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Luca Gironi

Luca Gironi

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IL PIÙ GRANDE VERTICE MONDIALE SULLA NATURA RICONOSCE L’IMPORTANZA DELLA CACCIA AI TROFEI PER LA CONSERVAZIONE

 I 183 paesi parti della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche (CITES) hanno concluso la loro conferenza triennale, nota come COP17 o Conferenza Mondiale per la Natura. Le parti hanno adottato all’unanimità una risoluzione importante sul commercio di trofei di caccia in cui essi riconoscono che “se correttamente gestita, la caccia ai trofei è sostenibile e contribuisce alla conservazione delle specie, in quanto fornisce sia opportunità di sostentamento per le comunità rurali e incentivi per la conservazione degli habitat, e genera benefici che possono essere investiti per scopi di conservazione “.

Avviata su iniziativa di Unione Europea e Sud Africa, la risoluzione può essere vista come una risposta agli attacchi su basi non scientifiche e su idee errate circa la caccia ai trofei in alcuni Paesi dell’Occidente. La risoluzione consolida e chiarisce gli elevati standard di legge e di sostenibilità a cui la pratica della caccia ai trofei e i cacciatori stessi sono sottoposti insieme ai Paesi importatori e esportatori. Inoltre, essa contiene una serie di raccomandazioni non vincolanti. Ad esempio si raccomanda che le Parti nell’esportare i trofei di caccia elencate come specie CITES, si assicurino che i proventi derivanti dalla caccia ai trofei siano destinati alle comunità locali e che le attività caccia riferite alle specie elencate nell’appendice I della Convenzione CITES (cioè specie minacciate) dovrebbero produrre “benefici” di conservazione per le specie interessate.

Gli esempi dei benefici della caccia ai trofei sono già stati illustrati in numerosi studi scientifici nel corso degli anni. La caccia al rinoceronte nero (incluso nell’Appendice I della CITES), per esempio, è l’unico commercio consentito su questa specie. La caccia al trofeo è stata la chiave per il recupero di questa specie.

La risoluzione contiene di conseguenza un’importante raccomandazione alle parti a “prendere in considerazione il contributo della caccia per la conservazione delle specie, i suoi benefici socio-economici e il suo ruolo nel fornire incentivi per le persone a conservare la fauna selvatica, se si considerano misure interne più restrittive e politiche di controllo relative all’ importazione di trofei di caccia “.

La caccia ai trofei dunque svolge un ruolo cruciale per il successo delle strategie di conservazione. La FACE non può che accogliere con grande favore questa conclusione!

(www.ladeadellacaccia.it)

GRAZIE A LARA COMI, RENATA BRIANO E PAOLO DE CASTRO SARA' PRESENTATA UN'INTERROGAZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO SULLE TEMATICHE VENATORIE ITALIANE

L’europarlamentare Lara Comi ha incontrato le Associazioni Venatorie lombarde a Milano per predisporre un piano unitario che riguardi sia l’Europa che le problematiche italiane.

Ricordiamo che l’iniziativa era stata presa da Acl alla porte dell’estate e che il politico di Forza Italia consigliò un’unione d’intenti per essere più rappresentativi: al 2° incontro, dopo quello che vide protagonisti i presidenti nazionali, hanno partecipato nella giornata di ieri Federcaccia, rappresentata dall’unico bergamasco presente, il nostro Presidente provinciale e vice regionale Lorenzo Bertacchi, l’Acl con il Presidente regionale Carlo Bravo, presente anche in rappresentanza di Alessandro Balestra del Cpa, gli esponenti di Italcaccia e LiberaCaccia e con l’approvazione dell’Anuu Migratoristi, la quale non è però riuscita a partecipare all’incontro.

I cacciatori andranno a Bruxellese, se non fisicamente almeno grazie ai loro rappresentanti, guidati oltre che da Lara Comi, anche da Renata Briano del Pd e da Paolo De Castro del Pd. Le istanze del mondo venatorio saranno così portate avanti in via congiunta, per capire quale sia la strada più opportuna: a questa iniziativa si affianca un’altra possibilità, quella che i tre politici possano incontrare, si parla già nel corso della settimana, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a Roma.

Tutte le Associazioni si sono mostrate concordi nel condividere che il problema principale nell’applicazione della direttiva uccelli siano il Ministero e l’Ispra, meno l’Europa: la mission sarà quella di capire se la continua risposta di mancanza di dati e del calcolo della quantità minima da parte di Ispra sia essa stessa una infrazione alla Direttiva Uccelli.

A livello europeo non ci sono problemi per quanto riguarda l’applicazione delle deroghe, mentre in Italia e nel nostro caso in Lombardia, Ispra ancora una volta ha dato il suo diniego, mostrando secondo le Associazioni omissione nella raccolta dati ed è su questo punto che i cacciatori si chiedono se non possa essere la stessa ad andare contro la legge. (Fonte FIdC Bergamo)

GALDINO CARTONI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELL’ENTE PRODUTTORI SELVAGGINA

Galdino Cartoni, imprenditore agricolo romano e socio Confagricoltura, è stato eletto presidente nazionale di Eps (Ente Produttori Selvaggina). La nomina è avvenuta nelle sede di Confagricoltura, a Palazzo della Valle. Eps Italia rappresenta e tutela gli istituti faunistici privati, le riserve di caccia, ed associa cacciatori che si riconoscono nel valore primario ed indiscusso della gestione faunistico venatoria attraverso forme di caccia sostenibili. L’Ente, con i suoi delegati, è presente nei comitati tecnici faunistici nazionali, regionali e provinciali, ove svolge un ruolo di indirizzo nelle politiche di gestione e di pianificazione faunistica.

