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Arci Caccia Toscana: Dopo l’incontro con la Regione diciamo bene il lavoro sul Calendario Venatorio, avanti con la riapertura dell’addestramento e la caccia di selezione

Arci Caccia Toscana: Dopo l’incontro con la Regione diciamo bene il lavoro sul Calendario Venatorio, avanti con la riapertura dell’addestramento e la caccia di selezione

Possiamo valutare senza dubbio positivamente l’incontro svoltosi oggi tra le Associazioni Agricole e Venatorie e la Regione Toscana. Buono il lavoro fatto sul calendario dall’amministrazione che, riproponendo il deliberato dello scorso anno, già passato attraverso i ricorsi degli estremisti animalisti, ci mette al riparo da brutte sorprese legali. Incassiamo con piacere la notizia che, anche quest’anno rimarranno in calendario moriglione, pavoncella e combattente, su cui ci sono ogni volta incertezze e ci sentiamo di sostenere l’idea della Regione di incrementare il carniere di allodola a beneficio di chi pratica questa caccia con i richiami vivi in forma specialistica, mantenendo, però, una quota abbattibile anche per gli altri. Sulla caccia al cinghiale, abbiamo richiesto che venga inserita, anche quest’anno, la dizione “ferme restando le tre giornate di caccia settimanali e le giornate di silenzio venatorio, per una migliore organizzazione del prelievo gli ATC possono variare i giorni destinati alla caccia in braccata al cinghiale;” che consente ad alcuni Atc di poter consentire di spalmare la caccia al cinghiale su più giorni che, quest’anno, non era ricompresa nella bozza presentataci. Ottime notizie anche sul fronte della caccia allo storno, la deroga di quest’anno, sarà formulata in modo da consentire la caccia anche in presenza di nuclei vegetazionali sparsi di vite e ulivo, perfino una pianta, e anche in presenza di minime quantità di frutto pendente, in modo da non aver più i problemi interpretativi che nella scorsa stagione hanno visto cacciatori sanzionati in modo quantomeno bizzarro. Ci uniamo anche alla richiesta, venuta dal mondo agricolo, di riattivare l’art 37, allo scopo di contenere i danni della fauna selvatica riesplosi in quest’epoca di contenimento.

A latere della discussione abbiamo ribadito le richieste già presentate come Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane:

riapertura dell’addestramento cani, chiedendo che vengano specificate prima possibile le modalità di accesso alle ZAC.
riattivazione della caccia di selezione a cominciare dal cinghiale per poi proseguire con cervidi e bovidi
riduzione delle quote di iscrizione agli atc
Ci ha fatto piacere trovare, su questi tre temi, piena apertura da parte dell’Assessore Remaschi che si è reso disponibile a darci risposte rapide sulle prime due e si è detto disponibile a valutare la terza, su cui aspettiamo una risposta scritta e motivata dagli Atc, sicuri che in questo momento difficile, se ce ne sarà la possibilità si vorrà dare un segnale di solidarietà ai cacciatori in difficoltà.

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