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Maria Cristina Caretta: Gli animalisti si preoccupino degli animali vittime delle predazioni dei lupi

Maria Cristina Caretta: Gli animalisti si preoccupino degli animali vittime delle predazioni dei lupi

"Nell'attesa che gli animalisti e i loro rappresentanti politici, come ad esempio l'onorevole Brambilla, spendano un po' del proprio indefesso impegno, nella tutela degli allevatori e degli animali vittime delle predazioni dei lupi, la cui proliferazione è ormai un problema evidente e irrimandabile, o che i "fondamentalanimalisti" difendano i diritti dei salmoni in scatola (ogni riferimento, on. Brambilla è puramente voluto), ricordiamo che il bracconaggio e la caccia sono come il diavolo e l'acqua santa. L'attività venatoria è un'attività legale e i cacciatori contribuiscono alla tutela della conservazione di specie altrimenti destinate a sparire sotto gli attacchi di predatori, la cui crescita è spesso incontrollata. I bracconieri, al contrario dei cacciatori, agiscono al di fuori della legalità e non vanno confusi con gli appassionati dell'attività venatoria, che esercitano la caccia nel rispetto delle direttive comunitarie, delle leggi nazionali e regionali, che ricordiamo sono le più restrittive di tutta Europa.

Evidenziamo infine qualche numero a chi pretestuosamente definisce la caccia pericolosa per gli uomini: in Italia i decessi per cause traumatiche sono 24.000 (dati Istat) con un decesso per ogni 2.500 abitanti = 0,04%. Di questi ben 8.000 in un anno per incidenti domestici, 15 al giorno (fonte Inail, mentre altre fonti raddoppiano il dato). Vogliamo parlare dei 500 morti in un anno in montagna? Fra escursionisti e sciatori, con 494 feriti in imminente pericolo di vita (fonte: Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico). In vacanze al mare, circa 390 annegati all'anno, 5.000 bambini in Europa, 175.000 bambini nel mondo (soprattutto in piscina). In Italia, tempo addietro, in 50 giorni sono morti 43 cercatori di funghi (Fonte: Soccorso Alpino).

Nell'attesa che gli animalisti dedichino quindi un po' del proprio tempo anche ad attività "pericolosissime" per l'uomo quali il nuoto, la raccolta dei funghi, l'alpinismo, le pulizie di casa e non dimentichiamo mai la pesca dei salmoni, sperando in particolare modo su quest'ultima nell'impegno dell'Onorevole Brambilla, noi cacciatori rispediamo al mittente accuse pretestuose e infondate che lasciano il tempo che trovano”.

È quanto dichiara l’on. Maria Cristina Caretta (FDI), componente della XIII commissione (Agricoltura)

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