Cartoni è un imprenditore agricolo romano e conduce a Filissano (VT) un prestigioso allevamento di foxhound, cani di grande capacità olfattiva e di ottimo coraggio, oltre ad una moderna azienda agricola specializzata nel biologico con uliveti, boschi cedui e di alto fusto e campi coltivati a cereali, erbai per l’alimentazione dei cavalli, degli ovini, dei caprini e dei bovini.

“E’ certamente una fase molto delicata per il mondo venatorio. Intendiamo promuovere e valorizzare – ha sottolineato il presidente dell’Eps – gli istituti faunistici privati coinvolgendo sempre più il mondo agricolo, secondo i più attuali principi della wildlife economy, al fine di superare l’attuale crisi economico ambientale trasformando in risorse i problemi”.

(www.ladeadellacaccia.it)

LAZIO: DIVIETO DI CACCIA NEI COMUNI DI AMATRICE E ACCUMULI

La Regione Lazio ha stabilito per la stagione venatoria 2016/2017 il divieto dell’esercizio venatorio nei territori dei Comuni di Amatrice e Accumoli in provincia di Rieti tenuto conto della particolare situazione derivante dal sisma che ha colpito la zona.

VISTA nota n. 0017632 del 21 settembre 2016 della Prefettura di Rieti, Area 1 – Ordine e sicurezza pubblica; protezione civile, difesa civile e coordinamento del soccorso pubblico – si legge nella disposizione – con la quale è stata evidenziata l’opportunità di vietare l’attività venatoria nei territori dei Comuni di Amatrice e Accumoli colpiti dal sisma del 24 agosto 2016 in quanto le Forze di Polizia hanno riscontrato che tale attività interferisce in modo evidente con le modalità di organizzazione e gestione dell’emergenza. Infatti, viene evidenziato che:

– “l’esercizio della caccia nelle aree limitrofe agli insediamenti allestiti per il ricovero delle popolazioni terremotate, appare incompatibile con lo svolgimento della vita quotidiana, già tanto difficile per quelle popolazioni oltremodo provate dai recenti eventi calamitosi; inoltre l’attività venatoria potrebbe interferire con le operazioni di soccorso e di vigilanza, in particolare con l’impiego di assetti UAV (droni), utilizzati per il controllo aereo delle citate zone.”

– “il potenziale pericolo sia per coloro che sono impegnati nelle attività legate all’emergenza, sia per i cacciatori stessi derivante dalla presenza di persone armate in aree vulnerabili, comunque a ridosso delle zone rosse costantemente presidiate e controllate dalle Forze dell’Ordine e dall’Esercito.”;

RITENUTO, in via cautelativa e a tutela del potenziale pericolo rappresentato dalla Prefettura di Rieti con la sopracitata nota n. 0017632 del 21 settembre 2016 di vietare per la stagione venatoria 2016/2017, ai sensi dell’articolo 35, comma 1 della Legge Regionale n. 17/1995, l’esercizio venatorio nell’intero territorio dei Comuni di Amatrice ed Accumoli ricadenti nell’Ambito Territoriale di Caccia (A.T.C.) denominato RI1, colpiti dal sisma del 24 agosto 2016.

DECRETA

In conformità con le premesse che qui si intendono integralmente richiamate, 1. è vietato l’esercizio venatorio per la stagione 2016/2017, ai sensi dell’articolo 35, comma 1 della Legge Regionale n. 17/1995, nell’intero territorio dei Comuni di Amatrice ed Accumoli colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, ricadenti nell’Ambito Territoriale di Caccia (A.T.C.) denominato RI1.

(www.ladeadellacaccia.it)

FIDC MACERATA: RISPETTARE LE DISTANZE DA STRADE ED ABITAZIONI

Ancora una volta dagli articoli pubblicati dai mezzi di informazione si evidenziano episodi di spari vicino alle abitazioni.
Le normative che regolamentano l’attività venatoria debbono essere rispettate, in particolar modo quando riguardano la pubblica sicurezza o il di vieto di abbattimento di fauna non cacciabile.
La Federcaccia Provinciale condanna senza mezzi termini questi comportamenti, che tra l’altro offendono la maggioranza dei cacciatori che si impegnano quotidianamente nella gestione del territorio e rispettano scrupolosamente le leggi vigenti in materia venatoria. Pertanto invito in particola modo tutti i cacciatori a rispettare le distanza di sicurezza da strade ed abitazioni, e soprattutto, se si spara in direzione delle stesse da almeno 150 metri, come prescritto dalla normativa vigente, cercare di evitare questa pratica per non far ricadere gli innocui pallini sopra i tetti delle case, per una questione di buon senso e rispetto.
Inoltre, quando per un attraversamento ci si avvicina a strade ed abitazioni, il fucile deve essere scarico e l’eventuale cane deve essere tenuto al guinzaglio onde evitare disturbo.
Rispettiamo per essere rispettati. Frequentiamo la campagna con prudenza ed educazione nei confronti dei residenti e degli altri fruitori del nostro territorio.
Comunque la Federcaccia Provinciale di Macerata, come ricordato anche in altri precedenti articoli, mette a disposizione le proprie Guardie Venatorie Volontarie per prevenire e fare rispettare le norme vigenti.
Il coordinamento del gruppo di vigilanza può essere chiamato tutti i giorni telefonando al 339.5981898.

Il Presidente Provinciale Federcaccia Macerata
Nazzareno Galassi

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