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Il "social" della caccia

Il "social" della caccia
L'epoca che stiamo vivendo è caratterizzata dal cambio di molti modelli culturali, compresa la comunicazione, con un'informazione ormai velocissima, e che viaggia non solo più attraverso i cavi telefonici o le onde elettromagnetiche che raggiungono le nostre tv, ma anche attraverso i satelliti, che fanno rimbalzare le news in "tempo zero" e praticamente in ogni angolo del mondo.
Per sapere cosa è accaduto non bisogna più attendere di leggere il giornale del giorno successivo, accendere la radio o guardare un telegiornale mentre si pranza o cena, ma basta essere connessi alla rete, e questo non solo più con ingombranti pc da tavolo o i più leggeri portatili, ma anche con smartphone o cellulari che stanno in tasca. Non si "socializza" solo più andando al bar, in piazza o a fare la spesa, ma anche sulla rete, in maniera...virtuale.
Che questo sia un bene o un male ciascuno è libero di pensarla come vuole, ma è una realtà cui dobbiamo fare i conti tutti nell'epoca di Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin, ed altri ancora.
L'hanno già capito i grandi comunicatori di mestiere, come politici e uomini e donne di sport o spettacolo che usano le pagine personali o i...cinguettii per gestire amicizie, fare affari, raccogliere voti e così via.
E non se ne astengono nemmeno più i grandi del mondo, Papa compreso, o le istituzioni, tanto che i "social" vengono usati anche in circostanze drammatiche come i recenti terremoti che hanno devastata l'Italia centrale.
Sui social nascono gruppi e ci si aggrega attorno a idee, progetti, passioni comuni, come ad esempio quella che sta cuore a noi, la caccia, tutti assieme nel grande calderone che tutto contiene e tutti ospita.
Nessuno però sino ad oggi aveva ancora pensato di realizzarne uno dedicato ad essa.
La lacuna è stata colmata in questi giorni, è così è nato Hunting Book, il primo social riservato solamente a caccia e cacciatori, e tutto quanto ruota attorno all’affascinante e magnifico mondo venatorio.
Hunting Book è stato concepito, sviluppato e realizzato dall’Ing. Luca Valentini di Global IT Srl, dinamica società trentina, in collaborazione con il portale multimediale Cacciando.com, che sarà il partner italiano esclusivo dell’iniziativa.
Il nuovo social è stato realizzato anche in lingua inglese, non solo per conferire all’iniziativa un carattere di internazionalità, ma anche perchè si propone di raggiungere tutti gli appassionati a questa magnifica disciplina sparsi in molti paesi del mondo, e basti pensare solo all'immenso mercato statunitense, dove la caccia non viene demonizzata come da noi, e i social sono di casa.
Su Hunting Book registrarsi è molto semplice, intuitivo, e lo si può fare anche attraverso Facebook da cui il nuovo social attinge le informazioni; una volta registrati gli utenti possono cominciare a scrivere post, inserire o condividere foto e video, organizzare eventi, invitare nuovi amici o creare gruppi, insomma tutto quanto son già abituati a fare utilizzando altri social. Una lettera "H" bianca su sfondo verde è il suo marchio, un logo che i promotori dell'iniziativa s'augurano venga presto conosciuto dai molti appassionati delle arti di Diana e Sant'Uberto, siano essi in Italia piuttosto che altrove.
Hunting Book è fatto dai cacciatori per i cacciatori e i loro simpatizzanti, non si fa politica e nemmeno si alimentano polemiche, semmai…s’accendono le passioni!
 
 
 
 
 
 
 
 
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