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Giuseppe Sutto

 

Di questo Autore è il secondo libro presentato, sempre per merito del Museo Itinerante Venatorio di Andrea Ceri, durante la Fiera di Caccia e Pesca di Longarone (BL).

 

Giuseppe Sutto  nasce a Camino di Oderzo ,in provincia di Treviso, dove tuttora vive.

Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo “A.Canova” di Treviso, si è  laureato in Scienze Agrarie presso l’Università di Padova.

Ha  insegnato per alcuni anni Ossevazioni scientifiche nella Scuola media di Oderzo, quindi Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali nella Scuola media di Cessalto.

Dal 1973 fino al 1998, anno del suo pensionamento, ha svolto l’attività di insegnante, per le stesse materie scientifiche, alla Scuola media di Mansuè (TV).

 

Giuseppe è un appassionato cacciatore e, dopo più di dieci anni trascorsi immerso nei suoi hobby, ha qualche sussulto di nostalgia.  Nel tentativo di allontanare la malinconia che lo coglie quando pensa alla scuola e ai suoi tanti allievi, con questo libro , torna a parlarci degli anni passati coi suoi alunni.

Ce lo dice lui stesso, e lo fa raccontando delle “storie” come quelle che, in un clima di grande familiarità,” nascevano in classe durante i  “cinque minuti di riposo”: la pausa canonica che concedeva agli allievi fra due ore consecutive di lezioni.

Di solito, e spesso, si parlava di detti veneti, soprattutto riferentisi a proverbi sugli uccelli e, prendendo spunto da questi riferimenti, il dialogo fra gli allievi, diventava una lezione di ornitologia. Domande e risposte si susseguivano con tanta attenzione e interesse, che i cinque minuti si ...dilatavano e, di sovente, diventavano argomento dei ‘cinque minuti’ dei riposi delle  ore di lezioni successive..

In queste “storie” l’Autore, con una vena di nostalgia, ricorda alcuni momenti della sua vita d’insegnante, ma si svela anche come uomo, manifestando i suoi interessi, le sue passioni venatorie, i valori in cui crede e, con una certa autoironia, le sue piccole manie.

Ci descrive alcune sue cacciate con i suoi bravi bretons e ci racconta le diverse  pulsioni interne alla famiglia: della moglie un po’ contraria alla caccia, al disinteresse del figlio, ma anche delle sostenute difese della figlia, che ne condivide la passione e che, innamorata dei suoi cani, a lui si accompagna nelle uscite a caccia.

 

Kim, è il suo breton più anziano ed è tanto  bravo a caccia, che lo definisce “ cane parlante”.

Sili, la figlia di Kim, avuta da una cucciolata  per diritto  di monta, è “la simpatica canaglia”, perché furba, svelta, gelosa  ed indipendente e dal dente un pò...duro; guai al cane che tenta di toglierle il selvatico dalla bocca.

 

I riferimenti, poi, ai tempi della sua infanzia e adolescenza, offrono al lettore l’occasione per conoscere o ricordare  un mondo ormai lontano o dimenticato.

E', come afferma, il “ piccolo mondo antico” della nostra civiltà contadina, che con la sua cultura ed i suoi valori, pur nella povertà diffusa, dava certezze e serenità alle famiglie.

 

Mi piace qui ricordare un suo bel racconto: “Tuta roba vécia “, in cui cita proverbi veneti e riferimenti  del passato contadino di quei tempi, della vita in campagna: semplice, ma ricca di valori e di saggia cultura campestre. Racconto in cui invita i suoi allievi a reperire in famiglia, dai padri, e soprattutto dai nonni, che in quegli anni erano tutti contadini e che ne sono ancor oggi i custodi, notizie, termini, lavori, strumenti, oggetti, reperti e tutto quanto può servire per conoscere e perfino ricostruire  le radici e le tradizioni del loro passato.

 

Il testo è scritto in modo chiaro, preciso, corretto, ma non aridamente scientifico.

Durante le lezioni di scienze della natura, che Sutto definisce  “antica madre” di tutto,  ha sempre spronato gli allievi ad ammmirarla e ad amarla, immersi in essa,...anche in soli ”cinque minuti di riposo”.

 

Nel capitolo finale l’Autore così scrive: “ Basta dedicare un po’ del nostro tempo a guardarci intorno: un fosso alberato, una siepe, un prato, un bosco, un corso d’acqua, ma anche solo un albero, può essere un piccolo ambiente naturale al quale prestare la nostra attenzione per rilassarci.”

 

Parole sante !

 

 

Il suo libro.

 

“CINQUE MINUTI DI RIPOSO”- 2012-Tredieci Editrice, Oderzo(TV) tel. 0422-440031 editrice.info@tredieci

Un libro di 200 pagine,con 12 bei racconti di caccia e di vita, Libro di piacevolissima lettura..anche istruttiva.

 

 

Romano Pesenti

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