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Il TAR dà ragione all'ENPA e blocca il contenimento dei cinghiali

Il TAR dà ragione all'ENPA e blocca il contenimento dei cinghiali

Con un'ordinanza del 3 ottobre, la n.402, il TAR Piemonte ha accolto un ricorso dell'Ente Nazionale Protezione Animali e bloccato il piano contenimento cinghiali della Città Metropolitana di Torino, che vengono attuati attraverso la collaborazione di selecontrollori abilitati.

Il provvedimento era nell'aria da quando la Corte Costituzionale era intervenuta sulla legge regionale ligure, specificando come anche l'azione di controllo sia assimilabile all'attività venatoria, e quindi i cacciatori potessero parteciparvi solo durante la regolare stagione venatoria, consentendo che al di fuori di quel periodo, o nelle aree ove è preclusa la caccia, gli abbattimenti potessero essere effettuati solo da agenti venatori pubblici.

Secondo il TAR il programma di contenimento attuato dalla Città Metropolitana di Torino per l'anno 2018 aveva ricevuto parere "dichiaratamente sfavorele" dall'ISPRA, anche in riferimento alla preventiva verifica dell’inefficacia dei metodi ecologici, che sarebbero da preferirsi all'abbattimento degli animali.

Tra l'altro il TAR ha precisato come la nuova legge regionale sulla caccia, la n.5 del 19/06/18, abbia tacitamente abrogato la l.r. n.9 del 2000, che di fatto aveva disciplinato la spinosa questione sotto la spinta del mondo agricolo  dei danni preoccupato dal continuo aumento dei danni arrecati alle coltivazioni dai cinghiali.

Ora la Città Metropolitana ha bloccato le battute di contenimento, e c'è da aspettarsi lo facciano anche le altre province, ragion per cui ad abbattere i cinghiali in Piemonte restano i soli cacciatori. Sino a che qualcuno, così come già avvenuto, non tenterà di lasciare a casa anche loro.

In allegato l'ordinanza del TAR da scaricare e leggere.

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