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Luca Gironi

Luca Gironi

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VALLE D’AOSTA: UNA DONNA ELETTA A RAPPRESENTARE I CACCIATORI VALDOSTANI

L’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, di concerto con il Comitato regionale per la gestione venatoria e del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca, comunica che ieri, domenica 28 maggio 2017, si sono svolte le elezioni per il rinnovo degli organi.

Sono stati eletti in tale occasione il Presidente del Comitato regionale, i rappresentanti delle circoscrizioni venatorie e i rappresentanti dei lagoformi e dei galliformi alpini nonché dei conduttori di cani da traccia, oltre ai rappresentanti dei pescatori del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca.

Preso atto delle elezioni avvenute in data 28 maggio 2017 e della nomina di Elena Michiardi alla carica di Presidente del Comitato regionale per la gestione venatoria, l’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Laurent Viérin, esprime “piena soddisfazione per il superamento della difficile fase di stallo di questi ultimi anni. Ringraziamo il mondo venatorio per aver lavorato assieme a noi per trovare delle sintesi che rispecchiassero le volontà dei cacciatori, recepite nella modifica della legge regionale approvata, su nostra iniziativa, nelle scorse settimane in Consiglio Valle.

Inizia ora una nuova fase che riporta armonia e sinergia tra Amministrazione e Comitato Caccia per lanciare nuove sfide. Alla presidente Michiardi e alla sua squadra vanno i nostri migliori auguri per un proficuo lavoro, e il rinnovo della nostra di collaborazione nella pianificazione e nelle varie attività, vista l’importanza del settore venatorio non solo per l’Assessorato ma per tutta la nostra Regione. Intendiamo lavorare con i neo eletti del Comitato caccia e del Consorzio pesca della Valle d’Aosta, condividendo le iniziative al fine di valorizzare e sostenere le esigenze del mondo venatorio valdostano, anche attraverso un ruolo più attivo e maggiore partecipazione da parte degli iscritti, come già avviene in altre realtà alpine. Si apre da oggi una nuova fase, dopo il periodo di stallo e di forte protesta che aveva portato alle dimissioni in blocco del Comitato e alla fase di commissariamento, con un nuovo Comitato avente funzioni rafforzate.

Puntiamo al rilancio del Comitato regionale di gestione venatoria, con un rafforzamento delle sue funzioni, grazie alla nomina, oggi, del nuovo Presidente e della sua squadra. Porremo la massima attenzione alle indicazioni della categori: affronteremo insieme alcune importanti tematiche, tra le quali il calendario venatorio e il nuovo piano faunistico”.

Risultano eletti:

Presidente del Comitato regionale per la gestione venatoria Elena Michiardi (con 610 voti rispetto a Antonio Bogazzi 417 e Alberto Colliard 22; schede bianche 25, schede nulle 9.

I votanti sono stati 1083, su 1378 aventi diritto, con una partecipazione al voto del 79%);

Rappresentanti delle Circoscrizioni venatorie: M. Mareliati, C. Ferraro, D. Collé, V. Gyppaz, G. Rosmino, I. PAsquettaz, R. Canale Clapetto, P. Biava.;

Rappresentante dei cacciatori di lagoformi e galliformi alpini nonché dei conduttori di cani da traccia R. Parrini;

Rappresentanti dei pescatori: R. M. Rey, P. Ferraro, G. Teggi, A. Crea, G. Valentino, L. Ganis, G.A. Rej, U. M. Lazier.

(www.ladeadellacaccia.it)

BASILICATA: ROBORTELLA, SUI CINGHIALI SERVE “UNA PDL PER RISOLVERE L’EMERGENZA”

La crescita esponenziale della popolazione dei cinghiali in Basilicata, arrivata ben oltre la soglia di eco-sostenibilità tollerabile, è una delle emergenze in campo ambientale e agricolo di maggior peso per l’economia lucana. Nonostante l’impegno meritorio già messo in atto da questa amministrazione regionale negli ultimi anni, alla luce di quanto previsto dalla normativa nazionale, il problema non è stato risolto. Ho presentato, per queste ragioni, una proposta di legge che mira a disciplinare, nell’arco di un triennio, alcune misure straordinarie per intervenire in maniera incisiva nelle attività di contrasto alla diffusione crescente della presenza dei cinghiali”.

E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Partito democratico, Vincenzo Robortella, in merito alla pdl dal titolo “Misure straordinarie per contrastare l’emergenza cinghiali in Basilicata”, sottoscritta anche dai consiglieri Carmine Miranda Castelgrande (Pd) e Aurelio Pace (Gm).

“Su questo problema – dice Robortella – non possiamo gettare la spugna e accontentarci della situazione attuale perché l’aumento senza controllo di questa specie può solo portare a ulteriori danni alle coltivazioni, con gravi rischi per l’incolumità di automobilisti e pedoni. Molti comuni hanno iniziato a deliberare misure straordinarie in merito all’abbattimento controllato e chiedere tavoli tecnici con la prefettura per discutere di questa emergenza. Si sono inoltre costituite associazioni, come la Vitas di Senise, che promuovono accordi con le amministrazioni locali per individuare soluzioni a questo problema. E’ ormai cronaca quotidiana l’avvistamento di singoli esemplari o di gruppi non solo nelle campagne ma anche all’interno degli stessi centri abitati lucani. Si tratta di un problema comune a molte regioni d’Italia e ogni amministrazione regionale sta cercando di individuare gli strumenti migliori per venire incontro alle esigenze dei cittadini e degli agricoltori e allevatori. A questa situazione si può porre un freno solo prevedendo alcune misure eccezionali di carattere normativo per far rientrare il problema”.

