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Federcaccia: il fuoco divora il Monte Serra

Federcaccia: il fuoco divora il Monte Serra

Cacciatori da subito impegnati nelle squadre antincendio.

In queste ore, nonostante gli sforzi immensi della Protezione Civile, Vigili del fuoco, Carabinieri Forestali ed Istituzioni Locali e Regionali e dei tanti volontari impegnati ad arginare un immane disastro, il Monte Serra sta continuando a bruciare. Le condizioni climatiche e la consistenza dei venti costringeranno gli uomini impegnati, anche con mezzi speciali, ad un duro e pericoloso lavoro; si continua a sperare nella possibilità che l’incendio sia domato entro la giornata odierna per porre fine all’odissea di intere famiglie e centinaia di sfollati. La Confederazione Cacciatori Toscani, nell’ esprimere tutta la vicinanza alla popolazione colpita, vuole essere accanto a quanti stanno lavorando ed operando contro il fuoco, e ringraziare già da ora le numerose guardie venatorie volontarie e cacciatori che coordinati dalla protezione Civile operano all’interno delle squadre antincendio di Calci, Buti e Vicopisano. Cittadini che si sono da subito messi a disposizione per dare tutto il loro possibile apporto e contributo operativo. I cacciatori sono anche questo; persone per bene, cittadini portatori di senso civico; difensori dell’ambiente. Persone che non possono rimanere inermi di fronte ad un simile disastro ambientale che sconvolgerà per molti anni l’ecosistema in questi territori. I sospetti della natura dolosa di questo incendio rendono ancor più forte la voglia di generare una risposta di grande mobilitazione contro chi vigliaccamente ha causato un danno incalcolabile. È presto per fare un bilancio ma alcune inevitabili conseguenze si presenteranno anche quando il fuoco sarà finalmente spento. Le iniziative assunte dalla regione Toscana e dai comuni interessati, ed in particolare quelli di Calci, Vicopisano, Buti e Vecchiano riguarderanno inevitabilmente l’approvazione di ordinanze specifiche per la chiusura della caccia nelle aree percorse dal fuoco così come previsto dalla Legge. Occorrerà comunque procedere con intelligenza, responsabilità e massima concertazione anche con il mondo venatorio pisano, nella individuazione dei contenuti di tali ordinanze per evitare generalizzazioni che potrebbero causare ulteriori danni gestionali in assenza di un attenta ed approfondita analisi sui territori limitrofi alle aree percorse dal fuoco. Ciò sarà necessario per assicurare una corretta gestione e conservazione delle risorse faunistico-ambientali ma anche per evitare ulteriori ripercussioni negative sull’attività venatoria laddove esse apparirebbe ingiustificate. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni ci attiveremo verso le istituzioni locali, i sindaci e la Regione Toscana per seguire da vicino l’evolversi della situazione con il massimo senso di responsabilità.

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