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Luca Gironi

Luca Gironi

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CIA BASILICATA: L’EMERGENZA CINGHIALI NON E’ FINITA

"Quello che sta accadendo all’azienda Codra Mediterranea di Pignola con l’assalto e la devastazione dei cinghiali che mettono in ginocchio il Centro di biodiversità, un’importante struttura di riferimento per il mondo agricolo, conferma che l’emergenza ugulati in Basilicata non è mai finita”. Ad affermarlo è la Cia lucana che aggiunge: è da anni che rinnoviamo l’allarme perché la fauna selvatica è fuori controllo, minaccia i campi coltivati, gli allevamenti ma anche la sicurezza dei cittadini. Il conto dei danni è già salato, il fenomeno non ha ancora trovato soluzione da parte delle Istituzioni. Ed è di ieri la segnalazione da Terranova del Pollino dell’assalto di lupi ad alcune pecore. In piena stagione invernale i lupi del Pollino scendono a valle per raggiungere le aziende zootecniche. Gli animali selvatici sono troppi, in particolare i cinghiali. Siamo in presenza in Basilicata di circa 123mila cinghiali (uno ogni 4,5 abitanti), di cui 23mila abbattuti nel corso dello scorso anno.
“Da anni e attraverso petizioni popolari che hanno avuto il sostegno di 6mila agricoltori ed allevatori – sottolinea la nota della Cia - sosteniamo che sia necessario scindere la questione dei danni da fauna selvatica e inselvatichita dell’attività venatoria e quindi dalla riforma della L.157/92. E´ dunque importante la presentazione di una proposta legislativa ad hoc che comprenda la riforma del sistema di risarcimento dei danni, le attività preventive di conservazione dell´ambiente e le azioni ordinarie e straordinarie tese al contenimento delle specie dannose. Chiediamo dunque alla politica e all’istituzione regionale una sforzo maggiore: chiediamo che il Piano di controllo venga messo in atto con urgenza e senza più remore. Alle autorità competenti chiediamo che si facciano carico, questa volta, non solo della voce degli agricoltori ma anche di chi vive nelle aree popolate da questi animali che si ritrovano lungo le strade provinciali provocando incidenti. Continuare così non è più pensabile, questa è una nota amara che si va ad aggiungere alle tante, troppe difficoltà ancora aperte per le aziende agricole. Per questo anche se sappiamo di incorrere in critiche amare proponiamo che si proceda ad un piano di contenimento anche nelle riserve o nei Parchi come accade per l’area di Pignola che ricade nel Parco Nazionale Appennino Lucano. La nostra non è una battaglia inconsulta contro questi animali – conclude la nota – il nostro è un grido di allarme fatto da una categoria che da anni è in ginocchio e che chiede solo di poter continuare a lavorare e a garantire un futuro alle proprie famiglie e prodotti di qualità ai consumatori.”
all’azienda Codra Mediterranea di Pignola con l’assalto e la devastazione dei cinghiali che mettono in ginocchio il Centro di biodiversità, un’importante struttura di riferimento per il mondo agricolo, conferma che l’emergenza ugulati in Basilicata non è mai finita”. Ad affermarlo è la Cia lucana che aggiunge: è da anni che rinnoviamo l’allarme perché la fauna selvatica è fuori controllo, minaccia i campi coltivati, gli allevamenti ma anche la sicurezza dei cittadini. Il conto dei danni è già salato, il fenomeno non ha ancora trovato soluzione da parte delle Istituzioni. Ed è di ieri la segnalazione da Terranova del Pollino dell’assalto di lupi ad alcune pecore. In piena stagione invernale i lupi del Pollino scendono a valle per raggiungere le aziende zootecniche. Gli animali selvatici sono troppi, in particolare i cinghiali. Siamo in presenza in Basilicata di circa 123mila cinghiali (uno ogni 4,5 abitanti), di cui 23mila abbattuti nel corso dello scorso anno.
“Da anni e attraverso petizioni popolari che hanno avuto il sostegno di 6mila agricoltori ed allevatori – sottolinea la nota della Cia - sosteniamo che sia necessario scindere la questione dei danni da fauna selvatica e inselvatichita dell’attività venatoria e quindi dalla riforma della L.157/92. E´ dunque importante la presentazione di una proposta legislativa ad hoc che comprenda la riforma del sistema di risarcimento dei danni, le attività preventive di conservazione dell´ambiente e le azioni ordinarie e straordinarie tese al contenimento delle specie dannose. Chiediamo dunque alla politica e all’istituzione regionale una sforzo maggiore: chiediamo che il Piano di controllo venga messo in atto con urgenza e senza più remore. Alle autorità competenti chiediamo che si facciano carico, questa volta, non solo della voce degli agricoltori ma anche di chi vive nelle aree popolate da questi animali che si ritrovano lungo le strade provinciali provocando incidenti. Continuare così non è più pensabile, questa è una nota amara che si va ad aggiungere alle tante, troppe difficoltà ancora aperte per le aziende agricole. Per questo anche se sappiamo di incorrere in critiche amare proponiamo che si proceda ad un piano di contenimento anche nelle riserve o nei Parchi come accade per l’area di Pignola che ricade nel Parco Nazionale Appennino Lucano. La nostra non è una battaglia inconsulta contro questi animali – conclude la nota – il nostro è un grido di allarme fatto da una categoria che da anni è in ginocchio e che chiede solo di poter continuare a lavorare e a garantire un futuro alle proprie famiglie e prodotti di qualità ai consumatori.”

