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Toscana: Arci Caccia Grosseto e Siena dicono no ai depositi di scorie nucleari

toscana

I Presidenti Provinciali Arci Caccia di Siena e Grosseto hanno rivolto appelli alla politica e all'associazionismo perché si scongiuri il pericolo di vedere depositi di scorie nucleari nelle campagne della Toscana

Abbiamo appreso con grande perplessità, dagli organi di informazione, della presenza sul nostro territorio di un sito individuato dal Governo come possibile sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Ovviamente, non vogliamo entrare nel merito delle considerazioni ingegneristiche e geologiche che abbiano condotto i tecnici a fare questa scelta, ma di sicuro è mancata la partecipazione al processo decisionale della popolazione e, a quanto apprendiamo dai giornali, anche dei rappresentanti delle istituzioni locali. I cittadini di questo spicchio della Provincia di Siena, tra le Crete, la Val di Chiana e la Val d’Orcia hanno sicuramente il diritto di sapere per quale motivo si è scelto un territorio tutelato con stringenti vincoli paesaggistici e la presenza di siti Unesco, destinato alle produzioni alimentari di pregio, a un tiro di schioppo da eccellenze come vino, olio, formaggi e bagni termali che non hanno certo bisogno di presentazioni. Per noi cacciatori, che viviamo il territorio cogliendone i frutti, la salute dell’ambiente è un principio irrinunciabile, per questo vogliamo capire ed essere sicuri che questa scelta sia davvero opportuna. Siamo consapevoli che, finché questi rifiuti saranno prodotti, da qualche parte dovranno essere conservati in sicurezza; ci chiediamo, però, se uno degli ultimi territori “integri” della Toscana, che fa da sfondo a centinaia di cartoline, sia il luogo più adatto. Per questo chiediamo che alla nostra richiesta di chiarimenti si uniscano le altre Associazioni Venatorie, le Associazioni Agricole, gli ATC, tutti i livelli istituzionali e la società civile, perché questo è un problema che non può non toccarci tutti da vicino.

Fabio Tiberini

Presidente Provinciale Arci Caccia Siena


La decisione del Governo di individuare in un’area del Comune di Campagnatico un sito di stoccaggio di rifiuti nucleari ci ha colto di sorpresa e sicuramente non ci trova d’accordo. La Provincia di Grosseto è un gioiello naturalistico che, dalla Maremma all’Amiata, accoglie ogni anno milioni di turisti attratti dalla sua natura incontaminata. Non siamo in grado di interpretare le ragioni tecniche che hanno portato a questa scelta, ma non possiamo accettarla. Noi cacciatori viviamo il territorio, gestendolo e vigilando sulla sua buona salute. Vista la nostra grande conoscenza e il profondo rispetto che proviamo per questa terra di olio, vino, prodotti caseari, carni biologiche e agriturismo, non possiamo assolutamente approvare un suo uso come discarica delle sostanze più pericolose mai concepite dall’uomo. Per questo, chiediamo alle Associazioni Venatorie, a quelle degli agricoltori, agli ambientalisti e a tutte le istituzioni, una mobilitazione generale per impedire che si compia un errore così imperdonabile, capace di minare la salute delle persone e l’economia di un’intera area della nostra Regione.

Renzo Settembrini
Presidente Provinciale Arci Caccia Grosseto

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