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CINGHIALI SULLE SPIAGGE: ARRIVANO I CACCIATORI

CINGHIALI SULLE SPIAGGE: ARRIVANO I CACCIATORI
I cinghiali sono troppi, arrivano sulle spiagge e debbono essere abbattuti,
Lo scrive il "Giornale del Cilento", raccontandoci come il presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, sia passato al contrattacco per arginare il fenomeno della proliferazione dei suidi selvatici.
Abbattimento dei capi in eccesso e controllo della qualità della carne, le priorità.
"E’ una delle cose che ho piazzate in cima alla lista degli impegni del Parco - dichiara il presidente, "E’ una cosa seria che spero venga risolta al più presto grazie al piano straordinario messo in campo dall’ente Parco che prevede, da un parte l’abbattimento controllato grazie alla formazione dei sele-controllori, che tra l’altro è quasi terminata, mentre dall’altra parte l’istituzione di alcuni centri di cattura proprio nelle zone dove i cinghiali sono più concentrati e quindi dove vengono riscontrate maggiori difficoltà». 
 
"Bisogna sottolineare che il Parco non è solo impegnate ad abbattere i capi in eccesso - continua Pellegrino "noi avremo pieno controllo sulla situazione e soprattutto a disposizione degli esperti incaricati ci saranno dati aggiornati quotidianamente sul numero di specie presenti e sulla loro condizione. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di effettuare controlli sanitari in collaborazione con l’Asl su ogni capo abbattuto. Dobbiamo sapere cosa arriva sulle tavole dei cilentani, non possiamo permetterci di portare a casa delle famiglie del posto capi malati. Il progetto parte da lontano e con il Parco collaborano, oltre ai sele-controllori, anche il corpo Forestale dello Stato, la Coldiretti, l’Asl, logicamente, e l’Università degli Studi di Salerno».
La caccia all’interno dell’area del Parco nazionale resta chiusa. Verrà riaperta il 2 ottobre, ma solo nelle aree contigue al Parco.
E' partito un progetto per la formazione di sele-controllori, circa 400 hanno iniziato e ne sono rimasti la metà.
I cacciatori autorizzati dal Parco potranno abbattere gli esemplari tutti i giorni dall’alba al tramonto. Il limite di capi da abbattere non è stato ancora noto., ma è certo che bisognerà comunicare al Parco uscite ed orari.
Gli esemplari abbattuti saranno portati al controllo e solo allora la carne potrà essere consumata.Il Parco sta lavorando alla creazione di una filiera per l’importazione della carne in collaborazione con la Coldiretti di Salerno.
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