Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Luca Gironi

Luca Gironi

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ANLC: SIAMO TUTTI ELISA PERRONE


Elisa Perrone, una tranquilla e integerrima ragazza piemontese si trova, suo malgrado, al centro di una vicenda davvero inquietante e profondamente triste; una vicenda che in un paese civile dovrebbe essere condannata con una unanimità plebiscitaria e che, invece, viene tollerata con un colpevole disinteresse dalle autorità e dai grandi mezzi di comunicazione. Questa ragazza, che ha il solo torto di non bere, di non fare uso di droghe; di condurre una vita irreprensibile sotto tutti i punti di vista, ha una colpa gravissima agli occhi di qualche fanatico talebano delle frange più intolleranti ed estremiste dell’animalismo italico: è una cacciatrice.
La sua licenza di caccia è considerata dai nazianimalisti di oggi come un documento ebreo era considerato dai nazisti di 80 anni fa: la prova inconfutabile di essere una criminale sovversiva, pericolosa per la razza e quindi da combattere, da isolare e da estirpare come un cancro.
Altri commenti sono superflui ma è necessario sottolineare che l’atteggiamento odierno di questi individui è il frutto di anni di tolleranza nei confronti delle loro violenze e degli innumerevoli atti di vandalismo commessi contro i privati (allevamenti, negozi ecc.) e contro le istituzioni (laboratori di
ricerca e ospedali).
La Libera Caccia, nel confermare ad Elisa la sua vicinanza morale e il sostegno di tutti i suoi associati, si dichiara fin da ora pronta – da sola o in totale sinergia con le consorelle associazioni – a sostenere in toto le spese di giudizio e tutte le eventuali azioni che Elisa riterrà di intraprendere a
tutela della sua dignità e della sua persona.


Roma, 18 ottobre 2018


Il Presidente
Paolo Sparvoli

FIDC: KEY CONCEPTS UNA SETTIMANA INTENSA

Come è noto, su iniziativa della Commissione Europea è in corso da tempo la procedura di revisione dei Key Concepts relativi ai diversi Stati membri dell'Unione. Questi ultimi erano stati invitati a procedere organizzando un "processo trasparente di raccolta dati coinvolgendo tutti i portatori d'interesse".

Anche il nostro Paese è interessato in questo processo, ormai giunto alle sue fasi finali, e nella settimana appena trascorsa si sono tenuti su questo tema due incontri.

Il primo, mercoledì 17 ottobre, ha visto incontrarsi il Direttore Generale dott.ssa Maria Carmela Giarratano del Ministero dell'Ambiente - interlocutore con la Commissione Europea -; ISPRA, istituto tecnico nazionale di riferimento; i rappresentanti degli Uffici caccia delle Regioni; i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste e i rappresentanti istituzionali e tecnici delle Associazioni venatorie.

A questo primo tavolo di lavoro per Federcaccia erano presenti oltre al presidente nazionale Gian Luca Dall'Olio, Michele Sorrenti, Daniel Tramontana e Valter Trocchi in qualità di ricercatori della Federazione. Con loro anche Emiliano amore di ANLC.

Il dott. Michele Sorrenti ha esposto una relazione, arricchita da numerose diapositive, volta ad analizzare le memorie dell'ISPRA e i dati prodotti dalle AAVV, dimostrando che molte valutazioni dell'Istituto devono essere oggetto di attenti approfondimenti.

Al termine dell'incontro, protrattosi per molte ore, la dottoressa Giarratano, ha deciso di stabilire ulteriori due momenti di confronto: uno con i tecnici delle AAVV venerdì 19 ottobre, e un terzo, ancora da svolgersi, con i tecnici delle Regioni. La riunione di aggiornamento per tutte le parti è prevista per venerdì 26 ottobre.

All'incontro con ISPRA questa volta Federcaccia si è presentata nuovamente con Sorrenti e Trocchi, accompagnati dal Professor Baldaccini e da Alfonso Lenzoni, per approfondire e illustrare ancora più in dettaglio dati, osservazioni ai documenti ISPRA, lettura scientifica internazionale e ricerche svolte a sostegno delle proprie richieste di mantenimento delle date di chiusura delle specie di avifauna migratoria al 31 gennaio, così come previsto dall'attuale normativa.

Il confronto con ISPRA non si può definire al momento soddisfacente, dato che non vi è stata valutazione delle decadi, ma solo discussione sui lavori e le osservazioni presentate.

Certamente ISPRA non appare molto disponibile a modificare i propri orientamenti.

Al termine del tavolo di lavoro, il dottor Eugenio Duprè del Ministero dell'Ambiente ha dichiarato che nulla è ancora deciso e che si deve attendere l'incontro con le Regioni.

Il giorno 26 le Associazioni venatorie avranno ancora la possibilità di esporre le proprie valutazioni. Federcaccia continuerà la sua opera di puntualizzazione dei dati di fatto che dimostrano la correttezza delle proposte della Cabina di Regia delle AAVV.