TORNA EXPORIVA CACCIA PESCA AMBIENTE CON UNA DODICESIMA EDIZIONE RICCA DI NOVITA'

Dicembre 2016 - ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente, la mostra mercato dedicata alla caccia e alla pesca, ha in programma la sua 12° edizione da sabato 25 a domenica 26 marzo 2017 nel quartiere fieristico di Riva del Garda (Trento).
La mostra mercato di Riva del Garda in questi anni ha saputo consolidarsi e crescere costantemente in termini di espositori, spazi e pubblico registrando oltre 15.000 visitatori nella passata edizione. Un successo che da tempo ha reso ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente un appuntamento imperdibile per gli appassionati di caccia, in particolare caccia alpina e di selezione, e per gli amanti della pesca, soprattutto pesca a mosca e spinning.

La settimana del lupo
Sarà un’edizione ricca come sempre di iniziative ed eventi collaterali dove, a fare da filo conduttore, sarà la presenza di un animale affascinante, simbolico e... discusso, come il lupo. Infatti - grazie a una partnership di rilievo, con il MUSE, il progetto Life WolfAlps, la Fondazione Edmund Mach e il Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento - ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente 2017 sarà la piattaforma sulla quale si sviluppa la SETTIMANA DEL LUPO. Un programma di appuntamenti tecnici, culturali, dibattiti, show che coinvolgeranno in modi diversi i cacciatori, i ragazzi delle scuole, le famiglie, e tutti i visitatori della fiera. Per conoscere più da vicino una specie che sta rapidamente riconquistando le Alpi, con un approccio laico e il più possibile equilibrato. Un evento nell’evento che vi sorprenderà.

Un’atmosfera venatoria unica
Per i cacciatori tornano gli appuntamenti di tecnica e cultura venatoria condotti da Ettore Zanon: “Mezz’ora con l’esperto”. Riva del Garda è ormai un importante momento di ritrovo per gli specialisti del cane da traccia, con il seminario annuale “Incontri di Riva del Garda” dove si confrontano i maggiori esperti anche internazionali. Uno degli appuntamenti di maggior gradimento e che verrà riproposto anche per il 2017 è il concorso internazionale “Expo Riva Scheiben”, dedicato agli artisti che realizzano i tradizionali bersagli in legno dipinto. Come per la passata edizione non mancherà un'area espositiva interamente dedicata all'Associazione Cacciatori Trentini e come novità invece la partecipazione dell'Associazione Cacciatori di Verona con una mostra trofei della provincia. Il suono dei tradizionali corni da caccia contribuirà a creare l’atmosfera venatoria indimenticabile e unica della mostra mercato di Riva.

