfazioni differenti, sulle quali qualche buona serie fatta  durante il  periodo in cui è chiusa la caccia, può farti raggiungere qualche risultato anche solo vincendo una sfida tra amici o magari…. una gara riservata ai dilettanti.
Se poi scherzando o no, scopri d’essere un campioncino….insisti. Questo non ti terrà affatto lontano dai campi, dal tuo cane e dalla tua vera passione….e farai solo un utile e divertente allenamento. Punto.
Ma poi? Farai meno padelle di prima?
Penso di si…dovrebbe essere quasi logico, è ovvio, ma anche se ne dovessi fare solo qualcuna di meno, avrai raggiunto lo stesso un risultato.
La Padella, non credere, si fa anche in pedana…e ascolta: l’errore dà lo stesso fastidio di quello fatto a caccia e anche di più. Te lo posso assicurare!      Nella vita, mi hanno insegnato fin da piccolo che ci si può abituare a tutto e qualche volta si riesce anche a farci  una risata!!!
Ricordati: Incazzarsi, al tiro o a caccia, toglie tutto il gusto che la passione è in grado di creare. E’ come aumentare il dispiacere…
E allora tieni duro: prima o poi i piattelli si spaccano….basta insistere cercando di tirargli addosso e impegnandosi al massimo….
Tirare  giù un fagiano? Diventa uno scherzetto. Provaci….mi darai ragione.
Comunque ricordalo: fai soprattutto quello che ti senti. Fregatene dei consigli ( e anche dei miei) se ti sembrano lontani dai tuoi criteri.
La Caccia è libertà totale. Se no….che gusto c’è?
 
 
Cesare Ricciarelli
 
 
 
 
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