 

Roma, 23 ottobre 2018 - Federazione Italiana della Caccia

 

Veneto: cacciatore salva anziana scivolata in un canale

Era finita perfino sugli schermi dalla trasmissione Chi l'ha visto la storia della donna di 77 anni di Mira, che era scomparsa nelle campagne mercoledì scorso. Ieri, l'anziana signora affetta da Alzhaimer,  è stata trovata da un cacciatore in una canaletta per lo scolo delle acque. L'omo, ha immediatamente allertato i soccorsi che in breve tempo hanno raggiunto il posto. La donna, per fortuna, se pur provata dall'eperienza appare in buone condizioni.

https://ilgazzettino.it/nordest/venezia/gianna_salviato_trovata_viva-4056565.html

 

Sardegna: Tedde (FI) la Regione vuol svilire il Comitato faunistico venatorio regionale

Dopo le traversie giudiziarie che hanno creato tanti problemi al Calendario Venatorio, per i cacciatori Sardi arriva una nuova minaccia: secondo il Consigliere Tedde, infatti, la giunta starebbe lavorando ad un declassamento del Comitato Faunistico Venatorio Regionale, che lo porterebbe da organo attivamente impegnato nella gestione, a strumento puramente consultivo. Un passo indietro, quindi, che esautorerebbe questo tavolo a cui siedono tutti i portatori di interesse, per riportare tutto nelle mani della giunta.

https://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/30/102361/il-comitato-faunistico-diventa-un-organo-consultivo-nel-mirino-i-cacciatori-sardi

 

Marche: Arci Caccia e Libera Caccia incontrano l'Assessore Pieroni per parlare di nocivi e selvaggina stanziale

Gli scorsi giorni, i presidenti delle Associazioni Venatorie marchigiane Libera Caccia e Arci Caccia, Giancarlo Gasparini e Gabriele Sperandio, hanno incontrato l’Assessore Regionale Marche con delega alla Caccia Moreno Pieroni per fare il punto sulla situazione gestionale del territorio anche ai fini venatori con particolare riguardo alle operazioni controllo della fauna problematica. I Presidenti Gasparini e Sperandio hanno rimarcato, per l’ennesima volta, la non attuazione dell’art. 25 della Legge regionale 7/95 (controllo della fauna selvatica) da parte delle Polizie Provinciali e soggetti abilitati. I Presidenti delle due Associazioni marchigiane sono molto preoccupati per la totale mancanza di gestione del territorio sul tema in oggetto. Questa deprecabile situazione ha portato, prima a conflitti con il mondo agricolo, conflitti dovuti principalmente all’eccessiva proliferazione della specie cinghiale e dai conseguenti danni all’agricoltura. Le maggiori concentrazioni di tale ungulato si sono avute, soprattutto nelle aree precluse alla caccia come Oasi di Protezione e Zone di Ripopolamento e Cattura. Il mancato intervento con operazioni di controllo, principalmente durante il periodo primaverile/estivo, periodo nel quale si riscontra il più rilevante impatto di tale specie sulle colture agricole, ha determinato un sempre maggiore esborso di denaro per risarcire i danni provocati da questo ungulato riflettendosi altresì negativamente sulla gestione di altre specie di fauna stanziale minore. La Regione Marche ha recentemente cercato di ovviare a tale situazione adottando uno specifico Regolamento che disciplina la gestione del suide e ne prevede le azioni di contenimento correlate. Il problema è che tale regolamento è del tutto inatttuato. In questo contesto, i suddetti Presidenti Regionali hanno rappresentato con pregnanza all’Assessore Pieroni la mancata adozione da parte della stessa Regione di uno specifico piano di controllo dei corvidi e delle volpi, piano peraltro espressamente previsto dalla vigente normativa. La incontrastata proliferazione di tali specie opportuniste (gazze e cornacchie grigie soprattutto) pregiudica ogni forma di gestione del territorio (soprattutto di quello protetto) da parte degli Ambiti Territoriali di Caccia e fa si che la piccola selvaggina stanziale (lepre, fagiano, starna e pernice rossa) stia scomparendo dalla nostra Regione. Se non si interviene subito il danno ambientale, per la perdita di queste specie, sarà immenso ed irreversibile. Le Polizie Provinciali marchigiane infatti, a seguito della Sentenza n. 139/2017 della Corte Costituzionale che annullava la legge Regionale Liguria, si rifiutano di applicare l’art 25 della precitata Legge, in quanto, sostengono, per quanto se ne sa, che la stessa non sia in coerenza con quanto sancito dalla Legge quadro nazionale 157/92 che regolamenta la protezione della fauna selvatica e quindi, l’attività venatoria e di controllo delle specie in soprannumero. “Avverso la Legge regionale Marche” - ribadiscono invece Gasparini e Sperandio – “non vi è alcun ricorso in atto e la stessa, perfettamente in vigore, deve essere pienamente applicata, come peraltro viene fatto, per citare alcuni esempi, in Emiglia Romagna, Toscana ed Abruzzo.” “ Questa arbitraria presa di posizione delle Polizie Provinciali” - continuano- “blocca il controllo delle citate specie opportuniste (corvidi e volpe) e di conseguenza pregiudica ogni efficace gestione delle specie starna, fagiano, lepre e pernice rossa.” L’Assessore Pieroni pare aver afferrato il problema nonché la inderogabile urgenza della risoluzione dello stesso ed ha assicurato di intervenire coattivamente sulle Polizie Provinciali affinché si risolva la spiacevole situazione venutasi a creare. “La mancata applicazione della Legge regionale in vigore” - concludono i due Presidenti Regionali di Arci Caccia e Libera Caccia - “configura omissione di atti di ufficio e se si continuasse su questa linea saremmo costretti, entro breve tempo, ad esporre il problema, con atto formale, alla competente Magistratura”.

Regione Marche, 18 ottobre 2018

Uffici stampa Arci Caccia Marche e Libera Caccia Marche

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura