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Liguria: più cuccioli di lupo, più attacchi

Liguria: più cuccioli di lupo, più attacchi
Ora lo si ammette, e lo scrive anche Repubblica: in Liguria ci sarebbero almeno 200 lupi, dall’Antola alla valle Scrivia, dal Beigua all’Aveto.
Un numero vicino al livello di saturazione che aumenta le preoccupazioni per gli attacchi in vista dell’autunno: sono nati molti cuccioli ed è prevedibile che aumentino gli attacchi alle greggi.
«Abbiamo già individuato un paio di branchi con cuccioli che devono essere addestrati — spiega al quotidiano Roberto Sobrero, tecnico della Regione Liguria che monitora tutto il territorio — Tanto che le predazioni son destinate a moltiplicarsi a dismisura nei prossimi mesi. Almeno fino a dicembre la situazione è destinata a peggiorare con i cuccioli pronti a sbranare pecore e agnelli da allevamento. Insomma è ripartita l'allerta lupo».
Secondo stime credibili, fornite da tecnici, gli esemplari che a inizio anno vagavano per i monti liguri erano almeno 250, e l'attuale riduzione avrebbe delle spiegazioni.  
«La Liguria è ormai una regione talmente satura che verso la primavera alcuni si sono dispersi, spostati verso il piacentino o hanno oltrepassato il confine piemontese risalendo per le capanne di Marcarolo.Una calma apparente che era proseguita per tutta l'estate. Le denunce di predazioni da febbraio ad agosto sono state appena una ventina. Anche se sono ancora molti gli allevatori che non segnalano gli attacchi».
Il progetto Lupo si è chiuso nel 2014, insieme alle province, e da allora la questione è stata presa in carico dalla Regione.
L'assessore regionale all'Ambiente Stefano Mai aveva lanciato un allarme sulla mancanza di fondi per risarcire gli allevatori per i capi sbranati, ed ora con l'arrivo dei nuovi cuccioli la situazione rischia di aggravarsi. I rimborsi poi sembrano insufficienti, tanto che una capra sbranata può valere anche 230 euro se si tratta di un capo selezionato, e scende sino a 150 euro in base alle caratteristiche e al periodo dell'anno.
Risarcimenti simbolici, e così si insiste sulla prevenzione, poichè i lupi non possono essere eliminati, ma bisogna trovare il modo di salvare le piccole attività dell'entroterra».
Lo scorso anno, ci ricorda il quotidiano, è intervenuta anche l'azienda di alimenti per animali Almanature che, in collaborazione con il parco del Beigua, Aveto e dell'Antola ha regalato 15 cuccioli di pastori maremmano alle aziende più colpite dalle predazioni.
Il lupo, secondo molti, sarebbe il miglior biglietto da visita per un territorio, poiché essendo all'apice della catena alimentare fornisce indicazioni sullo stato di salute del territorio.
«Ma abbiamo il dovere di difendere gli allevatori che ancora resistono e non abbandonano il territorio; in un periodo in cui è sempre più difficile riuscire a far tornare i conti»così concludono i tecnici. E le altri parti coinvolte cosa ne pensano?
Questo Repubblica non ce lo dice.
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