Più pesca che mai
Anche in questa edizione saranno molte le iniziative per il mondo della pesca. Confermata per sabato 25 marzo la 9° edizione del “Trofeo Dolomiti Energia”, gara di pesca alla trota in torrente, con tecnica spinning. Anche per il 2017 sarà allestita in esterno una grande vasca di lancio di oltre 35 metri. Tra le novità di questa edizione la realizzazione di un workshop sui dressing con la presenza di noti maestri IFTA - Italian Fly Tiers Association e Dressing Italiano, tra i quali anche Massimo Ginanneschi. Torna, per il quarto anno consecutivo, il video contest “Tell Me Fishing” pensato esclusivamente per i videoamatori appassionati di pesca che premia il miglior video di 3 minuti.

Ci prendiamo gusto
Fra le iniziative pensate per la famiglia, tornano i brevi corsi di cucina gratuiti con degustazione, tenuti da appassionati chef che spiegheranno alcune originali ricette di carne e pesce. Verranno riproposti i frequentatissimi minicorsi per bambini organizzati da IFTA (Italian Fly Tier Association) dove imparare a costruire la prima mosca. L'edizione 2017 proporrà delle novità anche per i bambini: i laboratori didattici per i più piccoli saranno gestiti dal MUSE e ci saranno tante sorprese!

L’appuntamento con la mostra mercato ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente è quindi a Riva del Garda dal 25 al 26 marzo 2017. Da non perdere.

ANUU: IL METEO BLOCCA LE CESENE IN EUROPA

Se qualcuno si fosse trovato a Bruxelles il 14 dicembre si sarebbe chiesto se il clima fosse quello solito invernale o quello che preannunciava un’anticipata primavera, con un cielo azzurro ben diverso da quello fortemente nebbioso che da giorni stava opprimendo la nostra Pianura Padana, presagio del cambiamento atmosferico dei prossimi giorni. E allora ci si rende conto di come, ancora una volta, le condizioni meteo abbiano influenzato quest’ultima parte del mese di dicembre per la presenza delle Cesene. La specie, mossa dal nord Europa a fine novembre con anticipate nevicate, si è arrestata nel suo viaggio verso il sud a causa un anticiclone che ha gravato sul centro del nostro Continente bloccando la sua discesa al di là delle Alpi e facendo riporre ancora una volta nel cassetto i nostri sogni. Con queste note si chiudono le nostre riflessioni sulla migrazione post-nuziale di questa stagione che vede ancora qualche interessante volo di Tordi sasselli, mentre le Peppole hanno completamente disertato i nostri cieli come i Lucarini e i Frosoni, mentre le Passere scopaiole sono riapparse in modo consistente e continuativo unitamente alle Capinere e ai Pettirossi, come è avvenuto per i Tordi bottacci. Ma di questo riparleremo nel piccolo résumé del prossimo martedì dal titolo “2016 … in piume”.

LA SENATRICE MARIA SPILABOTTE SCRIVE AL MINISTRO DELL’AMBIENTE PER CHIEDERE CHIUSURA AL 30 GENNAIO A TORDO BOTTACCIO, TORDO SASSELLO E CESENA

