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FEDERCACCIA PIEMONTE: segnali positivi dalla regione ma si può fare di più

federcaccia

Il calendario venatorio 2019/2020 proposto dal nuovo Assessore Marco Protopapa e approvato della nuova Giunta Cirio dà alcuni segnali positivi verso un nuovo approccio al mondo venatorio, pur restando ancora molto distante dai diritti dei cacciatori Piemontesi rispetto a molte altre regioni Italiane, restando molto discutibile su tempi e specie cacciabili.

La lettura dei pareri ISPRA, già di per sé ingiustificatamente restrittivi, da parte della Regione Piemonte avviene sempre in modo ulteriormente penalizzante per il cacciatore e soprattutto senza motivazioni a base scientifica.

Nessuna obiezione ci sarebbe stata da ISPRA se la Regione avesse aperto la caccia vagante anche alla migratoria al 21 settembre, poiché il parere ISPRA è basato sul disturbo che si arrecherebbe alla fauna, non su periodi riproduttivi o altre motivazioni scientifiche, e la Regione, autorizzando la caccia vagante al fagiano, alla lepre, al coniglio e alla minilepre al 21 settembre, evidentemente considera superabile il problema del disturbo, quindi non si comprende perché le altre specie dovrebbero essere cacciate due settimane dopo, comportando così una pressione eccessiva sulle quattro specie stanziali.

La beccaccia potrebbe essere cacciata fino al 19 gennaio utilizzando la decade di sovrapposizione prevista da ISPRA quale facoltà delle regioni, e il beccaccino comincia la migrazione pre-nuziale in febbraio quindi potrebbe essere cacciato fino al 31 gennaio in piena armonia con la direttiva UE. Allo stesso modo l’apertura al 12 ottobre per questa specie ci risulta del tutto incomprensibile.
I Turdidi si potrebbero cacciare fino al 20 gennaio in pieno accordo col parere ISPRA.

Bene ha fatto la Regione Piemonte a riportare i carnieri di quaglia e tortora a 5 capi al giorno, come da pareri ISPRA.

E potremmo continuare ancora come già avevamo proposto nelle osservazioni fatte alla prima proposta di calendario venatorio nella Consulta. Rimane sicuramente soddisfatta la prima preoccupazione di Federcaccia Piemonte di mettere il calendario in sicurezza senza aprire spazi potenziali a ricorsi o a polemiche, ma ci auguriamo che anche nel corso di questa stagione siano apportati correttivi, attraverso una nuova istruttoria, nella quale è necessario un nuovo parere ISPRA e una nuova convocazione della Consulta regionale.

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