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VAL PELLICE: I LUPI PREDANO PRIMA DEL RIENTRO A VALLE DEI PASTORI

VAL PELLICE: I LUPI PREDANO PRIMA DEL RIENTRO A VALLE DEI PASTORI
E' accaduto venerdì scorso in Alta Val Pellice, provincia di Torino.
Nel pomeriggio, all'alpeggio "Partia d'Amount", sopra Bobbio Pellice, Danilo ROSTAGNOL e famiglia cominciano a radunare le bestie per tornarsene giù a valle il giorno dopo.
Ne mancano ben sette, tutte capre, e allora Danilo si mette a cercarle. E' preoccupato, perché nella Conca del Prà per tutta l'estate si sono sentiti ululati, e molti hanno pure avvistati i lupi.
Alla luce delle torce trova la prima, ed avvista pure il predatore che scende verso gli alpeggi. Per radio avvisa i famiglairi che vengano subito ritirate tutte le altre bestie, mettendole al sicuro, e continua la ricerca, ma è troppo buio e così riprende le ricerche all'alba del sabato.
Lo spettacolo che la mattina dopo si presenta ai suoi occhi è drammatico, e degli animali non vi sono ormai che miseri resti, teste e zampe di quattro di loro, mentre due sono state "bucate" e un giovane caprone è riuscito a sopravvivere, ma manca di un pezzo di coscia, "assaggiato" dai lupi.
Il veterinario dell'ASL sale per constatare la predazione e subito si parla di una lupa, più alcuni giovani e forse qualche adulto; insomma potrebbe essere un branco che sta addestrando alla caccia i cuccioloni dell'anno.
Alla fine il danno è grave, perché sono state divorate quattro capre intere più alcuni pezzi di altre: dei sette animali cercati il giorno primanessuno tornerà a valle.
La moglie di Danilo amareggiata ci ha detto: " Le abbiamo curate tutta l'estate, mai lasciate riposare sui monti di notte (qualche anno fa sì), non è solo il danno economico, è la paura, la tristezza , l'affetto verso i propri animali."
In Val Pellice quest'estate i lupi hanno fatto pesare la loro presenza più di una volta, ed ormai sono una realtà; il dubbio è su quanti possano essere perché gli avvistamenti fanno pensare siano parecchi, certamente alcuni branchi, tanto che alcuni sindaci della zona hanno avviato un progetto di rilevazione dati e monitoraggio, insieme agli allevatori, all'Università di Torino e all'aiuto di Federcaccia Piemonte ed altri cacciatori locali.
 
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