La Senatrice Maria Spilabotte scrive al Ministro dell’Ambiente Galletti per chiedere la chiusura della stagione venatoria del tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, al 30 gennaio. La lettera è stata inviata per conoscenza anche all’Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio Carlo Hausmann. La Senatrice ha raccolto le istanze delle associazioni venatorie regionali (Anuu, Fidc, Eps, Libera Caccia, Arci Caccia, Enalcaccia, Italcaccia). Spiega la Senatrice Maria Spilabotte: “Ho convidiso la richiesta delle associazioni venatorie e l’ho presentata ufficialmente al Ministro dell’Ambiente in quanto si basa in maniera fondata sulle sentenze di ben tre tribunali amministrativi regionali che hanno espressamente stabilito come le Regioni possano stilare modifiche al calendario venatorio se queste Regioni siano in possesso di dati scientifici a supporto che attestino una differenza nell’inizio della migrazione pre-nuziale; studi che, nel caso del Lazio, esistono e sono stati già oggetto di pubblicazione da parte di una prestigiosa rivista ornitologica internazionale. Infatti è stato pubblicato sulla rivista ornitologica scientifica “THE RING” uno studio pluriennale specifico per la Regione Lazio sulla migrazione pre-nuziale del tordo bottaccio, intitolato “Timing of the spring migration of the Song Thrush Turdus philomelos through southern Italy”, degli autori Sergio Scebba, Michele Soprano e Michele Sorrenti. Nello studio emerge che la data d’inizio della migrazione pre-nuziale della specie, attraverso una campagna standardizzata di inanellamento triennale, incomincia fra la seconda e la terza decade di febbraio. Questi risultati sono coerenti con quanto emerso da altri lavori in Francia meridionale e in Corsica, nonché in altri studi compiuti in Italia centrale e meridionale, pubblicati ed in corso di presentazione. Anche diversi testi ISPRA riconoscono il mese di febbraio quale periodo in cui comincia la migrazione pre-nuziale del Tordo bottaccio. Quindi, attraverso questi dati scientifici a disposizione, si può affermare che anche la caccia di queste tre specie può chiudere al 30 Gennaio e non più in maniera anticipata come avveniva in passato”. (Fonte Ufficio Stampa Senatrice Maria Spilabotte)

FIDC PORDENONE PARTECIPA ALLA RICERCA SULLA MIGRAZIONE DELLE BECCACCE

La Federazione Italiana della Caccia, sezione provinciale di Pordenone, ha dato avvio ad un importante processo di ricerca scientifica, partecipando ad un più ampio progetto promosso dall’ufficio Avifauna migratoria della Federcaccia nazionale.

In particolare ha dato avvio all’acquisto di un trasmettitore satellitare da una specializzata ditta statunitense, da applicare, nel rispetto delle norme etologiche al benessere animale ad un esemplare di beccaccia, che verrà catturato sul territorio pordenonese, durante la fase di migrazione della specie, il tutto nel rispetto della normativa vigente.

La beccaccia, termine scientifico scolopax rusticola, è caratterizzata da un becco di circa 6/8 cm, ha una colorazione mimetica, marrone bordato di nero e bianco, che si adatta all’ambiente che frequenta. In Italia si trova nel periodo dello svernamento, tra ottobre e marzo nei boschi. Si nutre essenzialmente di lombrichi e larve. Il cibo viene cercato con la sensibilità del becco nel sottosuolo del bosco. Il nido viene fatto per terra, deposita una media di quattro uova.

La beccaccia, dotata di radio trasmettitore, che verrà chiamata “Concordia”, liberata, consentirà di seguire gli spostamenti in tempo reale e soprattutto darà la possibilità di ricavare tutta una serie di dati scientifici, necessari per comprendere al meglio la biologia di questa preziosa specie, ad oggi ancora poco studiata e conosciuta, anche a causa dei costumi elusivi, tipici della beccaccia, dalle abitudini crepuscolari-notturne.

Tale progetto peraltro si inquadra nell’ambito degli studi degli affascinanti misteri della migrazione, peraltro oggi condizionata dai mutamenti climatici in essere, che stanno sicuramente interessando anche la beccaccia.

Un progetto, quello portato avanti dalla sezione provinciale Federcaccia di Pordenone, che rientra tra le finalità di ricerca ornitologica ed ambientale, per la salvaguardia di tale specie. (www.ladeadellacaccia.it)

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura