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ARCI CACCIA DI TERAMO: DOPO LA SENTENZA TORNI LA BUONA POLITICA

ARCI CACCIA DI TERAMO: DOPO LA SENTENZA TORNI LA BUONA POLITICA

Massimo Sordini Presidente provinciale dell'ARCI CACCIA interviene sulla sentenza del TAR Abruzzo sul Calendario Venatorio depositata in data 29 settembre ad appena due giorni dall'avvio della stagione.
Sordini rileva che la sentenza ha sostanzialmente "salvato" l'impianto generale del Calendario, la cui costruzione, evidentemente, con era così fallimentare come in molti hanno gridato dal principio. Ricorda poi che la sentenza ha sospeso il Calendario esclusivamente sulla scelta del periodo di chiusura di tordi e beccaccia al 19 gennaio. Circa le motivazioni che hanno indotto il TAR ad una sentenza di conferma del "blocco" della caccia alla Beccaccia ed ai Tordi al 31 dicembre, il Presidente dell'ARCI CACCIA vuole ricordare a tutti i cacciatori, in particolare a coloro che erano presenti nella Sala Polifunzionale di Castelnuovo Vomano in quella famosa Assemblea pubblica, i “cattivi consiglieri” della Regione su questa tematica.
In quella sede - ricorda Massimo Sordini - sia gli organizzatori, cioè i Presidenti dei due ATC Porrini e Sabini, sia la Federcaccia, che a detta degli stessi nominati sono espressione di un "pensiero unico", si sono prodigati a “suggerire” all'Assessore Regionale Dino Pepe e a tutta la struttura tecnica regionale, di protrarre la caccia alla beccaccia fino al 31 gennaio, convincendoli anche dell'inutilità dei monitoraggi alla specie e dei vincoli posti sul Calendario per le prescrizioni dell'ISPRA che dovevano, sempre a detta loro, non essere presi in considerazione.
“Evidentemente - continua Sordini - si tratta di monitoraggi e prescrizioni utilissime e necessarie, come l'ARCI CACCIA ha sostenuto dal principio, proprio per ottenere quei dati che consentono di motivare il protrarsi della caccia alla beccaccia fino al 19 gennaio.Allora la Regione ci ascoltò”.
"Stavolta il forte canto delle sirene ha fatto commettere un grave errore all'Assessore Pepe a discapito, ovviamente, dei cacciatori abruzzesi, che hanno perduto così quei 19 giorni di caccia alla beccaccia ed ai tordi in un periodo di presenza delle due specie.così importanti per queste attività". Sordini conclude stigmatizzando: "Abbiamo intenzione di chiedere all'Assessore Pepe, passate le prime settimane di apertura, di riapprovare un nuovo Calendario che dia certezza di diritto e sia confortato dall’Ispra.
Nel contempo riproponiamo i temi prioritari: nuovo piano faunistico, osservatorio regionale, controllo dei danni all’agricoltura.

Teramo, 29 settembre 2016

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