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Liguria: M5 Stelle contro la Lega sulla caccia

Liguria: M5 Stelle contro la Lega sulla caccia
Attacco dei 5 Stelle alla Lega in Liguria, dove Marco De Ferrari e Fabio Tosi, portavoce dei "grillini" in Regione dichiarano: “Dalla maggioranza regionale ecco l’ennesimo regalo alla lobby dei cacciatori. E arriva con una Proposta di legge della Lega incostituzionale e a fortissimo rischio d’impugnazione da parte del Governo.Basta leggere la Costituzione: l’articolo 17 tutela chiaramente il diritto dei cittadini di riunirsi pacificamente e senz’armi, mentre l’articolo 21 ci ricorda che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.Abbiamo chiesto pertanto in Commissione l’abrogazione delle assurde e pericolose sanzioni a chi manifesta contro la caccia, così come l’abrogazione del foraggiamento dei cinghiali (vietato dalla norma nazionale), il cui unico scopo è quello di abbatterli con lo stomaco pieno e ingrassati a dismisura.
Il MoVimento 5 Stelle è pronto a portare la battaglia in Consiglio regionale per fermare una Proposta di legge incostituzionale e pericolosa che tutela i cacciatori ma non i cittadini e le persone. Evidentemente la Lega ignora le statistiche dell’Associazione vittime della caccia che ogni anno pubblica dei veri e propri bollettini di guerra, tra morti e feriti (tra cacciatori e non).Di fronte ci siamo ritrovati un vero e proprio muro da parte della maggioranza che, col supporto dello schizofrenico Pd, rifiuta di ricevere in audizione tutte le associazioni direttamente coinvolte, in primis quelle ambientaliste – come richiesto dal M5S. Ancora una volta, a colpi di maggioranza, la Lega tira dritta per la sua strada in cambio di un pugno di voti, senza ascoltare niente e nessuno. Neppure la Costituzione”.  (www.riviera24.it)
 
Bisogna ricordare come l'articolo 8 della nuova legge regionale sulla caccia preveda una sanzione dai 200 ai 600 euro per coloro che disturberanno i cacciatori durante la loro attività. Silenzio nei boschi e vietato chiacchierare tra i sentieri, cantare o comunque provocare rumori atti a creare allarme tra la selvaggina durante la stagione venatoria.
 
 
 
 
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