“Con la proposta di legge – prosegue il consigliere – si distingue tra aree vocate e non vocate, dove intervenire o meno utilizzando lo strumento del selecontrollo, e fissando l’obiettivo finale in 2,5 esemplari per 100 ettari al termine della stagione venatoria. All’interno di quanto previsto dalla legge nazionale sulla caccia, la 157/92, il periodo di caccia è esteso dal 1° ottobre al 31° gennaio, all’interno della previsione di un piano di intervento straordinario regionale. Oltre agli strumenti classici, si disciplina l’utilizzo di trappole selettive, sterilizzazione, esche attrattive e tecniche ecologiche che siano eco-compatibili e non creino danno agli ecosistemi su cui si interviene. Si prevede uno stretto raccordo tra Regione Basilicata e Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, per definire le misure da porre in essere e l’elaborazione di un piano che tenga presente la situazione ambientale specifica della Basilicata”.

“La proposta di legge – conclude il consigliere – prevede un report annuale con i dati legati ai danni da fauna selvatica, il numero di incidenti causati dalla presenza dei cinghiali e l’andamento della consistenza della popolazione di questo ungulato. Si disciplina, inoltre, una collaborazione più stretta tra la Regione Basilicata e gli Atc locali, anche con l’obiettivo di far partire il processo della valorizzazione della carne dei capi abbattuti, trasformando un’emergenza in una possibile risorsa. Sempre in considerazione della collaborazione tra enti statali e regionali, è prevista la possibilità di definire accordi tra ente Regione e aree protette, nazionali e regionali, per fornire gli strumenti ritenuti necessari al controllo sostenibile della popolazione dei cinghiali su tutto il territorio regionale”. (www.ladeadellacaccia.it)

Toscana: sospeso il piano di controllo della volpe

Il TAR della Toscana il 24 Maggio ha accolto il ricorso della LAV, bloccando il piano di gestione della volpe nelle ZRC. Nodo focale del ricorso la mancanza di dati certi sulla consistenza della specie volpe. Ci auguriamo che la regione intervenga più rapidamente possibile con un nuovo procedimento in modo da rendere nuovamente possibile gli interventi di gestione. 

 

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=ZBRERX2LJ6ZVNK363JW7CIUWZE&q=

Arci Caccia Abruzzo: Quanto dobbiamo aspettare ancora la FeNaVeRi?

In merito alle polemiche sulla caccia che si ripropongono, correlate a questioni che, con l’attività venatoria hanno poco a che vedere, il Presidente Regionale dell’ARCI Caccia dell’Abruzzo, Massimiliano Di Luca, ha dichiarato:

Prosegue una commedia che dura da anni e che si è accentuata in questi giorni: decantare l’unità per non farla. Atteggiamento, in particolare, dell’Associazione Venatoria maggioritaria.

Il riferimento per l’unità è lo Statuto della FENAVERI Nazionale scritto collegialmente e operativo in alcune Regioni. Se si vuole si adotta in dieci minuti.

Si vogliono allargare le relazioni ad altre Associazioni? Noi siamo per unire tutti senza pregiudizi.

Di certo, in Regione Abruzzo, l’aria dell’unità non si respira “molto”. Basta guardare alle interpretazioni e alle polemiche dopo la riunione del Presidente della Regione con gli ATC, riservata solo ad alcuni.

L’Arci Caccia è sempre stata disponibile a collaborare per il bene del mondo venatorio, ed è proprio per questo che ha chiesto da tempo, un incontro tra i dirigenti Nazionali, Regionali e Provinciali delle Associazioni costituenti la FENAVERI, per discutere dei principali temi di politica venatoria e costituire la Federazione, casa comune dei cacciatori, su programmi e temi condivisi e con le idee chiare. Da subito.

ANLC: 3° Campionato Italiano sugli altopiani di Colfiorito

Domenica 21 Maggio presso la Zac di Colfiorito (Pg) si è svolto il 3° Campionato Italiano - Prova Attitudinale Enci. La giornata fredda e piovosa e soprattutto il fortissimo vento hanno reso la prova davvero molto difficile per tutti: per i cani soprattutto ma anche per conduttori e spettatori.
La gara si è svolta per il giudizio di Amedeo Bovicelli e Alfio Guarnieri che hanno assegnato il titolo di Campione della Categoria Continentali a Roberto Scarpecci con Bely (eb) 1° Ecc..
La Categoria Inglesi, invece, è stata vinta da Gabriele Bravi con Et (si) 1° Ecc.
Il primo a congratularsi con i vincitori è stato proprio il presidente Paolo Sparvoli che raramente diserta gare e mostre, sottoponendosi a veri e propri tour de force su e giù per l’Italia.
Il presidente ha poi voluto ringraziare il Gruppo Cinofilo Perugino, i collaboratori Aldo Fumanti e Fiorella Ricci e soprattutto l’instancabile delegato nazionale alla Cinofilia Luigi Parsi.

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