Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Trento...val bene una messa?

Trento...val bene una messa?
Le proteste degli animalisti hanno fatto effetto, e la messa che domani si sarebbe dovuta tenere in Duomo per i cacciatori trentini in occasione del patrono Sant'Uberto, non ci sarà.
La decisione è stata presa da parte dell'Arcidiocesi di Trento in seguito all'azione di protesta dell'associazione “Centopercentoanimalisti” che nei giorni passati avevano affisso su muri e portoni di Diocesi, Duomo, ed altre zone della città, manifesti che recavano lo scencertante messaggio: "Sant'Uberto  patrono degli assassini! Diocesi vergogna! L'unica messa 'buona' per il cacciatore è quella funebre".
 
E così la Chiesa, invece di prendere le distanze da una pletora di fanatici pronti ad augurare la morte a gente normalissima e per bene, ne omologa la protesta, accodandosi agli strepiti degli animalisti e annullando un rito religioso che mai prima d'ora s'era pensato di mettere in discussione.
Il presidente dei cacciatori trentini ha disapprovato la decisione degli alti prelati, che invece si difendono spiegando che non v'è alcuna polemica con il mondo delle doppiette locali, ma solo prudenza da parte dell'Arcivescovo Lauro Tisi, che si sarebbe confrontato con il questore di Trento.
Tutto questo non è che l'ultima conferma di una Società ormai impazzita, dove sembra saltata ogni scala di valori e nulla contano più storia e tradizioni di un popolo, in questo caso quello trentino, che ha saputo fare della caccia una vera e propria arte.
La Messa di Sant'Uberto è tradizione antichissima, una consuetudine che si ripete da secoli in molte località italiane, partendo da quella celeberimma e suggestiva di Venaria Reale per proseguire con altre egualmente belle, e nessuno avrebbe mai pensato che potesse essere cancellata per...ragioni di sicurezza.
Un tempo si diceva " Parigi val bene una messa", ma questo evidentemente non vale per Trento e per i suoi cacciatori. 
 
 
 
Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura