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FIDC Brescia: segnali positivi dalla regione

FIDC Brescia: segnali positivi dalla regione

La Regione Lombardia sta cercando di dare alcune risposte al mondo venatorio per mezzo di alcuni importanti provvedimenti. Cominciamo dai due progetti di legge promossi dal Consigliere Floriano Massardi, eletto nelle fila della Lega a Brescia, che riguardano il prelievo in deroga alla piccola migratoria e quello per la cattura dei richiami vivi nei roccoli. Dopo aver superato le votazioni in Commissione ora è il turno dell’aula consiliare. Inizialmente previste il 9 ottobre, le votazioni sono state anticipate al 2 ottobre. Ovviamente siamo fiduciosi di un voto favorevole dell’aula anche qualora si andasse al voto segreto. La maggioranza è forte e la determinazione della Lega nel voler dare risposte ci sembra ogni giorno più convinta. Il consigliere Massardi è stato il regista di questi Pdl, appoggiato anche da altri consiglieri bresciani tra cui Viviana Beccalossi. Se da un lato appoggiamo in pieno questi sforzi e questa determinazione dall’altro vorremmo che però fossero perseguite strategie più solide nel loro fondamento giuridico e più lontane dai periodi dell’attività venatoria per non illudere i cacciatori all’inizio della stagione venatoria. Siamo comunque al fianco dei consiglieri regionali che si stanno impegnando per noi ed il nostro Presidente Marco Bruni sarà in aula al Pirellone per seguire i lavori del consiglio con altri dirigenti di Fidc Brescia. Continua poi in modo encomiabile l’attività dell’assessore regionale alla caccia Fabio Rolfi: è notizia dell’ultima ora che vuole autorizzare le due giornate integrative da appostamento fisso per i mesi di ottobre e novembre discostandosi dal parere ISPRA. Un atto di forza più che ragionevole quello dell’assessore che da un lato non vuole penalizzare i migratoristi e dall’altro accoglie le osservazioni di Federcaccia Brescia che sottolinea da tempi a fronte di un oggettivo calo dei cacciatori non si può continuare a autorizzare una sola giornata integrativa dicendo che siamo troppi. Siamo sereni e confortati da queste azioni della Regione Lombardia che con i fatti ci testimonia l’attenzione per i problemi che sono “risolvibili”.

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