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CONGRESSO NAZIONALE ARCICACCIA: UNITA’ E MODELLO ASSOCIATIVO

CONGRESSO NAZIONALE ARCICACCIA: UNITA’ E MODELLO ASSOCIATIVO

Un minuto di silenzio e la raccolta fondi per le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto il 24 agosto.
Si è aperto nel segno della solidarietà l’XI Congresso Nazionale Arcicaccia. Gli oltre 250 delegati, provenienti da tutte le regioni italiane, si sono riuniti oggi pomeriggio, venerdì 9 settembre 2016, a Fiuggi con un ordine del giorno che parte dall’unità del mondo venatorio e un modello organizzativo più adatto che poi conduca a realizzare una Federazione di Associazioni Venatorie riconosciute a livello nazionale in tutte le Regioni.
Arcicaccia conferma la tessera quale strumento unico e indivisibile per aderire all’associazione con validità su tutto il territorio italiano e un modello associativo che si proponga da nord a sud attraverso i livelli regionali, territoriali e di circolo.
Un grande applauso ha salutato il discorso di commiato del presidente uscente, Osvaldo Veneziano, che ha voluto ringraziare tutta l’associazione. “E’ con grande soddisfazione che posso affermare che Arcicaccia sarà proiettata in un futuro di presenza politico-culturale del Paese e potrebbe rafforzare l’effetto di trait d’union con la società – ha detto -. Da oggi parte un nuovo corso con un gruppo dirigente di giovani e lo stesso Congresso si apre con un cambio di gestione dell’associazione stessa. Da parte mia voglio sempre dire grazie a tutti coloro, ogni anno, scelgono Arcicaccia e a tutti i nuovi che hanno aderito”.
Al giovane vice presidente Giuliano Ezzelini Storti è stata quindi affidata la relazione introduttiva dove ha ripercorso gli ultimi mesi di Arcicaccia che hanno portato alla presentazione di due documenti: “Chiudiamo questo capitolo e apriamone uno nuovo – ha evidenziato -, andiamo avanti, troviamo una mediazione”. La crisi economica che ha colpito tutti gli strati della società, il calo del numero di cacciatori e l’avvicinamento al mondo agricolo sono stati i punti cardine della relazione che si è conclusa con un invito rivolto ai delegati: “ Costruiamo tutti insieme l’Arcicaccia del domani”.
Si respirava un’aria di attesa poco prima dell’inizio dei lavori ma soprattutto voglia di essere partecipi e dare ognuno il proprio contributo. “Dobbiamo affrontare le problematiche venatorie che ormai permeano tutta Italia – ha spiegato Engel Anselmi di Mantova - che vengano tutte risolte in maniera naturalmente democratica”. “La nostra speranza è quella di avere un futuro come associazione e come cacciatori – ha aggiunto il siciliano Francesco D’Elia – viste tutte le vicissitudini che abbiamo e che stiamo attraversando”.

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