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Beccacce che Passione novembre/dicembre 2012

Beccacce che Passione novembre/dicembre 2012: in edicola con il calendario 2013 by Giusy Rampini. In omaggio una rivista della scuderia CAFF Editrice


Per tutti gli appassionati di beccacce la stagione venatoria è entrata finalmente nel vivo, la regina è arrivata anche nella nostra bella Italia e noi di Beccacce che Passione abbiamo realizzato un numero davvero entusiasmante che aumenterà ancora di più la vostra voglia di caccia e di conoscenza.

Si parte con Giorgio Lugaresi, cacciatore e cinofilo di lunga esperienza, che ripercorrendo le vicende del suo grandissimo setter Bach, ci spiega come talvolta un cane all’apparenza poco promettente con il tempo possa mostrare qualità venatorie e caratteriali fuori dal comune; questione di genetica, ma anche di occhio critico…

Ma riprendiamo il volo con Alessandro Tedeschi, presidente di Amici di Scolopax, che ci presenta i primi risultati del progetto di radiotracking Scolopax Overland e ci fornisce anche i dati ufficiali sull’andamento del progetto Aliregali 2011-2012.

Silvio Spanò, invece, ci riporta con i piedi ben ancorati al terreno per guidarci tra i segreti del bosco; volutamente tralasciando gli aspetti strettamente legati alle tecniche di caccia, rimandati a un prossimo articolo, ci offre, in virtù della sua lunga esperienza, utili consigli per leggere tra la vegetazione i piccoli ma preziosi segnali che ci rivelano la presenza della beccaccia.

Tornando ai nostri ausiliari, Rossella Di Palma ci dà qualche suggerimento in più su come proteggere i nostri amati compagni di caccia con l’aiuto di antiparassitari naturali.

Poi di nuovo a caccia con Gianni Lugari, che ci racconta le sue esperienze cinegetiche vissute con il setter Bullo, accanto al quale ha imparato che risulta spesso utile per il fucile un soggetto apparentemente tardivo che però guadagna terreno giorno dopo giorno: un cane così magari mancherà di guizzi geniali, ma sarà un buon soldato, fedele e instancabile, durante tutta la sua carriera di cacciatore.

Su questo numero anche l’esordio della rubrica “La botte di Diogene” di Felice Modica, e la sua penna graffiante non mancherà di offrire spunti di riflessione sulla caccia e sulle tematiche più calde legate al mondo venatorio.

Tornando alla caccia cacciata, Ottavio Mencio, attraverso il racconto di un’emozionante avventura a beccacce con i suoi spinoni, sottolinea come talvolta a caccia si deve fare di necessità virtù: l’ingegno, infatti, aiuta gli audaci…

Paolo Pennacchini, invece, ci spinge ad alzare la testa al cielo per analizzare le rotte di migrazione della beccaccia e successivamente ci propone un’interessante intervista a Gerard Aurousseau, personalità d’eccellenza del Club National Bèccassiers, punto di riferimento per i beccacciai francesi e per quelli del bacino del Mediterraneo in generale.

Dal bosco alla tavola con Andrea Dario Manzi Fè, che ci regala un momento di svago dalle fatiche della caccia insegnandoci a cucinare le beccacce, questa volta accompagnate dalle spugnole, ma subito dopo, continuando a sfogliare le pagine della rivista, si riparte con argomenti tecnici con la prova di Simone Bertini della doppietta R.F.M. Bècassier e il test di Filippo Adamati delle Cheddite Free Shots calibro 20.

In coda, Francesco Materasso ci propone un’interessante riflessione sulla formazione che dovrebbe ricevere un beccacciaio e a concludere il già ricco numero un accorato appello di Mauro Baldocchi dell’associazione Beccacciai d’Italia, che ci parla dell’iniziativa messa a punto dalla società specializzata per combattere la deplorevole pratica della posta alla beccaccia.

Nell’augurarvi una stagione affollatissima di incontri, non possiamo che darvi appuntamento in edicola. Buona lettura!

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