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Trentino: sempre più cacciatrici

Trentino: sempre più cacciatrici
Domenica 11 settembre apre la stagione ufficiale di caccia in Trentino che interesserà circa 6.500 cacciatori  con i prelievi di cervi e caprioli, lo scrive "L'Adige", nella sua versione online.
Nelle passate settimane erano iniziati gli abbattimenti di camosci, mentre mufloni, fagiani e coturnici, saranno oggetto di caccia solo dopo il primo di ottobre. 
Conservazione e tutela delle biodiversità attraverso una sana gestione, questi i caposaldi della filosofia venatoria trentina, ricordati da Carlo Pezzato, presidente dell'Associazione Cacciatori Trentini.
In merito agli abbattimenti, come ha specificato Pezzato, la Provincia Autonoma ha elaborato un piano, con numeri precisi per ogni specie cacciabile in relazione allo stato di conservazione. Rispetto alla passata stagione sono aumentati rispetto all'anno scorso i prelievi di cervi (da 2.100 a 2.357), anche perchè mettono a rischio la sopravvivenza del gallo cedrone. Diminuiti i camosci (da 3.600 a 3.115) e i caprioli (da 6.648 a 6.384), a causa di malattie o della forte competizione con il cervo. 
Sembra fermarsi l'emoragia di cacciatori, scesi da circa 8.000 all'inizio degli anni Duemila, ai 6.471 odierni, questo in particolare grazie alle donne, sempre più numerose.  Il mito di Diana Cacciatrice in Trentino pare sia ancor in auge.
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